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Rosso gilè

Fessure di occhi
e bocca socchiusa
tra i vicoli brevi
risuona un colpo di tacco.
Il cielo è viola
mentre i miei passi
son tinti di verde.
Nell'erba disteso un passero
da un fiore sporge
un piccolo petalo
come lenzuolo.
Dietro le mura
si apre il pensiero
che solca aria ferma.
Le dita a uncino
tracciano righe
sopra i mattoni
rimane la scritta carminia
come le pieghe
del mio gilè quando
lo stringo per una rabbia rafferma.
Parole disciolte poi
da neve nel bianco inverno
dei sopraccigli.


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Poesia scritta il 06/10/2023 - 14:59
Da Anna Cenni
Letta n.577 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


Grazie infinite Giacomo, certo che ricordo, mi chiedevo dove fossi finito!!Non ero sicurissima che eri tu!! Ora ho la certezza!!

Anna Cenni 09/10/2023 - 13:06

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Grazie mille Laura!!

Anna Cenni 09/10/2023 - 13:04

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Bella poesia, impostata su efficaci pennellate di metafore, immagini, allegorie. Molto empatica, prende il lettore con abile collegamento tra realtà e immaginazione. Ciao, sono rientrato col mio vero nome. Ricordi?

Mino Colosio 09/10/2023 - 12:54

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Complimenti letta con trasporto

laura Sensoli 09/10/2023 - 11:49

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Grazie mille ziofrank, sempre gentilissimo!!

Anna Cenni 08/10/2023 - 18:06

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Rosso gilè, un tocco, Nel vento, danza libera, Autunno si risveglia.
Bellissima poesia Annina.

Zio Frank Storie del gufo 08/10/2023 - 15:54

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Ti ringrazio tanto mare blu,i tuoi commenti son come balsami!!

Anna Cenni 08/10/2023 - 11:25

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Anna sei incredibile brava. Le tue poesie mi piacciono veramene tanto. Sai trovare il modo che le parole possano creare impressioni. Ciao Buona domenica

mare blu 08/10/2023 - 10:40

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Grazie mille Francesco, se uno cammina cammina, da qualche parte sbucherà!

Anna Cenni 07/10/2023 - 11:47

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Belle le raffigurazioni durante il camminamento che l'Autrice compie tra i vicoli imboccando anche strade interiori. Brava!!

Francesco Scolaro 07/10/2023 - 09:52

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Stupendo ..la stazione dei treni e tanto altro!! Grazie di cuore Mirko!!

Anna Cenni 06/10/2023 - 17:32

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Bene MariaLuisa, leggici ciò che più ti piace!! Così saprò che ho fatto poesia!!grazie infinite carissima!!

Anna Cenni 06/10/2023 - 17:31

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L'uomo restò lì ad inciampare
sulle lancette dell'orologio
da taschino finché nella
piccola stazione non arrivò
il treno come un pizzicotto.
Così prese a camminare l'uomo
verso il binario
nel ticchettio dei mocassini
dentro la notte
nel suo panciotto.


Complimenti


Mirko D. Mastro 06/10/2023 - 17:04

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Si legge molto tra le righe dei versi.

Maria Luisa Bandiera 06/10/2023 - 16:56

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