POESIA

Mi sei caduto addosso tu,
in una notte dai vermigli profumi,
io annusavo la tela bucata dai sogni,
lacrime antiche ondeggiavano al vento d' oriente,
stavo,
le notti al balcone con la luna seduta sul palmo di mano,
danzavan le stelle, ridendo tirate da fili contorti nella mia mente,
stranezze, occhiate di sbieco,
a rinvenire ogni sera il pensiero di mani intrecciate e baci struggenti.
Mi sei caduto addosso una notte vermiglia,
di un solco si è fatta la pelle,
E lì sotto l' occhio io tengo
come un sussurro il tuo nome.

Poesia scritta il 13/08/2021 - 12:05

Da Anna Cenni

Letta n.841 volte.

Meravigliosa

Marina Assanti 05/07/2022 - 14:08

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PS. Grazie che hai letto e commentato "Il lungo fluire del Tempo" ho apprezzato il tuo commento perché l'ho trovato in linea.
Desidero sottoporti ad un brevissimo brano in prosa poetica intolato "Stella" (l'ho trovi a pagina 3) un tuo parere sarebbe utile. Se ti va, naturalmente.

Giuseppe Scilipoti 29/11/2021 - 15:20

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Ho trovato spettacolari i seguenti versi:
--- io annusavo la tela bucata dai sogni,
lacrime antiche ondeggiavano al vento d' oriente - --- mamma mia, pura magia, il timbro viene valorizzato al massimo.
Cincu stiddi!!! (cinque stelline in siciliano)
(segue)

Giuseppe Scilipoti 29/11/2021 - 15:19

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Molto, molto bella questa poesia, fa sognare oltre che emozionare.
L'autrice formula parole meravigliose ricreando un'atmosfera altrettanto meravigliosa.
Nel personificare la musa, i versi mi son sembrati autentici sussurri tant'è vero che persino il mio cuore si é fermato ad ascoltare, si percepisce l'inesistenza dei confini per non parlare di quel tipo di pittoricità anche per via di quella cornice (dimensione) sentimentale.
(segue)

Giuseppe Scilipoti 29/11/2021 - 15:18

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