Nella conchiglia
Si scosse quindi da quello smarrimento improvviso, mandò giù il caffè in un sorso, s'infilò la mantella scura sul vestito morbido, si passò la borsa a tracolla e, con il cappuccio calato sulla testa per ripararsi dalla pioggia, si diresse agile alla fermata dell’autobus come tutte le mattine.
La sottile pioviggine di gennaio somigliava a un pianto del cielo… sull’asfalto, e le parlava di una malinconia antica.
Marinella rallentò il passo, con il pioviscolo che calava d’intensità, mentre le narici inalavano un venticello frizzante di goccioline vaporizzate.
La fermata dell’autobus era lì davanti, ma lei continuò a camminare senza esitazioni, verso quel punto in fondo della strada, che lasciava intravedere uno squarcio di cielo… aprirsi verso il mare.
Si diresse a sud, sulle tracce dei ricordi d’infanzia. Raggiunse il belvedere sulla scogliera e proseguì sino alla caletta riparata dal vento, dove il mare regalava onde tranquille alla piccola spiaggia di sabbia granulosa e ciottoli variopinti.
Rimase a lungo seduta, pensando al nonno pescatore… di quando la cullava sulle ginocchia e le recitava una poesia:
Balla con me!
Disse il mare…
alla bambina.
Lasciati portare
dalle onde…
senza vortici.
Balla con me!
Sussurrò il mare…
nella conchiglia.
La vibrazione del cellulare le suscitò un accenno di sorriso, ma il telefonino si fece strada senza rimpianti su di uno scoglio scivoloso… verso il letto soffice di pinne colorate e stelle marine.
Marinella aveva ritrovato la sua dimensione.
La voce del mare la teneva per mano, nella risalita verso un nuovo… vero giorno della sua vita.
Opera scritta il 08/07/2016 - 13:42Voto: | su 11 votanti |

Francesco Gentile
10/07/2016 - 14:09

Francesco Gentile
10/07/2016 - 14:02

Spartaco Messina
10/07/2016 - 13:18 
Gabriella De Gennaro
10/07/2016 - 10:22

Francesco Gentile
09/07/2016 - 07:06

margherita pisano
09/07/2016 - 00:23

Francesco Gentile
08/07/2016 - 19:36

Francesco Gentile
08/07/2016 - 19:35

Francesco Gentile
08/07/2016 - 19:33

Francesco Gentile
08/07/2016 - 19:32 
Francesco Gentile
08/07/2016 - 19:27 *****
Rocco Michele LETTINI
08/07/2016 - 16:54
Marilla Tramonto
08/07/2016 - 16:19

Sabry L.
08/07/2016 - 16:01 Un abbraccio
Nadia
5*
Nadia Sonzini
08/07/2016 - 15:48 Io penso sempre al profano, tu ti volgi al sacro. Perchè la poesia , pur raccontanto le stesse cose, si veste di sacro, il racconto è invece la storia comune che finisce per intrecciarsi in un rapporto fra i due sessi.Ti chiederai perchè di questa riflessione. Perchè sono un ladro, avendoti rubato l'idea di non prendere l'autobus. Ma avresti dovuto dirmi dell'altro, invece hai taciuto, furbastro.
E allora un plauso alla tua poesia-racconto che vale doppio. Buon pomeriggio.
salvo bonafè
08/07/2016 - 15:41 Meglio il mare, i dolci ricordi e soprattutto via il cellulare che uccide la poesia ( anche se lo sto usando proprio ora...)
Bellissima atmosfera stupendamente descritta.
Ciaooo

Mimmi Due
08/07/2016 - 14:56

mirella narducci
08/07/2016 - 14:54
POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI
08/07/2016 - 14:22 
patrizia brogi
08/07/2016 - 14:04




