Gennaio
Gennaio,sul calendarietto da scrivania,
sciorina le sue monotone settimane ancora immacolate.
Gennaio togli dall'armadio il maglione più pesante, poi la soffice trapunta che ti tiene compagnia.
Com'è è soave la pigrizia...
Quanto sono belli i paesi imbiancati d'Abruzzo,
le porte delle case di Torrebruna sommerse
dalla neve fino in cima.
Apri un po' la finestra per cambiare l'aria stantia
che sa di libri vecchi, di matita appena temperata,
di fumo, di sonno, di polpette messe a intiepidire sul calorifero.
Calato sulle orecchie il berretto di lana esci, accogliendo con piacere l'imparabile rigore del tempo.
Che ad altri, infinitamente meno fortunati di te, porta la sconfitta della morte.

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Commenti
Versi che regalano la magia di gennaio...immacolato, per molti non per tutti, come dici nella chiusa, chi dorme fuori al freddo e al gelo invece...
Molto bella

Molto bella




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Concreti aspetti di un mese tutto da scoprire! Bravo, Federico! 



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Una serie di gesti ed abitudini tipici del focolare domestico che l'autore sapientemente descrive con la sua acuta poetica senza dimenticare chi invece ne è privato escluso com'è da questa distratta società.


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E' il mese che mi ha dato i natali e lo hai magistralmente dipinto nei suoi colori più naturali.
Lieto meriggio, Federico.
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Lieto meriggio, Federico.
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l'abruzzo è già bello ho avuto l'onore di visitarlo con la neve deve esser meraviglioso 5*


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