Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

Scrivete un testo all’interno del quale ci sia la frase di una canzone che è motivo di ispirazione p

Le istruzioni sono:

Anche in questo caso Vi chiediamo di apporre una nota in calce con il titolo


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



UN EVENTO INSOLITO

I botti avevano svegliato il paese.
Era la Festa del Santo Patrono.
Più tardi la banda, prima della processione, sfilava per le vie cittadine, addobbate da incantevoli luminarie, e zeppe baracche esponevano di tutto, tra il curiosare di bimbi e anziani.
Tutti passeggiavano. Tutti indossavano vestiti nuovi. In tutti frizzava allegro. In una stretta di mano… i ricordi della fanciullezza, il ritorno al loco natio di persone emigrate, la contentezza di rincontrarsi, la soddisfazione di riparlarsi.
Bruno, un vecchietto sulla settantina, vestito come sempre, barba incolta, quasi ridotto ad un barbone, amareggiato, andò a posare il suo esausto vivere su una panchina del Parco Rimembranza.
Tanti passavano attorno. Tanto lo schivavano.
Eppure, erano amici della sua vispa fanciullezza.
I bambini, credendolo un mostro, lo distanziavano di qualche metro, scappavano, gridavano, quasi fossero mossi da paura.
Bruno, nel veder questo, soffriva terribilmente.
Pensava e ripensava quegli ann... (continua)

Rocco Michele LETTINI 25/11/2016 - 06:59
commenti 16 - Numero letture:1584

Argomento: QUALCOSA STA CAMBIANDO

Voto:
su 11 votanti


Il figliol prodigo-- Interazione col personaggio descritto da Black Shadow

Era stanco. I capelli arruffati e la barba incolta, camminava guardando giù, schivando qualsiasi incontro. Troppo aveva sofferto e non capiva perché sua sorella si accanisse tanto contro di lui.
È vero, aveva dissipato tutto ciò che il padre gli aveva dato, non giocando in un casino', né andando a donne.
Tutto ciò che aveva racimolato, vendendo gli averi, che gli avevano affidato,era finito nelle mani dei trafficanti di droga.
Aveva poco più di 30 anni,un'esperienza di vita estremamente negativa ed una moglie, che lo trattava come l'ultimo degli uomini.L'unico suo piacere, tornando a casa, era il piccolo Guido, che gli faceva dimenticare i suoi problemi.
Ma i problemi persistevano.Non aveva più un lavoro...aveva solo debiti, disseminati qua e là e persone cattive, che lo perseguitavano e lo ricattavano.
Capiva che doveva finirla con la sua dipendenza, ma avrebbe avuto bisogno di qualcuno che lo aiutasse. a uscirne fuori.
Ormai sua sorella gli aveva girato le spalle e lui aveva... (continua)

Teresa Peluso 11/12/2016 - 18:33
commenti 13 - Numero letture:1139

Argomento: INTERAZIONE TRA PERSONAGGI

Voto:
su 6 votanti


Il miracolo di Natale

La gente correva indaffarata:
gli ultimi acquisti di Natale.
Rumore, chiacchiere, risate di ragazzi e conversazioni ai telefonini...
tutto gli giungeva ovattato.
In testa un chiodo fisso, che , ormai, non lo faceva più dormire, non lo faceva più vivere.
E Carmine avrebbe dato volentieri la vita , per vedere un sorriso sereno sul viso del figlio disabile e della moglie, ormai provata da anni ed anni di sacrifici fisici e morali, per assistere questa loro creatura.
Quel giorno era fuggito, non aveva resistito allo strazio...
Sì, perchè ogni volta che guardava suo figlio, il cuore gli si gonfiava così tanto, che sembrava volesse esplodere!
Come un automa era giunto al solito bar del paese, aveva tracannato un boccale di birra e si era seduto sulla panchina della piazza.
Mille pensieri frullavano nella sua testa.
Perchè il destino gli aveva riservato quella sorte?
Aveva un figlio disabile: non quella disabilità accettabile,ma disabilità che sfiancava, che faceva soffrire , ch... (continua)

Teresa Peluso 28/11/2016 - 10:44
commenti 16 - Numero letture:1289

Argomento: QUALCOSA STA CAMBIANDO

Voto:
su 6 votanti


UNA NUOVA PAGINA DA SCRIVERE

Chiuse gli occhi, come quando era bambino, e cercava di nascondersi alla sua balia, o al fratello, ma quella volta non sarebbe bastato. L'unico riparo era il buio, spezzato a tratti dai fuochi d'artificio. Una delle tante serate ai Cremone. Aveva sbagliato ad andare lì, ma non si poteva voltare le spalle al bel mondo. Un mugolo di debuttanti, scortate dai migliori mastini di Londra, in qualità di Chaperon, gli passò accanto ridendo. Era troppo vecchio per certi giochetti. Ma non poté impedirsi di cercare nella folla un paio d'occhi.
Era stato, un ribelle, un giocatore, aveva toccato il fondo tante volte. La sua vita? Una serie infinita di cadute, ma nessuno avrebbe mai osato parlarne, non in sua presenza, lui era Lord Damen, il duca! Quanta ipocrisia! Ma in fondo era una comoda maschera. Appoggiò elegantemente una mano al bastone da passeggio, e con l'altra si sistemò il cilindro. Era il momento di buttarsi nella mischia, o di tornare a casa, dove avrebbe trovato ad attenderlo, il s... (continua)

Marirosa Tomaselli 30/11/2016 - 22:59
commenti 6 - Numero letture:1262

Argomento: QUALCOSA STA CAMBIANDO

Voto:
su 4 votanti


Momenti

Sotto l' albero, i nostri sorrisi.
Fuori cade la neve, il camino riscalda i nostri corpi e ci abbraccia con il suo tepore.
Siamo tutti pronti a scartare i regali.
Ma il miglior regalo, quello che nessuno può donare, è la felicità.
Nel canile, sono arrivate delle coperte che non vengono più usate e delle crocchette per i cani e gatti in difficoltà.
Il loro pancino è affamato e anche se sono ancora dietro a una rete,  la speranza di  trovare una casa, con il nuovo anno si fa più forte.
I volontari non mancano di premure e dolci coccole.
Per strada, una persona anziana con sciarpa di lana e berretto, fa qualche passo, tanti sono soli e non hanno parenti o figli..
Il loro cappello riscalda il loro corpo e un pezzo del loro cuore solitario.
Seguono con lo sguardo gli uccellini che cantano e guardano il fumo dei camini.
Volano così come  uccellini.
Un pensiero va anche a chi non c'è più e rimane il dolce ricordo.
Rimane quella cioccolata divisa in piccoli pezzi, quella sedia do... (continua)

Mary L 20/01/2024 - 19:27
commenti 13 - Numero letture:270

Argomento: quale “poesia” avete trovato sotto l'albero?

Voto:
su 8 votanti



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