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IL DIALOGO

Le istruzioni sono:

Scrivi un dialogo basandoti su questi elementi:
LUOGO: Una spiaggia deserta - ORA: il tramonto - STAGIONE: estate - PERSONAGGI DEL DIALOGO: un uomo di mezza età, una ragazza poco meno che trentenne - ALTRI ELEMENTI: si sono conosciuti da qualche giorno ma è la prima volta che si incontrano per una passeggiata, da soli. Lui pensa di essere innamorato di lei ed ha deciso di dirglielo. Lei è perplessa. E’ molto più giovane e soprattutto ha avuto una grande delusione sentimentale e non ha intenzione di sbagliare ancora. Un pescatore, quasi in riva al mare sta aggiustando una rete da pesca. Da un baretto di legno sulla spiaggia, deserta, arriva una musica dolce …


~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Un altro bacio ancora

Nico passeggiava come al solito vicino al bagnasciuga,
ma quella sera si sentiva diverso, si sentiva ringiovanito.
La brezza del vento leggero sfiorava la pelle secca delle rughe sotto gli occhi. Nello sguardo lucido cristallino, speranzoso inondava il mare del suo nuovo sentimento. A qualche passo di fronte, si avvicinava delineandosi la sagoma del suo nuovo stupore, riflettendosi nelle gote lievi, il passo leggero e ondulante di Mina, una giovane ragazza che aveva conosciuto per caso qualche giorno prima.
"Ciao....., anche tu qui....". I suoi occhi lucidi si riversavano nella dolcezza del roseo sorriso, offuscato però dallo sguardo che cercava di sorvolare le nuvole all'orizzonte.
"Passeggio, ho voglia di pensare; ieri era un altro giorno, al supermarket, quando ti ho aiutato a trovare quei prodotti; la musica di quel chiosco pensa è la stessa, che buffo, ma l'allegria è come la schiuma delle onde, passa e va via"
"Guarda la sabbia, oggi sembra più umida, proprio per fare due passi insieme a te"
"Tutti quei gabbiani sugli scogli, sono pronti per emigrare altrove nei posti caldi? O favoleggiano come noi...?"
"Forse sono indecisi, ci staranno pensando?"
"Stasera Nico, camminerei fino all'alba di domani, avvolte la vita è strana, si lascia indietro e non vuole tornare"
"Mina, vorrei essere uno di quei gabbiani, insieme a te, per poter ammirare questo stupendo tramonto"
"Nico sei molto carino..., ma tu...non...?"
"Mi ha lasciato già da molto, sono un uomo solo. Il nostro matrimonio proseguiva e da qualche tempo però lei avvertì dei cambiamenti nel proprio tenore, e si ammalò, fin quando dopo varie cure, non ce la fece; volò via"
"E allora quei prodotti da donna ieri, a chi appartengono?"
"Li ho comprati per mio figlio, si è appena sposato"
"Andiamo vicino quelle due barche rosse, sotto quel cespuglio, Nico, ci possiamo sedere"
"Forse il tuo pensiero va dove va il mio, Mina"
"Forse; la vita e l'amore avvolte non vanno nella stessa direzione; sei molto dolce, è tanto che non parlavo con una persona come te, vieni sediamoci qui; sai questo fruscio di onde mi ricordano i tuoi occhi"
"Dammi la mano Mina; sei freschissima, come l'alba di domani, se saprò che ci sei".
L'acqua si infrangeva lievemente sui loro piedi scalzi, che premevano sulla sabbia soffice, con le scarpe appoggiate lì vicino, si raccontavano, guardando l'orizzonte roseo. I capelli neri lisci di Mina sfioravano le spalle di Nico. Lui si avvicinò, e poggiò le sue labbra su quelle di lei. Un pescatore non lontano mise le sue reti sbrigliate sulla
barca, e guardandoli fece un sorriso sardonico, sarà un buon auspicio cominciare la pescata con due nuovi amanti. Il chiosco continuò a riempirsi e la stessa dolce musica inondava docilmente la loro rosea atmosfera.
La tensione perplessa che aveva accompagnata Mina fino a
quel momento, si scioglieva nel caldo abbraccio di Nico, poi lei disse
"Adesso vado, domani ci sei alla stessa ora?"
"Sicuramente..., voglio un altro bacio ancora".



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Scrittura creativa scritta il 22/09/2014 - 18:09
Da Luca Di Paolo
Letta n.1403 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


PIACEVOLE lettura,quando c'è l'amore e quel contorno,ben illustrato,buona serata
LUCA

genoveffa 2 frau 23/09/2014 - 16:12

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Un paio di refusi non corretti perché, per sbaglio, ho cliccato l'invio prima di rileggere. Scusa.

Vera Lezzi 23/09/2014 - 13:47

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mi viene da dire, scherzando ovviamente dato che di racconto si tratta: tutto troppo loro, io che ci faccio come presenza scomoda?...Ma, appunto, è un racconto e, se sento il bisogni di filarmela alla svelta, è perché così scorrevole, coinvolgente e pittorica è stata la narrazione, da farmi sentire quasi terzo incomodo. Buon pomeriggio, buona serata, Luca! Vera

Vera Lezzi 23/09/2014 - 13:45

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