Quella sera d’inverno non volevo nessuno
nel mio cuore: desideravo solo solitudine
come inverno fredda, per contare tutte le stelle.
Appena fuori, entrai nel gelo puro e nero
che dette forme strane al mio respiro caldo.
E lassù in alto, in cima al buio,
finalmente,
potei vedere tutte le stelle.
nel mio cuore: desideravo solo solitudine
come inverno fredda, per contare tutte le stelle.
Appena fuori, entrai nel gelo puro e nero
che dette forme strane al mio respiro caldo.
E lassù in alto, in cima al buio,
finalmente,
potei vedere tutte le stelle.
Poesia scritta il 02/03/2015 - 16:02Letta n.1086 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Lirica introspettiva dal significato profondo. L'autore insegue l'eco della solitudine per meglio vedere quelle stelle luccicanti nell'anima.
Arcangelo Galante
11/03/2015 - 15:37 --------------------------------------
Intensa e significativa,complimenti


genoveffa 2 frau
03/03/2015 - 19:00 --------------------------------------
Una poesia intensa e intima...a volte, fa bene star da soli con noi stessi! Poesia molto sentita, buona serata,


Chiara B.
03/03/2015 - 18:04 --------------------------------------
E' una poesia splendida, dove la solitudine acquista una valenza, permette di ascoltare il proprio respiro e godere della vera luce delle stelle!
Piaciuta tanto.
Ciao Elisa
Piaciuta tanto.
Ciao Elisa

elisa longhi
03/03/2015 - 12:46 --------------------------------------
Bella e intensa composizione, secondo uno stile espositivo e di ricerca essenziale che apprezzo molto.Vedo commenti sperticati su poesie che sinceramente valgono molto poco,e pochissime righe per sottolineare testi coe questo, vagamente esistenzialisti.Mai demordere, la qualità non è cosa di massa! Bella prova, questa.
mariateresa morry
03/03/2015 - 10:31 --------------------------------------
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