Un comitato composto da ventuno giurati è stato chiamato a esprimere il proprio parere su una lista di opere fornita dall’Editing.
Alle indicazioni della suddetta giuria sono stati assegnati tre punti alla prima scelta, due alla seconda e uno alla terza.
Questa la classifica del mese di Luglio 2025
POESIA
1) La viola di S. Scardino
2) Il prezzo che resta di M. A. Carosia
3) Non ho l’età di G. Balsamo
4) Ora. Per sempre. Amen di E. Danna
Orme nel silenzio di L. Marcato
6) Prima del temporale di F. Fumagalli
7) La terrazza di M. G. Bragalone
8) Stranezza del tarassaco di M. D. Mastro
9) Marinaio di C. Ianniello
Suoni dall’aldilà di M. L. Bandiera
PROSA
1) Il viaggio che non fu di Il Conte M.
2) Due alberi di C. De Masi
3) Ancorato allo chapiteau di M. D. Mastro
4) Paesaggi dell’anima di P. Salzano
5) I bronzi di Riace di A. Pavan
AFORISMI
1) I poeti distillano l’anima… di R. Purgatorio
2) Quando non saprai più… di P. Fiore
3) Fatiscente nelle fattezze... (continua)
Sono rimasto imprigionato nel verde
di una foresta,
livido accenno al riflesso di me stesso
dentro i tuoi occhi.
Non potevo muovere un muscolo,
mentre il colore delle tue iridi
tingeva la mia vita,
il cielo grigio sopra noi
era una cappa pronta a schiantare
davanti l’intensità del tuo abbraccio
così forte così intenso
da tradire l’esile forma
delle tue braccia,
che cada la pioggia!
L’acqua di questa malsana
primavera non farà marcire
quella tela di ragno
in cui mi hai dolcemente attirato
in cui io mi sono fatto attirare,
ti vedrò danzare tra i fili intrecciati
dal nostro desiderio
che fendono l’oscurità
con il sottile bagliore
della nostra vita.... (continua)
Siamo qui per questo, dal celebrato santo al conoscente che, incrociandoci, ci saluta gentilmente:
donarci.
Ognuno a modo suo, gratuitamente, e per quel che può.
Tutto il resto è un distraente sovrappiù....
(continua)
Nei tempi antichi, quando il cielo non conosceva ancora i colori che oggi lo vestono, esisteva un giovane semidio di nome Baleno. Non era bello agli occhi degli uomini, ma nel suo sguardo brillava un fascino che nessun dio avrebbe mai potuto ignorare. Era ironico, complesso, spigoloso, ma possedeva un cuore puro e testardo, pronto a sfidare persino l’oscurità. Il suo dono era unico: con le mani sapeva dare vita a colori mai visti, dipingeva il mondo, e i suoi tocchi silenziosi parlavano più di mille parole.
Un giorno, per strappare Arco dal braccio della morte, Baleno offrì la sua voce ad Ade. Da allora, non potè più proferir parola . Comunicare con il mondo era per lui un atto di creazione: ogni sfumatura che nascondeva nel cielo, ogni pennellata sui campi di Albàna, raccontava storie di speranza, saggezza e bellezza. Arco era la sua forza, il custode delle terre, colui che coltivava i frutti e la vita. Insieme erano tutto: senza Arco, Baleno non avrebbe avuto il coraggio di colora... (continua)