RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Vuoto (parte prima)

Le parole. Quante sono le parole? Troppe! Infinite. Quelle che si dicono e si sarebbe potuto non dire. Quelle che si pensano e si vorrebbero tanto dire. Quelle che si tacciono, per la situazione, per l’orgoglio, per tutta una serie indiscriminata di motivi senza alcuna logica. Quelle che continuano a riempirti il cervello, occupandoti neurone su neurone fino a non lasciarti più spazio. Perché si dice che le parole siano evanescenti, tutto fumo e niente arrosto, volano labili tra le nostre vite senza un contorno, una sagoma, un corpo. In realtà credo che le parole abbiano sì un corpo, per quanto solo immaginario. Ogni parola ha la propria forma, scolpita sulla mente, liberata negli angusti spazi del ricordo. Una semplice parola come ciao, nulla di eccezionale, niente di blasfemo, prende forma dentro l’immaginario collettivo e viene plasmata da delle lettere, nero su bianco, nel nostro cervello. L’udito potrebbe farti pensare che le parole dette siano al vento, volatili indistinti che vi... (continua)

Boris Gant 29/04/2020 - 08:04
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Il ladro di baci

Ebbene sì! Io, qui. Il sottoscritto Rubenzo: nome d’arte di uno che per vivere fa tutt’altro ma che per mantenersi vivo ruba cianfrusaglie, bagatelle, ciarpami, oggetti così poco utili per quanto necessari al sostentamento mentale e che, in poche parole, non hanno nessunissimo valore economico ma, in altrettante poche parole, un altissimo valore sentimentale per chi, la mattina appena alzato, scoprirà che dovrà farne a meno per tutto il resto della sua vita.
Dicevo io! Ora e adesso! In questo preciso istante vi sfido! Qualsiasi cosa stiate facendo, qualsiasi cosa stiate pensando, a farmi desistere ora e qui al furto che sto per commettere.
Provateci, suvvia! Decantatemi le mille buone ragioni per cui non dovrei farlo, i mille buoni motivi per cui non potrei farlo, stilatemi una serie di implicazioni talmente gravose offerte sì da tal furto e le conseguenze a cui potrebbero portarmi, offritemi una parcella ben più remunerata e una villa in un paradisiaco eden terrestre, usate pure la ... (continua)

Boris Gant 05/03/2019 - 07:41
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Le 10 regole per essere un perfetto cacciatore di risate in questo mondo

Regola numero 1
Dotarsi di un retino a prova di piombo! E questa mi porta alla...


Regola numero 2
Più è grossa una risata, più è rumorosa e più sarà divertente! Ma comunque...


Regola numero 3
Mai farsene scappare una! Neanche la più leggera e silenziosa. Sono tutte di uguale importanza...


Regola numero 4
Essere sempre in buona compagnia! Insieme si caccian più risate...


Regola numero 5
Consumarle in ogni posto possibile e immaginabile!
Anche inimmaginabile, più si ha fantasia in ‘ste cose e meglio è...
Ricordandoti sempre di essere in buona compagnia!
E qui mi riallaccio alla regola numero 4...


Regola numero 6
Non lasciare avanzi, no! Gli sprechi qui non sono ammessi!
Consumare tutta la risata fino all’ultimo decibel.
E se ti senti sazio?


Regola numero 7
Continua, non ti fermare! Non si è mai abbastanza sazi di risate da poterne restare senza...


Regola numero 8
La digestione? Non sarà mai un problema. Una risata è bella sia in entrata che... (continua)


Boris Gant 25/03/2019 - 15:20
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Capitolo Uno

C’era una volta…
«Un pezzo di legno!» direte voi.
No! cadete in fallo. Perché non tutte le favole raccontano la storia di Pinocchio; non che non sia bella, sia beninteso, ma qui mi preme di raccontarne un’altra di diversa natura.
«Allora un Re, un Imperatore…» direte ancora voi.
No! siete troppo fuori strada. Qui non ci sono scettri preziosi o corone scintillanti, grandi castelli o epiche battaglie, grossi draghi da sconfiggere e dolci principesse da salvare e sposare.
Quindi, dicevo: c’era una volta un apprendista…
«Stregone!» direte ancora una volta voi, imperterriti cercando sempre di anticiparmi ma…
No! perché non tutte le arti sono magiche e non tutti i maestri son stregoni, per quanto ne sapevo prima di… vabbè, lo leggerete poi!
Quindi, adesso, lasciatemi iniziare! Allora: c’era una vol-ta un apprendista e ora non c’è più.
«È svanito?» direte voi.
«È scomparso?» direte ancora voi.
«Si è volatilizzato?» continuate pure, eh.
«Si è smaterializzato?» non vi fermate.
«Si ... (continua)

Boris Gant 12/12/2019 - 06:54
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Capitolo Due

Un Fabbricante, sì! Non ve lo aspettavate? Eh?
Anche se, per essere precisi, in realtà sono il Fabbricante! con l’articolo determinativo che determina il mio essere uno e specifico Fabbricante; appartenente sì! alla classe tale, ma non uno qualunque per voi che vi apprestate a leggere questa mia rocambolesca storia. Troppo facile sarebbe il nascondersi dietro l’indeterminatezza dell’uno qualunque che io non sono e mai sarò.
Anche perché sappiate che io non creo milioni di oggetti tutti uguali, in serie, senza la minima differenza tra l’uno e l’altro. No.
Nella mia fabbrica non ci sono macchine sofisticate o robot di nuova generazione; non ci sono ingegneri, architetti, designer o chicchessia; il lavoro manuale è fatto tutto dalla mano e dalla fantasia dell’esperto artigiano quale ormai sono; e pure da quella dei miei fidi operai. Quindi Fabbricante sì!, ma pure artigiano scrupoloso.
L’attenzione al dettaglio è quello che ci premia, quello che ci rende unici nella nostra specie. Pen... (continua)

Boris Gant 17/12/2019 - 07:11
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