C'è un fratello
In quel lui profondo
Che mi chiede sempre
Sigarette
E mi ringrazia
Per poi scusarsi
In quel lui profondo
Che mi chiede sempre
Sigarette
E mi ringrazia
Per poi scusarsi
Bisogna avere pietà
In mezzo al flagello
Del freddo che morde
E tumulti d'ira
Si perdono
A galla sull'orizzonte
E firmiamo sereni
I nostri passi vicini
Che ci mordono le caviglie
Da quando siamo nati
Ma abbiamo imparato
Dai tendini spezzati
E ce ne siamo fregati
Siamo le mani
di Ponzio Pilato
Che si lavano l'un l'altra
E ce ne siamo fregati

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Commenti
MOLTE VERITà 



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Purtroppo in molte cose,dal passato non abbiamo tratto alcun insegnamento, o forse abbiamo lasciato che tutto divenisse cenere e lo abbiamo accantonato, forse perché era ed è pesante il fardello dell'amore e dell'immedesimazione. Forse, come hai scritto, davvero, in tante circostanze,ci ritroviamo per inedia a " lavarci" le mani come Ponzio Pilato. Profonda riflessione la tua espressa in bei versi.Complimenti 



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Verità su verità...
perciò forse non abbiamo imparato niente dal passato!
Bella poesia!

perciò forse non abbiamo imparato niente dal passato!
Bella poesia!




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