si usa una maschera conveniente,
diversa d’umore ogni mattina.
Si fa per gioco, finzione o per verità?
Nessuno può dire quello che dietro
o dentro l’anima 
davvero si nasconderà.
C’è una finzione trepidante per dire “buongiorno”, 
“bacio le mani a vossignoria”!
Ma poi non si capisce se chi lo afferma è sano,
oppure preso dal tradimento, dalla vendetta
 o dalla semplice follia.
La simulazione può considerarsi 
compassionevole agli occhi dell’innocente.
Magari allegra, imbrogliona o affascinante.
“È così se vi pare…” 
O magari… chissà… in effetti non lo è!
Ma che importa?
Puoi trovarti davanti a un misero uomo, 
oppure un finto re!
Questa è signori… la commedia della vita
 perché così appare!
Si nasconde sempre dietro la scena,
la maschera vera, 
quella che non vuole a nessuno, 
mai niente di sé realmente manifestare.
È volutamente d’occasione invece 
la faccia da imbecille e farabutto,
quella del ladrone, furfante
che imbroglia d’avere
una bella, luminosa novità.
In effetti non ti da tutto 
o meglio ti offre un bel niente, perché
quella davvero è la finzione della realtà.
Nel palco della vita quella maschera
improvvisa invece, d’un tratto,
un finto pianto,
accompagnandolo, se occorre, 
da un triste, sconvolgente nero lutto.
È davvero imperscrutabile 
questa nostra terra girgentana.
Può essere tutto oppure niente.
Riesce a nascondere il mistero della vita
per bene, tutto nella mente.
Nessuno sa chi davvero dietro la maschera ci sia!
Nemmeno chi mi ha procreato,
che è la mamma mia.
Magari apparire ricca o misera se vuole
la maschera della vita!
Pure piena di mistero, di finzione mista a realtà.
Lascia l’interlocutore sempre 
e comunque sospeso nel dubbio 
trascinandolo, inconsapevolmente, 
nell’irrealtà
            
 Poesia scritta il 01/04/2019 - 19:42
Poesia scritta il 01/04/2019 - 19:42| Voto: |  su 2 votanti | 

 Maria Isabel Mendez
Maria Isabel Mendez   02/04/2019 - 23:25
 02/04/2019 - 23:25  
                        


