RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Reprobi Angelus 10.12

Caput decem
L’ottava stanza- La fame è lo schizzo di una signora perbene


Ma torniamo al corpo straziato di Zelo nel parcheggio della locanda…

Quando il corteo d’accompagnamento del defunto e le sue esequie alla sepoltura arrivò davanti alla locanda Della Cannella si fermò il tempo di un applauso, come per zittire la paura della morte. Benedetta piangeva lacrime dense come caligine. Un passo dietro a lei Lobella, per non incomodare. Gli occhi preoccupati per l’amica, e gonfi. Più lontano Adamantina.
Quel battito di mani su di lei ebbe l’effetto dell’artiglio del diavolo su di un vetro.
Il sole che scalfiva la lapide di Zelo pareva un fiore dai grandi capolini giallo aranciati con i petali spettinati.
<Non eri costretta a venire, Adamantina> la voce rotta di Benedetta la riportò indietro, forse da un lungo viaggio.
<<Siete stati gentili con me, tuo suocero e poi tu. Volevo solo esserci>>.
<Allontaniamoci… perché quell’immagine dell’applauso durante i... (continua)


Mirko D. Mastro 11/05/2022 - 21:34
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Reprobi Angelus 11.12

Caput undecimum
La sesta stanza- L’unica cosa che gli angeli ci invidiano


La sera prima della partenza di Christopher per Edimburgo, da oltre il crinale Edgar aveva deciso di scendere in paese per rifornirsi di cibo e bevande.
Con la sua andatura dinoccolata pareva un omino di pan di zenzero che si strofinava a grandi passi alle foglie di cannella. E a grandi morsi trangugiava wafer uno via l’altro, annusando inebriato l’incarto.
Una bambina vestita di amaranto, seduta su di un cippo muschioso <Ciao signore… mi piacciono tanto i wafer>.
<<Ciao, prendine uno>> Edgar cercando di scantonare.
<Signore, me ne dai un altro?>.
Bloccandosi, visibilmente contrariato <<Tieni la confezione, ma ora torna a casa>>.
< Domattina il mio buongiorno avrà i capelli che profumano di latte e cacao>.
Già ripartito, e di spalle <Grazie. Devo dirti ancora una cosa, Edgar…>.
Con le gambe impietrite e il cuore di corsa <<Bimba, chi ti ha... (continua)


Mirko D. Mastro 14/05/2022 - 05:40
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Reprobi Angelus 12.12

Caput undecimum
La settima stanza- In cerchio le foglie d’autunno

Condivido le giornate oramai da degli anni con un’ernia cervicale che mi tarpa le ali, un dolore lancinante come se qualcosa si lacerasse tra il collo e la schiena.
E la notte il cielo di ardesia e gesso sul soffitto si scarabocchia di una nuova idea delicata. Allora guardo l’orologio, col timore che possa essere uccisa da uno starnuto o da uno sbadiglio. Solitamente viene spaventata dal movimento del mio sopracciglio sinistro così, con garbo, nelle mani a conca la porto con me sullo scrittoio.
“Non siamo ancora alla fine”.
–Ssht, la farai scappare… così sei nato anche tu-.
“Quando i bucaneve alla finestra allungheranno i loro petali a conservare lo stato delle cose, la tua condizione ti sembrerà sprofondare nell’immobilismo, sul foglio bianco della prima neve nel giardino” Samaèl seduto all’angolo, sorseggiando il caffè oramai freddo “…è allora che scriverai quell’ultima frase”.
Nello studiolo niente altro... (continua)


Mirko D. Mastro 18/05/2022 - 05:46
commenti 9 - Numero letture:615

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Reprobi Angelus- carte di guardia

postfazione

Non mi assolverà «avere qualcosa di interessante da dire dal non tentare di cercare di raccontare quel qualcosa nel miglior modo possibile». Se si ha l’intenzione «di scrivere per avere successo e denaro c’è solo un modo per iniziare, ed è quello di cominciare; e bisogna farlo con pazienza e tanto duro lavoro, preparandosi per tutte le delusioni». Le stesse di Mirko D. Mastro, che sono le mie poche esperienze del mondo della scrittura perché le ho semplicemente date come difesa al mio personaggio partorito dopo aver letto queste parole di Jack London.
Forse un giorno «Reprobi Angelus» avrà un seguito… ma assecondando il morbo della scrittura, e se continuerò a guardare nell’abisso del genio di Poe, «anche l’abisso vorrà guardare in me».

ringraziamenti

Quando ancora c’era papà… mi diceva «Sai, GRAZIE è una parola magica. Quando la dici, chi la riceve… sorride». Così voglio usare la stessa parola, questa volta angelica, con voi che mi avete letto. GRAZIE

Un ri... (continua)


Mirko D. Mastro 24/05/2022 - 05:54
commenti 7 - Numero letture:542

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Soffusa vela (Gli occhi)

Capita che certe parole donate si tingano di celeste emozione, come
alla finestra le onde del mare… da farti socchiudere gli occhi mentre guardi


Lesse
nei suoi versi
l’eleganza
di cui dentro a un sussurro
veste la malinconia, lei.
Lui accarezzò,
di nuovo bambino, quell’imbarazzo
che sfuma il cielo di rosa e d’azzurro.

nota: 26.05.2022 …ho aiutato questi versi nascosti tra le considerazioni lasciatemi dall’autrice Assanti, inconsapevoli d’esserci, ad uscirne. Grazie Marina... (continua)


Mirko D. Mastro 28/05/2022 - 05:59
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