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La Signora Bubusettete

Non so quale sia il suo vero nome, io la chiamo "Signora Bubusettete".
La "Signora Bubusettete" abita al primo piano della palazzina in cui risiedo e possiede tutte le caratteristiche necessarie per ricoprire l'importante ruolo di "Signora-Del-Primo-Piano": età compresa tra i 60 e 65 anni, alta circa 155 cm, casalinga da sempre, vedova e con un figlio single che per scelta abita e lavora a chilometri di distanza.
La sua decisione di abitare al primo piano non è stata sicuramente casuale, tutt'altro. Lei ha ricercato con pazienza e dovizia questa abitazione per la sua posizione strategica: una finestra che dà sul cancelletto d'ingresso dove ci sono i citofoni, un balcone che dà sul giardinetto e un altro che dà sui garage. Praticamente lei il palazzo non lo "vive"... lo domina!
Io e un mio vicino siamo convinti che possegga anche dei super poteri: pare che una volta contemporaneamente sia riuscita a trovarsi sul pianerottolo ad ammonire il Rag. Scontato del terzo piano perché come al solito non aveva pulito le scarpe sullo zerbino, fuori dal balcone che dà sui garage a sgridare i gemelli Siammessi della scala "C" che erano come sempre a giocare a calcio usando i garage come porte e affacciata dalla finestra che dà sui citofoni a cacciare i "Testimoni di Geova".
Mi ricordo ancora del giorno in cui la notai per la prima volta. Ero seduto sulla panchina che si trova nel giardino del palazzo e mi accorsi della sua presenza: era celata dietro alle sue tende delle quali ignora la trasparenza; tutti i condomini si sono accorti della peculiarità dei suo tendaggi ma nessuno ha mai avuto il coraggio di comunicarglielo, molto probabilmente per paura di essere, da quel momento in poi, nelle sue attenzioni. Era lì, immobile, a osservare ogni mio singolo movimento nella speranza di cogliermi "in fallo" mentre mancavo di rispetto in qualche modo al SUO CONDOMINIO, ma non ci riuscì. Iniziò così da quel giorno a provare antipatia nei miei confronti.
Io invece le voglio un gran bene e provo molta tenerezza per lei, forse perché mi ricorda quei bimbi che giocano a nascondersi il volto con le manine per poi mostrarlo dicendo "bubu'-settete!".
Semmai dovesse cambiare residenza, son certo che la seguirei.



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Racconto scritto il 09/01/2016 - 15:56
Da Umberto Spampatti
Letta n.1204 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


anche nel mio palazzo,quand'ero ragazza c'era una signora sempre al primo piano,lei sbirciava da dietro le persiane o dallo spioncino della porta...non essendoci ascensore ero costretta a passare davanti alla sua porta e quegli occhietti acuti e penetranti..te li sentivi addosso..con la spavalderia dei miei quattordici anni ...la salutavo ogni giorno con un sonoro " buongiorno!" , mi sembrava di vederla allontanarsi di soppiatto e me la ridevo correndo divertita per l'ultima rampa di scale... adesso col tuo racconto mi preoccupo un po' ...abito al primo piano, sto per compiere sessant'anni ...gioco a bubusettete coi miei nipotini ahi ahi,dovrò preoccuparmi? Credo di no, non so bene neanche chi ci sta nel mio palazzo... a parte gli scherzi, è un bel racconto, scorrevole e ben scritto... bravo!

Carla Davì 09/01/2016 - 22:15

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Grazie!

Umberto Spampatti 09/01/2016 - 21:39

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Mi piace...molti gli elementi positivi, anche di carattere psicologico. La chiusa li racchiude tutti. Scritto bene, con chiarezza e scorrevolezza, e con un tocco di umorismo che non guasta ( a me poi che scrivo quasi solo ironico...vdi La pioggia sul pinnuto...ahahahah...)
Anche la punteggiatura è ben messa, evviva, uno che usa il punto e virgola, ormai scomparso, e anche i due punti. pure la lunghezzo del brano è ottimale per il web...uè, saluto partenopeo che sta per ciao.*****

Gennarino Ammore 09/01/2016 - 17:39

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Letto con piacere e simpatia per la signora del primo piano...ciao

Anna Rossi 09/01/2016 - 17:08

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