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Sul velluto...e... seta...

(Alla poesia)


Ti adagiasti sul velluto
di un giorno vetusto
e indecifrabile,
nell'ora sesta
battuta dal vento
su campane di chiesa.
Il sole infiammava
i fianchi della croce
scurendo il ferro.
Con le spalle al muro
indicai viole,
era un mettere a fuoco
un desiderio di pace
o forse un sentire
soltanto rintocchi,
come di passi
sulle mie scale.
La seta della notte
arrivò improvvisa
a chiudere gli occhi
come una benda
per condannati.
Girai il capo di lato
stesa sul prato
e iniziai a chiamarti.



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Poesia scritta il 23/03/2024 - 07:43
Da Anna Cenni
Letta n.380 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


La tua ultima quartina è ciò che esprime esattamente la poesia. Grazie di cuore Mirko.

Anna Cenni 24/03/2024 - 08:42

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Mi colpisce la paronomasia tra il filato tussah e l'ora sesta, da incorniciare i versi "la seta della notte/arrivò improvvisa/a chiudere gli occhi"
Sui fogli di silenzi a
matita
ti aspetterò alla candela
con la tenuità della seta,
poesia

Mirko D. Mastro 24/03/2024 - 08:31

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Mary, grazie infinite!

Anna Cenni 23/03/2024 - 20:56

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Bella e meravigliosa

Mary L 23/03/2024 - 20:37

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Angela...della rosa...grazie!!

Anna Cenni 23/03/2024 - 18:52

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Meravigliosa

Angela Randisi 23/03/2024 - 18:48

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Grazie di cuore, per i vostri bellissimi commenti!! Francesco, Frank e MariaLuisa!! Un abbraccio a tutti voi!!

Anna Cenni 23/03/2024 - 16:49

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Veramente bella, complimenti!!

Maria Luisa Bandiera 23/03/2024 - 16:25

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Girai il capo di lato
stesa sul prato
e iniziai a chiamarti.
Stupendamente bella.



Francesco Cau 23/03/2024 - 16:19

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Belle le immagini create dove il desiderio di pace si manifesta appieno nonostante i turbolenti orizzonti tribolano allo scorrere degli eventi. Molto bella, ciao

Francesco Scolaro 23/03/2024 - 15:42

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Mille grazie Francesco.

Anna Cenni 23/03/2024 - 14:24

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Bella poesia.

Francesco Rossi 23/03/2024 - 13:26

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