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MODERNIZZAZIONI

Le istruzioni sono:

Scrivi un racconto in cui riscrivi in chiave moderna e umoristica un episodio della mitologia pagana o biblica (Caino e Abele sono due commercianti di frutta che si azzuffano per….I Re Magi affidano l’organizzazione del viaggio a Club Mediterannee…...ecc….)


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Il pomo della discordia

Nel vecchio quartiere di una metropoli del centro- sud, viveva Beretta, ( lo chiamavano così per la sua facilità nel mettere mano alla pistola), un boss che come copertura alle sue tante attività illecite gestiva un locale alla moda : L’Olimpus.
Eva, Anéma e Serenè erano le tre soubrette che si contendevano tutte le sera il riconoscimento, con i conseguenti vantaggi sia economici che di prestigio , di prima donna.
Ogni sera a turno andavano da Beretta elogiando se stesse e denigrando le altre due.
Un bel giorno Beretta decise di mettere fine a questa storia e pensò di chiedere aiuto ad suo dipendente, un certo Paris , un giovane palestrato alto e biondo affinché fosse lui a scegliere la ragazza più idonea. Ovviamente era un ordine e quindi non c’era nessuna possibilità di potersi rifiutare.
La prima ad essere convocata nell’ufficio di Paris fu Eva.
Bella e prosperosa, entrò sicura di se' ad un cenno di Paris si sedette accavallando le gambe.
<<Bene, sicuramente saprai per quale motivo io ti abbia convocata, sai che ho avuto l’incarico di scegliere tra te e le altre due colleghe, chi sarà la prima donna dell’Olimpus.
Dimmi, qual’ è la tua specialità?>> Le chiese Paris.
<< Ahhh! Guarda! A ballare sono tutte buone, ma una voce come la mia non ce l’ha nessuno. Se vuoi te ne posso dare una piccola dimostrazione, ma tu sicuramente mi avrai già sentita.>>
Rispose Eva, tutta soddisfatta.
<< Hai ragione, e sicuramente quello che dici è vero. Ma tuttavia se dovessi scegliere te cosa saresti disposta a fare per me o per il locale, affinché io mi sentissi più ispirato nei tuoi confronti?>> Chiese ancora Paris..
<< Io potrei cantare per sei mesi gratis>> Rispose Eva
<<Ok, ci penserò e ti farò sapere>> E detto questo l’accompagnò alla porta e la salutò.
Il giorno dopo convocò Anéma, secondo gli ordini ricevuti.
Anèma, neppure lei ovviamente aveva lesinato nel prepararsi, indossando un vestito azzurro tutto ricoperto di piume, tanto da sembrare un cigno.
<<Bene, anche a te faccio la stessa domanda che ho fatto alla tua collega. Qual è la tua specialità?>> .
<<La mia specialità? Ma io so fare di tutto. Canto, ballo e so anche invogliare i clienti a bere.>> Rispose Anéma tutta tronfia.
<<Ho capito, ma cosa faresti di speciale per me o per il locale?>> Replicò Paris.
<< Beh!!! Potrei lavorare per un anno a metà stipendio>>.
Detto ciò Paris le sorrise e l’accompagnò alla porta.
Il giorno dopo Paris convocò Serenè per l’ultimo colloquio, prima della scelta finale.
Serenè entrò nell’ufficio aprendo la porta con un gesto degno di una etoile dell’Opera. Prima che Paris sbattesse le ciglia,fu sopraffatto da un profumo di lavanda che per qualche attimo lo ipnotizzò. Serenè aveva il corpo imprigionato in un abito rosso a sirena con uno spacco sulla gamba destra, un decolté mozzafiato ed una capigliatura rossa che fluttuava ad ogni suo movimento. Labbra color ciliegia e due occhi da cerbiatta. Sembrava uscita dal cartone di Jessica Rabbit.
Appena Paris riprese il controllo di sé fece anche a lei la domanda fatta alle due ragazze che l’avevano preceduta, alla quale Serenè diede la seguente risposta:
<< A me basta che si apra il sipario e la scena è già tutta mia, i clienti hanno occhi solo per me>>
<<Vabbè, ma oltre a questo che faresti per me, affinché io possa avere un pensiero più forte per te che per le altre?>>Replicò Paris.
<<Io conosco bene gli uomini, per cui ti farò una proposta che sicuramente non potrai rifiutare>>.
<<Ah, si..e dimmi sono tutto orecchi>> Paris era molto curioso di conoscere quell’offerta.
<<Io ti offro la possibilità di passare un mese in un resort alle Hawuaii in compagnia della donna di cui sei segretamente innamorato>>
<<E tu come lo sai?>>
<<Ho i miei informatori, ma tu non ti preoccupare di questo>> continuò Serenè.
<<Ma è impossibile, tu certamente saprai che Alena è la moglie di Ilario , come si fa a farla sparire per un mese senza che il marito lo sappia, oltretutto Ilario è anche il capo della gang nostra rivale>> rispose Paris un po’ accigliato.
Ilario detto: ‘Lo sciccoso’ a causa della sua mania di vestire in modo eccentrico ed esageratamente profumato, senza curarsi della sua stazza che era vicina al quintale.
Alena era una donna bellissima, capelli neri e lucidi come seta, occhi che incantavano, una pelle bianca di magnolia ed un corpo che sembrava uscito da un’opera del Canova.
Serenè dopo averlo rassicurato gli promise che di questi problemi se ne sarebbe occupata lei.
L’offerta era troppo allettante per Paris, la voglia di stare per un mese da solo con Alena lontano da tutti era troppo allettante per poterla rifiutare, per cui senza neppure rifletterci l’accettò.
Serenè lasciò l’ufficio di Paris soddisfatta di aver raggiunto il suo scopo, proponendosi di attivarsi subito per organizzare con i suoi ‘amici’ ad organizzare il rapimento di Alena.
Paris tornato a casa confidò la proposta fattagli da Serenè alla sorella Sandra, la quale avendo il dono di avere la vista lunga lo sconsigliò, prevedendo una sanguinosa lotta tra le due gangs.
Ma come sempre nessuno le diede ascolto, compreso il padre Primo e la madre Cuba.
Serenè conosceva la dama di compagnia di Alena, e dopo aver ottenuto la sua complicità, non senza nulla in cambio, progettarono il rapimento della sua padrona.
Una notte approfittando dell’assenza di Ilario, due uomini sorpresero Alena mentre dormiva, la incappucciarono e la portarono via.
La portarono su un aereo privato dove c’era Paris ad aspettarla e via per le Hawuaii.
Al risveglio, Alena non si dimostrò per nulla dispiaciuta della situazione, in fondo passare un mese con Paris lontana dal marito non le dispiaceva affatto.
Il giorno dopo Ilario accortosi dell’assenza della moglie, consultò il capo delle sue guardie, le quali guardando la registrazione delle telecamere interne appurarono con tutti i particolari del caso che Alena era stata portata via da due uomini. Interrogarono la cameriera, che dopo un violento interrogatorio finì per confessare il nome del mandante ,in questo caso la mandante, del rapimento.
Ilario per la furia fece a pezzi tutta la cristalleria che era sul tavolo, gridando alla vendetta.
Iniziò la guerra tra le due gangs a colpi di mitra così come aveva previsto Sandra.
Alla fine ebbe la meglio Ilario ricorrendo ad un trucco, mandò sotto mentite spoglie un suo uomo fidato,un certo Alise,il quale spacciandosi per un tecnico della rete telefonica piazzò nel seminterrato dell’Olimpus una bomba telecomandata. Al momento giusto quando erano presenti tutti i suoi rivali di Ilario, la fece saltare.
Alena fu costretta a ritornare a casa dal marito, mentre i superstiti della gang di Beretta si aggiunsero agli scagnozzi di Ilario al fine di avere salva la vita.


