La volpe e la parola
incontrata per caso su immacolato manto nevoso
si sofferma a penetrarti col suo sguardo.
Ha molto da farsi perdonare, la parola:
le scorribande nei pollai degli uomini,
la prolissa fatuità del suo girovagare,
i sabotaggi alle dighe nelle terre alte,
le connivenze col dominio prepotente dei lupi,
l'infedeltà al pensiero, la libertà presunta.
La parola è ruffiana e feroce,
desiderante e scaltra,
nega e rinnega più volte se stessa.
Ma nel momento in cui t'appare
essa è verginale, autentica, calma,
pare non avere nessuna orma dietro sé,
puoi sentire, palpabile,
la sua ancestrale aspirazione
a essere addomesticata poco per volta
-come i numerosi segugi che la cacciano-
per condividere ed esprimere il vissuto.
Ti contempla per un attimo come fosse scesa
dall'empireo, da altri sconosciuti pianeti
e poi se ne riparte verso i suoi nivei spazi
distogliendo prima il suo sguardo dal tuo
ed è lì, proprio in quel momento
che nasce la poesia.
(L'immagine allegata è opera dell'autrice, "La volpe e la parola", olio su tela.)
Poesia scritta il 21/03/2018 - 11:44Voto: | su 8 votanti |
Una singolare esposizione poetica!

Alessia Torres
22/03/2018 - 20:55
Grazie Carla. Luca.

Luca Fiazza
21/03/2018 - 23:24

Francesco Gentile
21/03/2018 - 21:54 
GIANCARLO POETA DELL'AMORE
21/03/2018 - 18:55
Wilobi .
21/03/2018 - 18:14
Rocco Michele LETTINI
21/03/2018 - 17:51 
Francesco Cau
21/03/2018 - 16:38 
laisa azzurra
21/03/2018 - 16:11 
laisa azzurra
21/03/2018 - 16:11 un capolavoro...
"la parola è ruffiana e feroce......"
davvero, mi sento piccola al tuo cospetto...sei riuscita a scrivere una verità assoluta e l'hai fatto con grande proprietà di linguaggio e metafore di alto livello, nonché una delicatezza che anche nella crudezza ti appartiene.
sinceramente, superlativa

laisa azzurra
21/03/2018 - 15:45

Eugenia Toschi
21/03/2018 - 13:38




