Inquietudine...
dell'ego protagonista
e non dell'Io che è
troppo compromesso
nel paludato quotidiano
che non ha affanno...
Mi tormenti o mi alimenti?
Non so...
Frenetico a volte
avvilito altrettanto...
ma è sempre l'Io,
il cosciente Io
ad appiattire il tutto
per mischiarsi agli altri...
La traccia rimane?
Cieco non riesco a vedere
e quindi non realizzo.
Ma rimane l'inquietudine
e quello importa,
frenetico e avvilito...
ma non appiattito.
dell'ego protagonista
e non dell'Io che è
troppo compromesso
nel paludato quotidiano
che non ha affanno...
Mi tormenti o mi alimenti?
Non so...
Frenetico a volte
avvilito altrettanto...
ma è sempre l'Io,
il cosciente Io
ad appiattire il tutto
per mischiarsi agli altri...
La traccia rimane?
Cieco non riesco a vedere
e quindi non realizzo.
Ma rimane l'inquietudine
e quello importa,
frenetico e avvilito...
ma non appiattito.

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Commenti
Grazie Claretta nel aver colto lo scopo di fondo delle mie composizioni...scrivere si per se stessi ma offrire le proprie parole agli altri. 



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molto riflessiva: è sempre un bene porsi delle domande e fare in modo che se le pongano anche gli altri.ciao 



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