MINIRICORDI
Le istruzioni sono:
Scegli un interlocutore qualsiasi (es. persona che ami o che non ami più o che non ti ama più) e scrivi una storia fatta di ricordi a forma di domanda (es.Ti ricordi quel giorno che ti ho conosciuto? Ti ricordi che portavo sempre i maglioncini a V? Ti ricordi che mangiavamo i gelati sui gradini della chiesa? Ti ricordi che...)
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TI RICORDI VITA MIA
TI RICORDI VITA MIA?
Vita mia quante ne abbiam passate belle brutte scure chiare e colate giornate,
all’inizio della vita sicuramente piangevo strappato dal grembo di mia madre
come tutti i bimbi che vengono alla luce.
Ti ricordi vita mia quanta povertà in questa montagna che ben poco dava,
e ci ha portato via in altri luoghi lontano dagli affetti, in paesi che non
conoscevamo, e solo obbedienza era richiesta e ci siamo adeguati.
Però vita mia ne abbiamo passate, ti ricordi quando quel male ci ha colpito,
quaranta giorni in un ospedale di piccolo paese a far sangue come pipi,
quella corsa all’ospedalino pediatrico di Siena noi tra i primi lo abbiamo rinnovato,
conosciuto ogni anfratto per sei mesi lì segregati, povera mamma mia,
e povero me e te vita ti sei attaccata con tutte le forse, quelle flebo micidiali,
notte e giorno, ma comunque quell’uomo nero vita mia se n’è andato.
Una gioventù sciupata, o perlomeno un tratto di gioventù, diciamo vita mia,
abbiamo perso l’ottavo anno quasi completo, quello vita è da recuperare,
o perlomeno ci proveremo, e poi comunque è stata una faticaccia fino
i tredici anni, visite continue analisi, ogni ventata era fatale, mi chiamavano
lenzuolo e come mi arrabbiavo, quello era dovuto a quell’anemia,
maledetta che come è venuta è scomparsa.
Belli quegli anni da tredici a quaranta, anche se passati in giro per l’Italia,
poi un qualcosa si è guastato, ricordi vita mia, ci han tirato fuori per i capelli,
abbiam perso quella volta tre giorni di luce,
ma vita ti sei attaccata forte grazie, mi hai svegliato e ridato luce.
Il calvario è ancora in corso, ne son passati di anni da quei quaranta,
vita mia chi si deve ringraziare se ancor stringiamo i denti questa volta.
Vita mia quante ne abbiam passate belle brutte scure chiare e colate giornate,
all’inizio della vita sicuramente piangevo strappato dal grembo di mia madre
come tutti i bimbi che vengono alla luce.
Ti ricordi vita mia quanta povertà in questa montagna che ben poco dava,
e ci ha portato via in altri luoghi lontano dagli affetti, in paesi che non
conoscevamo, e solo obbedienza era richiesta e ci siamo adeguati.
Però vita mia ne abbiamo passate, ti ricordi quando quel male ci ha colpito,
quaranta giorni in un ospedale di piccolo paese a far sangue come pipi,
quella corsa all’ospedalino pediatrico di Siena noi tra i primi lo abbiamo rinnovato,
conosciuto ogni anfratto per sei mesi lì segregati, povera mamma mia,
e povero me e te vita ti sei attaccata con tutte le forse, quelle flebo micidiali,
notte e giorno, ma comunque quell’uomo nero vita mia se n’è andato.
Una gioventù sciupata, o perlomeno un tratto di gioventù, diciamo vita mia,
abbiamo perso l’ottavo anno quasi completo, quello vita è da recuperare,
o perlomeno ci proveremo, e poi comunque è stata una faticaccia fino
i tredici anni, visite continue analisi, ogni ventata era fatale, mi chiamavano
lenzuolo e come mi arrabbiavo, quello era dovuto a quell’anemia,
maledetta che come è venuta è scomparsa.
Belli quegli anni da tredici a quaranta, anche se passati in giro per l’Italia,
poi un qualcosa si è guastato, ricordi vita mia, ci han tirato fuori per i capelli,
abbiam perso quella volta tre giorni di luce,
ma vita ti sei attaccata forte grazie, mi hai svegliato e ridato luce.
Il calvario è ancora in corso, ne son passati di anni da quei quaranta,
vita mia chi si deve ringraziare se ancor stringiamo i denti questa volta.

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Commenti
Ho un peso allo stomaco e gli occhi velati di lacrime, che dire Giancarlo, hai tutta la mia stima come uomo e come scrittore! 5* 



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commuove... ti fermi e pensi....
però grandissimo movimento grandissima energia...grande cuore...
ogni volta che ti leggo mi resta traccia... sempre spunti di riflessione...
grazie grazie
*****
però grandissimo movimento grandissima energia...grande cuore...
ogni volta che ti leggo mi resta traccia... sempre spunti di riflessione...
grazie grazie
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Bellissimo racconto, molto intenso e sofferto.


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Ho letto con attenzione questo tuo racconto di vita e mi hai molto emozionato. Il peggio è passato e questo deve essere il preludio per una nuova vita che ti meriti per intiero. Ciao. 



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Giancarlo, che sofferenza in questo racconto!
Molto bello e fin troppo reale.
Ciao.
Molto bello e fin troppo reale.
Ciao.


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Racconto emozionante offerto in forma estremamente singolare proprio perché profondamente vero e sentito. Commuove e nello stesso tempo infonde forza e coraggio.5* Serena notte. Aurelia


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Quanto dolore Poeta si legge nel tuo raccontarti e alla vita narrare, perché lei forte ti ha afferrato...un continuo miracolo commovente ed emozionante...che mi ha fatto piangere, sei una persona sensibile e straordinaria sia come poeta che come autore di Vita!Un abbraccio forte e la vita continua........
5*








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hai parlato alla tua vita
sei eccezionale....nn riuscivo a capire, pensavo ti riferissi alla tua compagna e invece è "la vita tua"....
sei Grande Poeta
bellissima idea e contenuto commovente....
devi recuperare l'8avo anno...ricorda

sei eccezionale....nn riuscivo a capire, pensavo ti riferissi alla tua compagna e invece è "la vita tua"....
sei Grande Poeta
bellissima idea e contenuto commovente....
devi recuperare l'8avo anno...ricorda





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Sempre si deve aver la forza di combattere e tu ne hai dato un grande esempio. La tua storia mi ha emozionata, e penso che possa essere da monito a tutti coloro che hanno una sofferenza. Ti abbraccio. 



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racconto emozionante, bello






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Che dire? Nulla....è tutto scritto qui da te!5* caro lupo! 



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Un sentito seguitato... Dalla Tua riflessione... un saggio di espressività che porta a commuovere.
Lieto meriggio, Giancarlo.
*****
Lieto meriggio, Giancarlo.
*****


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Un racconto davvero emozionante Giancarlo 



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Commovente,sicuramente ricordi dolorosi e molto sofferti ma nello stesso tempo una bella lezione di vita. Un grande insegnamento viene dal tuo racconto, mai arrendersi e quando si viene colpiti e sembra che sia finita,la forza innata della sopravvivenza farà il miracolo insieme per chi ci crede ad una grande fede.La tua storia mi ha emozionato...ah dimenticavo scritta in modo eccellente. Ciaooo





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