Scrittura Creativa |
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La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. un fiocco di neve vagabondo / fra scavalcare una tettoia o una viottola / non sa decidersi (Emily Di Le istruzioni sono: Un drabble (racconto di 100 parole) sull’Indecisione ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO Doveva pur capitare, prima o poi, che ci incontrassimo. La fortuna ha voluto che fossimo soli. Lui mi guarda ed ha la forza di non abbassare gli occhi. Io lo guardo ed ho la debolezza di non distogliere i miei; ho sempre avuto un debole per lui. Inutile negarlo. Le storie iniziano da lontano, sempre. Strano, proprio stasera che non avevo nessuno da incontrare, niente da fare, giravo a piedi nudi, in casa. La mia libertà.
Ho sentito un rumore... -Non ti aspettavo...- arriccio i piedi, sono stordita -Ma perché? Non ti sei fatta sentire Giada...- -Avrei dovuto? Non mi ascolti mai, forse non ricordi nemmeno ciò che ti dico...- -Io, porto tutto dentro di me, è il mio modo di essere, dovresti saperlo ormai- lo dice con la sicurezza che lo contraddistingue -A trent'anni ti ho chiesto il principe azzurro...ma tu...?- cerco la sua bocca con lo sguardo -Hai idea, Giada,di quante donne ogni anno mi chiedano un principe azzurro? E davvero ti saresti chiusa in un castello, se pur ricco e aff... (continua) Grazia Giuliani 16/12/2018 - 18:32 commenti 11 - Numero letture:1314Argomento: INCIPT e DIALOGO
DA TANTI ANNI Da tanti anni ormai, sono qui.
Dopo essere caduta in giardino, ho rotto il femore. Dopo varie sedute di fisioterapia, l' età avanzata con qualche problemino, i miei figli mi hanno messa in casa di riposo. <<Starai bene mamma, noi non possiamo stare 24 ore con te, anche se lo vorremmo tanto.. Dove andrai, avrai sempre compagnia e noi verremo a trovarti spesso, non preoccuparti.>> Era natale e stava nevicando. Piccoli fiocchi di neve cadevano sul terreno, mentre Sofia dopo un sogno, guardava fuori dalla finestra, malinconica. La stanza era piena di addobbi natalizi, assieme alla musica e tanti anziani come lei. C' era chi cantava, chi giocava a carte, chi chiedeva all' infermiera la medicina, chi nonostante tutto voleva ballare. Era calda quella stanza, eppure Sofia sentiva freddo, sotto il suo pullover viola con perline. Le mani segnate dalle righe del tempo, stringevano un libro. Le piaceva leggere ogni tanto, li il tempo non passava mai. Le giornate erano... (continua) Mary L 13/12/2021 - 17:46 commenti 12 - Numero letture:751Argomento: Una notte, in un sogno, trovasti il tuo Natale
L'accordo Una notte d'agosto mi ritrovai in un acceso dibattito tra cuore e cervello..il classico spillo nel materasso che ti porta a girarti su te stesso e passare una turbolenta notte insonne ed aggiungerei afosa..
In questo caso nulla può farli tacere e come con il capriccio di un bambino, l'unica soluzione è mettersi in posizione comoda ed ascoltare. Il cervello molto critico e austero voleva imporre le regole facendo ricorso a vecchie esperienze per sottolineare soprattutto le conseguenze di ogni azione poco ponderata;riflettendo ciò che sarebbe stato sbagliato agli occhi della società(reduce da una scuola di social,televisiva e vecchie dottrine generazionali),più che un ascolto o un osservare,il suo era un colpevolizzare,enfatizzare il possibile errore con frasi del tipo: cosa penseranno di te, sei grande ormai;oppure: questo è sbagliato per i canoni della società e nel mentre usciva frasi sagge del tipo: il perdono non è mai perdono;bisogna guardare avanti; chiusa una porta si apre un p... (continua) Sara Ciuffreda 04/08/2021 - 20:01 commenti 1 - Numero letture:847Argomento: IN SINTONIA CON CIÒ CHE PENSI
QUANDO VORRAI, SOLO ALLORA Per la terza volta la incrociò davanti al portone del dottore, sempre di lunedì e sempre alla stessa ora. Era certo di averla già vista, prima di quegli incontri, ma non avrebbe saputo dire dove né quando. Forse era anche lei una paziente e aveva l’appuntamento alle quattro, si disse salendo le scale verso lo studio.
Quel lunedì l’ascensore non funzionava e Filippo salì le scale assorto nei suoi pensieri, cercando di capire dove avesse già visto quella signora. “Salve, signora!” Sentì la segretaria dello studio medico che la salutava, incrociandola sul pianerottolo del piano superiore; forse l’avrebbe incontrata lì e con una banale scusa le avrebbe rivolto la parola, e magari avrebbe capito dove ... (continua) Millina Spina 12/01/2019 - 23:56 commenti 10 - Numero letture:1373Argomento: INCIPT
Ode dopo il proemio Insieme… alla finestra accostati ad ascoltarti,
Stagione che lasci volteggiare allontanandosi le foglie dagli alberi come figli, così i figli… divento chi si ascolta; il resto è aspettare, più o meno in silenzio, di dire la propria… credo di aver passato la vita ad ascoltar quello che la gente non voleva dire. Grazie alla cassa integrazione in deroga Mirko D. Mastro 10/04/2020 - 07:21 commenti 9 - Numero letture:1101Argomento: TUTTO CAMBIA
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