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Empatie di inoltrato autunno

Chissà cosa ti passa per la mente
coi tuoi bianchi calzini
una transitoria paura dipinta sul musetto
in tutto questo affannarsi di gambe.


Sì, cagnetto
guardaci con fondato sospetto
noi umani
che il tuo timore
dovremmo trasformare in riverenza


con quell’effimero senza creanza
che invano rincorriamo,
dall’alto delle nostre decisioni strambe
le nostre maniere subdolamente rozze,
irriguardosi persino di noi stessi


eterni come siamo
ma senza occhi per addentrarci,


restii alla tua inesauribile fiducia
e ad amarci
oltre le nostre code


mozze.



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Poesia scritta il 21/11/2025 - 16:35
Da Carla Vercelli
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