RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



MARA

MARA

Suo padre forse stava morendo.
Ma lei sentiva una prepotente voglia di vivere. Di vivere la festa che è la vita. Sì, si diceva, io sono viva e non voglio passare gli anni che mi sarà dato di vivere facendo economia. Di sentimenti, s’intende. Aveva un potentissimo desiderio.

Quella mattina sembrava proprio che tutto le dicesse: o ti decidi oggi o non lo farai mai più - e alla tua vita resterà solo il rimpianto.
Davanti alla sua officina era già passata altre volte, passeggiando con noncuranza sbirciando dentro: lui era sempre intento a trafficare con qualche auto e di sicuro non l’aveva vista. Era solo. Era stato bravo, pensava Mara, era riuscito a mantenere l’attività nonostante gli anni difficili. Mara se lo immaginava a studiare i nuovi sistemi di carburazione, le centraline elettroniche, i nuovi dispositivi: le auto non erano più costruite come quando lavorava con suo padre, perfino la Fiat non era più la stessa. Chissà se aveva fatto dei corsi per aggiornarsi o forse ... (continua)


valeria franchi 07/02/2014 - 17:21
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MARIA

D’un tratto Maria chiude il libro su cui sta studiando per dare l’esame di storia della letteratura italiana, riattiva il monitor del pc e si collega al sito della Difesa; entra nella pagina personale, una rapida rilettura della domanda: c’è tutto. Un solo clic del mouse e ha inviato la domanda per partecipare al concorso per l’arruolamento volontario nelle forze armate. Tanto non è nemmeno sicura di essere arruolata. Tanto fa sempre in tempo a non presentarsi. Tanto finire gli studi e laurearsi non le garantisce niente; in letteratura poi! Studiare non è mai stato un problema, le basta leggere con attenzione e i concetti si dispongono in fila nella memoria e all’esame li espone quasi sempre con prontezza; qualche difficoltà la trova quando le viene chiesto una riflessione critica personale, non perché non sappia cosa dire, tutt’altro, ma perché non è mai riuscita a farsi capire… mah… del resto anche tutto questo studio a cosa serve? Però i due anni che ha trascorso lì, a Roma, le sono... (continua)

valeria franchi 19/04/2014 - 23:23
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Dalle finestre spalancate

dalle finestre spalancate della mia casa ordinata e sgombra
entra il vociare scalmanato dei bambini nel cortile della scuola,come da tempo immemore ogni anno si ripete;
e in questa fine estate ancora assolata lascio che il pensiero indugi sulle loro speranze, le loro incertezze, le loro fantasie: anch’io allora ero un groviglio di possibilità.
Oggi per me tanti giochi sono stati giocati, ma non voglio elencarne il numero, le occasioni perdute, quelle a cui ho rinunciato per paura. Non voglio prevalga lo smacco e non per pudore, ma per rispetto di me e della mia fatica; per rispetto delle migliaia di anime erranti che ogni giorno solcano il mare già denso di corpi, anime che hanno perso tutto fuorché la tenacia di sopravvivere e ci guardano negli occhi.
In questo scorcio di fine estate voglio fare spazio e dare forza al sentimento che sento fare di nuovo capolino dentro di me, questa volta senza impeti, con quieto stupore: un nuovo cominciamento è possibile.... (continua)

valeria franchi 22/09/2015 - 17:58
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MARIA E ADRIANA ovvero sui microcataclismi quotidiani

MARIA E ADRIANA
ovvero sui micro cataclismi quotidiani


Ho un groppo, dentro, che non si decide né a sciogliersi né a staccarsi. Da qualche mese con Maria mi sento come se camminassi su un vetro inclinato, qualsiasi mossa faccio non produco altro che uno scivolamento ulteriore, scivolo sempre più giù. Ho provato a parlarne con lei ma ho sbagliato ancora: Maria mi ha detto “prima di tutto io sono fatta così”, mi ha accusata di prendere “cazzi per mazzi” - parole sue - e ha insinuato che io possa provare nei suoi confronti un sentimento diverso dall’amicizia. Di questo sono sicura, non c’è innamoramento; però dovrei riflettere sul perché mi fa stare così male.
Quando mi hanno trasferita nel nuovo ufficio quasi due anni fa, lei era già lì, con un contratto a tempo determinato - che tra l’altro scade tra un mese, perciò o riesco a fare chiarezza dentro di me prima che se ne vada, per poterci salutare bene, o rischio che andandosene si porti via pezzi di me. Per salutare bene io int... (continua)


valeria franchi 28/02/2015 - 12:18
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Stato d'animo

Ancora un impeto assale il cuore: esisti anche tu e non ti conoscevo.
Scoprire il tuo modo di essere, per cosa sorridi e cosa ti rabbuia,
cercare d’intuire il tuo essere - assorto, per simpatia, mettermi alla prova a stare con te:
inavvertitamente tutto questo si insinua nelle mie giornate, cammino per strada
e un ricordo di te, di un tuo stato d’animo, una tua frase , mi prende i pensieri e le emozioni:
mi fai sorridere e mi fai compagnia.
Poi d’improvviso un crampo nelle viscere: sì come si era insinuata la curiosità
così si insinua lo sconforto: non c’è empatia.
Ormai lo so, è così che si manifesta, un lento, inesorabile, allontanamento.
Non ti ho capito, non mi hai capita mai.
Inizia l’agonia: ancora il desiderio di te si succede allo sconforto: non c’è empatia
ed in ogni momento siamo messi alla prova: tu nel tuo mondo inespugnato,
io nel mio mondo inespugnato.
Cos’è mancato?
Vita misteriosa! Perdura il mio andare inquieto…
Di turbamento in turbamento è acciotto... (continua)

valeria franchi 03/04/2015 - 16:37
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