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La sventurata rispose

La Sventurata Rispose


Nella quiete di un piccolo villaggio ai piedi delle Alpi, una fitta nebbia avvolgeva le strade. Erica, una giovane bibliotecaria con una passione per i misteri, si trovava di fronte a un enigma che l’aveva ossessionata negli ultimi giorni: una serie di lettere anonime che parlavano di eventi tragici e destini segnati.


Un brivido le percorse la schiena
mentre apriva la busta ingiallita, l’odore di carta antica le colpì le narici. La lettera iniziava con una semplice frase: "E la sventurata rispose...
". Quella frase le sembrava palpabile, quasi come se fosse un presagio.
Erica ricordò la leggenda del villaggio, quella di una giovane donna che, nei secoli passati, aveva fatto una scelta fatale e aveva lasciato il paese in uno stato di miseria. Si diceva che i suoi spiriti vagassero ancora, avvolti dall’oscurità, in cerca di giustizia.
Ricerca di Verità
Spinta dalla curiosità e da un senso crescente di inquietudine
, Erica decise di indagare. C'era qualcosa di profondo e triste nelle parole della lettera, come se qualcuno volesse condividere un carico di dolore. Mentre cercava tra i registri storici della biblioteca, sentiva il peso del passato gravare su di lei.
Ogni pagina che sfogliava le raccontava storie di amori perduti, di scelte sbagliate e di conseguenze spaventose. E la sventurata rispose
diventava un mantra nella sua mente, un’eco di libertà e prigionia
Un giorno, mentre camminava lungo il sentiero boscoso che portava alla vecchia cappella, Erica incontrò un misterioso sconosciuto. I suoi occhi, scuri come la profondità della notte, sembravano nascondere segreti. La tensione in quell’incontro era palpabile
, una connessione immediata e inquietante.
“Sei pronta a conoscere la verità?” chiese l’uomo, la sua voce un sussurro quasi mistico. Erica si sentì travolta dalla sua presenza, un mix di paura e attrazione
. Decise di seguirlo, sapendo che quel passo la conduceva verso un destino incerto
Arrivati alla cappella in rovina, l’uomo rivelò una verità straziante. La giovane protagonista della leggenda non era solo una vittima, ma anche una sopravvissuta, legata a un passato che non poteva dimenticare. “E la sventurata rispose
,” ripeté, “perché nessuno ascoltava il suo grido.”
Erica si sentì sopraffatta, le lacrime le salì agli occhi
. Non si trattava solo di un racconto del passato, ma di una lotta continua contro l’ingiustizia. L’anima della giovane donna cercava finalmente di essere ascoltata, e Erica capì che lei era l'unica in grado di dare voce a quella storia.
Tornata al villaggio, scrisse una lettera aperta a tutti, rivelando la verità e invitando ciascuno a riflettere sulle proprie scelte. Ma il mistero non finì lì. La sera della lettura pubblica, il villaggio si riunì, e l’atmosfera era carica di paura e aspettativa. Ogni cuore batteva forte
, come un tamburo che preludia a una battaglia.
Erica iniziò a leggere, e man mano che le parole scorrevano, una folata di vento gelido attraversò la sala. Ogni parola sembrava aprire una ferita nel tempo, liberando un dolore accumulato per secoli
. Gli spettatori, rapiti, ascoltavano, mentre il passato prendeva vita davanti ai loro occhi.
Alla fine, la storia di la sventurata
trasformò le vite di molti. Le cicatrici del villaggio iniziarono a guarire, e l’ombra del passato lentamente svanì. Erica, con il cuore in tumulto
, si sentì legata a quel mistero, consapevole che alcune verità devono essere svelate per permettere la guarigione.
La leggenda non era solo un racconto di sventura, ma un invito alla riflessione. E mentre il sole tramontava dietro le montagne, un nuovo inizio si prospettava all’orizzonte, un ecosistema di storie e verità finalmente ascoltate
.
E la sventurata rispose
, e il villaggio si svegliò.




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Racconto scritto il 23/11/2025 - 07:41
Da Maria Luciano
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