P.S. Chiedo venia per la puerile fantasia.




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Scrittura creativa scritta il 20/07/2020 - 22:06
Da santa scardino
Letta n.789 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Ringrazio affettuosamente tutti voi.

santa scardino 23/07/2020 - 09:40

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Mi ero persa questa rivisitazione divertentissima! Mi sono divertita
Complimenti

barbara tascone 23/07/2020 - 09:34

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E la differenze la fa eccome, tanto da scatenare un burdellu. (come diciamo dalle nostre parti)
Minchia, sta "bottana" c'ha avuto coraggio!
Esequie per cu' a appigghioi nto' culu!
Che altro dire?
I dialoghi ben congeniati nonchè il susseguirsi di eventi "epici" intrisi di mafiosità sono tra le caratteristiche in positivo di questo notevole esempio di Scrittura Creativa.
Baciamo le mani.

Giuseppe Scilipoti 21/07/2020 - 14:22

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Grande Giove! Questo racconto è da... lettura che il lettore non potrà rifiutare.
Mamma mia che hai combinato! Mafia Italo/Greca con tanto di sforacchiamenti con modalità alla "Strage di San Valentino."
E pensare che il racconto parte scanzonato per poi si arriva a scatenare una sanguinosa faida dove la legge del Mitra ha la meglio sulla legge della, emh, di Beretta. :D
Ad ogni modo, sin dal primo rigo, il racconto lo reputo estremamente godibile, il ritmo all'inizio è lieve poi di fa dinamico, globalmente la lettura non incontra mai ostacoli: scorre via tutto d’un sorso.
Giusto per soffermarmi ancora l'incipit, oltre ad essere ben bilanciato, risulta originale e divertente, che ben si aggancia nella parte centrale con un bongiorniano "La uno, la due o la tre", ovverosia con l'inserimento di tre personaggi femminili nelle quali come nelle migliori storie è sempre la terza figura ha fare la differenza.
(segue disamina)

Giuseppe Scilipoti 21/07/2020 - 14:18

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Brava Santa molto piaciuta

Francesco Cau 2 21/07/2020 - 13:43

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Anche a me è piaciuta molto questa rivisitazione, brava!

Maria Luisa Bandiera 21/07/2020 - 09:41

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L'ho trovato simpatico, quasi la trama di un telefilm. Brava

Mirko D. Mastro(Poeta) 21/07/2020 - 07:55

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