RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Le Notti di Elisa -una carezza Stamattina di buon ora lui ha guardato il cielo dal poggiolo
…qualcuno lassù ha spostato appena il lenzuolo del cielo per commuoversi alla fine di un amore, in quel suono di un ramo spezzato nel giardino che gli ha ricordato il caffè sul fuoco riportandolo con la mente dalle nuvole al poggiolo. Se almeno anche lui come Elisa credesse in Dio, sembra pensare, potrebbe almeno… pregare. Ieri sera hanno trascorso una piacevole serata in compagnia dell’amico di Elisa. I bambini si sono divertiti e D. lo ha persino trovato simpatico: una persona come tante con i problemi di tanti. ![]() ![]() ![]()
Le Notti di Elisa -dal giornale Elisa continua ad uscire, e quando non lo fa sta tra la cucina e una sigaretta nel poggiolo.
La gatta sulla grondaia della casa dirimpetto da tempo non si vede. Stasera D. gioca con i bambini e un po’ pensa a Elisa… a quando le attenzioni, il suo tempo erano per lui. L’ha invitata per un caffè, per parlare di loro; Elisa domani sera ha già un impegno con la sorella, glielo ha detto sulla porta appena prima di andare... Dal solito bar stamattina lui ha portato con sé, oltre alle chiacchiere sportive e le opinioni di rito sulla politica, anche un ritaglio di giornale col numero di telefono di un alloggetto d’affitto vicino ai bambini e a Elisa. A tarda sera, dopo aver messo a letto i bambini, ha tolto il ritaglio dalla tasca. ![]() ![]() ![]()
Le Notti di Elisa -accanto …qualche ora dopo
Le Notti di Elisa Elisa dalla cucina al poggiolo non c’era, e non c’era neppure del caffè da scaldare. ![]() ![]() ![]()
L’autore del Tomo 8:10 Non falsum testimonium dices
Nel cortile vuoto un gomitolo rotola da chissà dove, e una foglia danza senza il vento. Come fa il diavolo sull’ultimo gradino delle scale, quello che non esiste. Sarei stato l’ombra di schiena ![]() ![]() ![]()
OS 2023 Oggi la barca è lì, tirata in secco. Orfana. La mano che la governa è impegnata a scrivere, tace il vento che di solito la benedice.
Ogni tanto si piazza qui, sul molo. E guarda lontano. Qualcuno gli sfiora il berretto, e va via. Lui sorride. Ci sono mestoloni e canapiglie al porticciolo e facce che raccontano fatiche di giorni interi con le reti, quando la luce brucia e ti abbaglia. Nel far segno con la mano a un madonnaro di sedergli accanto, si concede lampi di spensieratezza. Ma ha la scorza di chi sa che chi prova a vivere di scrittura non ha un’esistenza leggera. Gli piace gironzolare tra i pescherecci della costa, e ogni tanto saluta qualcuno che sistema il pescato con mano sicura. Ogni giorno tutti loro sono in acqua con qualunque tempo, e hanno ricordi che sono favole. Si immagina forse sull’uscio d’una bottega o a tavola tra amici che hanno mani rotte dai secchielli e gli attrezzi necessari alla fatica, ma non se l’è mai sentita di deludere la solitudine. Oggi ha... (continua) ![]() ![]() ![]()
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