Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

Le finestre a volte non hanno imposte, si aprono su…

Le istruzioni sono:

da una citazione di A. Tabucchi


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



Il profumo delle orchidee

“Perchè ti alzi? Non è forse presto?” chiese l’uomo lasciando tuttavia che la donna che si trovava al suo fianco si alzasse dal letto che condividevano.
“Sì, ma non ho più sonno.” rispose lei con tono privo di intonazione.
“E non puoi restare?”
“Non posso.” ribeccò semplicemente la donna avviandosi verso il davanzale.
“Mi ami, Clara?” chiese lui poco dopo conoscendo già la risposta.
La vera risposta. La donna dai capelli neri lunghi e ondulati si strinse nella vestaglia sedendosi sul marmo bianco e freddo del davanzale.
“Ti amo, Enrico.” disse con voce tremante.
L’uomo si alzò dal letto e si avvicinò alla donna. Guardò l’orologio a pendolo sul pregiato comò della loro camera da letto. Si trattava di una stanza elegante e dorata, una gabbia ben arredata, sfarzi che servivano a nascondere il ferro freddo e sporco di quella prigione. Guardò sua moglie osservare romanticamente il cielo nero della notte. Clara era una delle nobildonne più belle della contea, una donna fiera ed elegan... (continua)

Anna Di Maio 17/02/2015 - 20:12
commenti 3 - Numero letture:1430

Argomento: IL DIALOGO

Voto:
su 8 votanti


Vetro

È notte e sto dormendo.Il vento sbatte contro le finestre,creando un monotono canto di struggimento.Apro gli occhi...ho un dolore fortissimo al braccio.Dal dolore,inizio a piangere.Entra qualcuno nella mia camera,lo chiamo,ma non risponde.Urlo,ma non si gira.Esce.Allora cerco di alzare il braccio,per togliermi questa coperta che mi ricopre...Ma dove è il mio braccio?!Non lo vedo...Allora mi alzo di scatto,cado dal letto e un rumore secco mi frantuma l'anima ...Guardo le mie gambe...sono rimasti solo dei frantumi di vetro.Alzo il viso verso quello che è uno specchio,ma ciò che viene riflesso è qualche pezzo di vetro per tera.Io non ci sono...Cerco di piangere,ma nulla esce dai miei occhi,solo disperazione...
Mi trascino verso la finestra,la luna mi rispecchia.Sono di vetro...!
E allora capisco...sono inconsistente come le nuvole,sono vuoto come la roccia e trasparente come il vetro...Sono un uomo che rinnega il proprio Dio,sono un uomo che vive in un universo che lo odia...in un piane... (continua)

Niccolò Sanesi 14/03/2015 - 18:21
commenti 3 - Numero letture:1543

Argomento: UN NARRATORE INATTENDIBILE

Voto:
su 10 votanti


Ditemi il perché...?

"Non il giorno in cui cadrai,non quel giorno,io non ci sarò.Non oggi che ridi,io me ne andrò.Ma appena arriveranno ti accorgerai di quanto questo paese sia debole..."mi disse mia madre.La guardai e risi,impugnando la lancia,fino a farmi sbiancare le nocche."Madre,io tornerò.Ma se non lo dovessi fare...Continua a vivere nel mio ricordo."gli dissi.Mi guardò,piangendo,poi mi abbracciò di nuovo.Allora io uscì di casa,a passo spedito.Raggiunsi il mio plotone e ci incamminammo verso quella che sarebbe stata la mia guerra.Costretto dalle autorità ad arruolarmi,ora partecipavo ad una guerra che andava avanti da due inverni e che non andava a favore del mio paese..ma io combattevo per mia madre.
Arrivammo al bosco dopo un mese dalla partenza e ci accampammo sotto le querce anziane.Era il tramonto,furono messi i turni di guardia e poi andammo a dormire.
Stetti un anno a girovagare tra i boschi,poiché la nostra posizione era quella di difendere i confini sud.Se non per un as... (continua)

Niccolò Sanesi 10/03/2015 - 18:12
commenti 1 - Numero letture:1516

Argomento: UN NARRATORE INATTENDIBILE

Voto:
su 7 votanti


Nome e Cognome: Sebastano Isogni

Per il mese di MARZO il tema è il seguente: UN NARRATORE INATTENDIBILE: Scrivete una storia in cui il narratore è inattendibile (può essere un folle, un bambino appena nato, un animale che racconta delle sue tribolazioni per vivere, un adolescente che critica i genitori, una persona morta in un incidente che spiega le cause... e via dicendo). Scatenate la vostra fantasia.
Nome Cognome: Sebastano Isogni
Non ci volevo credere. Mia sorella Speranza Sogni mi aveva detto che ero io, proprio io, Sebastano Isogni il vincitore del concorso.
Intanto vi spiego che, nonostante Speranza ed io abbiamo un cognome diverso, siamo veramente fratello e sorella. Il fatto è che quando mia madre è andata a registrarmi all'anagrafe ha trovato un impiegato , probabilmente un ragazzo assunto a tempo determinato, con la testa tra le nuvole, che dopo aver scritto il nome ed accortosi di aver dimenticato una “i” , non volendo fare correzioni sul registro delle nascite, il che è comprensibile essendo in pro... (continua)

Roberto Colombo 13/03/2015 - 16:07
commenti 3 - Numero letture:1437

Argomento: UN NARRATORE INATTENDIBILE

Voto:
su 6 votanti


UNA PROMESSA, FRATELLI.

Federico e Fabrizio erano seduti in salotto, una bottiglia di whisky e due bicchieri, sul tavolo: era il solito rituale della sera, malumori, cattivi pensieri e piccoli attimi di allegria, condivisi come capitava, senza freni e senza limiti. Tra loro non c'erano segreti, non era possibile per due come loro, che conducevano una vita come la loro. Erano uomini risoluti ed avvezzi a qualsiasi esperienza. Erano cresciuti insieme, essendo fratelli di latte, ma il loro legame andava ben oltre l'amicizia.
Si scambiarono ancora un occhiata ed un mezzo sorriso, si erano sempre capiti al volo e ciò, unito alla loro abilità e perfetta sincronia, aveva accresciuto la loro fama.
Fabrizio parlava seguendo il solito copione, ciniche osservazioni, alternate a lunghe pause di silenzio. Nei suoi racconti non seguiva mai un filo logico, ma egli era sempre riuscito a capirlo, a leggere tra le righe, anche se quella sera gli pesava. Doveva essere stanco, si disse mentre con la mente tornava alla promes... (continua)

Marirosa Tomaselli 14/01/2016 - 12:36
commenti 0 - Numero letture:1109

Argomento: LA RESA DEI CONTI

Voto:
su 3 votanti



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