gli occhi delle tue figlie
parlami dei tuoi giorni,
di quella lancetta
che continui ad osservare
nel pieno della scatola vuota
parlami delle tue notti insonni
di te,
degli occhi delle tue figlie,
di quel lavoro perduto,
di quella donna che amavi, che ti amava
dei tuoi giorni da costruire
scavati nei solchi dei tuoi occhi
parlami di quella bottiglia
che ti accompagna all’inferno
dei tuoi abiti consunti
dell’odore acre del sangue
quando ti ferisci di lei
parlami dei tuoi sogni infranti
della miseria del tuo vivere
dei tuoi ricordi di bambino
e dimmi...
ti prego, dimmi…
perché non riesco a capire
in cosa si fallisce
quand’è che si interrompe la via
la connessione salta
e tutto va in arresto?
e dimmi,
per favore, dimmi
come si può morire ancora
quando per tutti
si è già morti
A Marcello Cimino, il povero senzatetto palermitano
ed a tutti coloro che periscono nell'indifferenza delle Istituzioni
Poesia scritta il 14/03/2017 - 11:12Voto: | su 16 votanti |

Giulio Soro
18/03/2017 - 10:29
Ken Hutchinson
18/03/2017 - 00:40
Morena Menzani
15/03/2017 - 21:38

Mary L
14/03/2017 - 23:00 lo hai girato come un calzino mentre ti leggevo....
Hai saputo dare il senso a ciò che senso non ha.
Notizie che devastano cuore e anima ... notizie che scivolano quasi fossimo abituati a cose del genere... da meritar diluvio universale ...
Grazie per avere dato un senso ..
sei cosa bella.
5 cieli con tutte le stelle che ci sono dentro
Paolo Pedinotti
14/03/2017 - 19:02

Francesco Scolaro
14/03/2017 - 18:27 Ieri ho scritto la mia intitolata "Il mio nome è nessuno" che pubblicherò nei prossimi giorni.
Sei straordinaria per dolcezza e sensibilità
ciao tesoro

margherita pisano
14/03/2017 - 18:12 Non si possono più sentire simili efferatezze tra uomo e uomo ...e anche l'assoluta assenza delle istituzioni di fronte al dramma di tanta gente sfortunata, costretta a vivere di stenti e persino soffocata dall'umana malvagità........
Un omaggio encomiabile, questo tuo!

Alessia Torres
14/03/2017 - 17:50 
Marilla Tramonto
14/03/2017 - 16:49 e perdonate la rabbia
la rabbia nei confronti di uno Stato che nn tutela...ci sarebbe tanto da dire, ma questa nn è la sede opportuna.
Quest'uomo era un separato...come tanti, si arrangiava, ma era costretto a vivere per strada...
questa è una delle ns vergogne
un uomo separato dev'essere posto nella condizione di vivere dignitosamente!
scusatemi.....

laisa azzurra
14/03/2017 - 16:13 Laisa amica mia c'è da dire... in che mondo viviamo!

mirella narducci
14/03/2017 - 15:37

Bruno Abbondandolo
14/03/2017 - 15:20
Paolo Perrone
14/03/2017 - 15:14
Giulia Bellucci
14/03/2017 - 14:51
Far Arden
14/03/2017 - 14:14 
Francesco Gentile
14/03/2017 - 13:58 Ma dov'è la solidarietà ? I servizi sociali ? E' rimasta fra lampedusa e la libia ?? mentre le nostre città si riempiono di disperati.
GRAZIE LAISA PER QUESTA DENUNCIA, per questo grido accorato, forte e straziante, grazie per averci tutti messi davanti all'evidenza, con il tuo cuore sempre grande e ricco di sentimenti.
Oggi siamo più addolorati, ma consapevoli, oggi sappiamo di più!!!
ALFONSO BORDONARO
14/03/2017 - 13:50 ELOGIARTI E' IL MINIMO LAISA.
SERENO MERIGGIO.
*****
Rocco Michele LETTINI
14/03/2017 - 13:30 
Teresa Peluso
14/03/2017 - 13:15 
Mimmi Due
14/03/2017 - 12:53
5*
GIANCARLO POETA DELL'AMORE
14/03/2017 - 12:52




