Uno di quelli
D’un rosso particolarmente intenso
Che gravita attorno al placido mare,
Ti salì il pensiero che le parole non servissero
E che gli occhi
Avessero potuto tranquillamente serrarsi
Per poter equiparare tale bellezza
A quella della tua amata.
( l’onirico ha mille volti, tra cui quello della mera illusione )
Lo videro in inverno inoltrato 
Barcollare senza esimersi dal flettere le ginocchia 
E prosternarsi alle impronte d’un cielo 
Sciolto in un tramonto privo d’intensità 
Come caduto in un abisso senza fine,
Egli barcollò sempre più 
Deriso dalle foglie morte 
E dallo scroscio dei rami nudi 
Sotto il peso dell’ultima neve,
Non c’era abbastanza tempo per mutare,
Per appropriarsi di un altro desiderio,
Di accettare un’altra esistenza.
( flusso di lacrime sepolte sotto distese di clessidre corrose )
Restò in attesa
Silente e ricurvo;
Liquefarsi assieme alla notte 
Divenne cosa associabile 
Al suo grido inascoltato.
Estrasse dai suoi capelli la polvere 
E i crisantemi ossificati dal suo immobilismo 
E pianse.
Il giorno da allora non fu più lo stesso
            
 Poesia scritta il 08/10/2022 - 14:37
Poesia scritta il 08/10/2022 - 14:37| Voto: |  su 2 votanti | 

 Anna Cenni
Anna Cenni   08/10/2022 - 18:04
 08/10/2022 - 18:04  
                        


