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Alle poste

Ore 11:00


In una piccola posta di una piccola città della Sicilia, la fila viene bloccata da un anziano signore, che a quanto pare ha dei problemi a ritirare la pensione.
Immancabilmente ogni fine mese, per svariati motivi si crea una certa baraonda con la sola differenza che stavolta le persone sono più irrequiete del solito.
La gente sbuffa, inveisce, impreca, c’è chi addirittura bestemmia, inoltre il caldo estivo peggiora ulteriormente le cose.
Una signora agita nervosamente un ventaglio e decide di andare allo sportello occupato per dare una sonora pacca sul braccio del pensionato.
«Cama a fari? Avi du uri che ccà ni ‘nfussò a tutti! (Che dobbiamo fare? Sono due ore che qui ci ha infossato a tutti!)» gli dice con tono inviperito.
«L’impiegata sostiene che dovrei tornare a casa per prendere il documento e rifare la fila! Nossignore, io non mi muovo di un passo, lo sa che è dalle otto che sono qui?» si discolpa.
La sventolatrice si rimette in coda, smadonnando peggio di uno scaricatore di porto.
«Non basta il libretto, ci vuole necessariamente la carta di identità. È la prassi, la prassi!» espone spazientita l’addetta allo sportello per l'ennesima volta.
«Ogni mese vengo qui a ritirare la pensione, mi conoscete bene, non perdiamoci in queste formalità!» insiste stoicamente il pensionato.
«Adesso basta! Chiamo la vicedirettrice!» si lamenta la donna alzandosi di scatto dalla sedia per avviarsi a chiedere manforte.
«Ecco brava, vada a chiamare la signora Margherita!»
Gli astanti sbraitano all’unisono, tra l’altro l’ufficio postale si riempie sempre di più con l’entrata di nuove persone, chiedendo chi è l’ultimo o del perché del parapiglia.
La vicedirettrice, una donna dal carattere placido, si presenta dinnanzi all'ottantenne e lo invita ad adattarsi al regolamento.
Avviene uno scambio di opinioni, il pensionato percepisce che potrebbe spuntarla e che la responsabile presto o tardi cederà, difatti quest’ultima a differenza dell’impiegata ha un animo più comprensivo.


«Ascolti signor Milone, vorrei tanto poterla aiutare, capisco il suo disagio, il documento come le ripeto è importante, ecco… non mi metta in difficoltà, la prego!»
A questo punto il vegliardo decide di giocare la carta dell’umorismo.
«Signora Margherita, non faccia la Capricciosa, lei lo sa che di Norma vengo qui tutte le Quattro Stagioni, su per favore, non faccia la Diavola e datemi la pensione.»
Scoppiano risate tra il pubblico ed anche la vicedirettrice si lascia travolgere dalla battuta.
«Va bene, per questa volta passi, che non accada mai più!» intercede per poi rivolgendosi all’addetta dello sportello, «Regina, puoi procedere, ti autorizzo io.»
«Regina, come la pizza surgelata della Cameo... però la Margherita è molto più buona!» scherza compiaciuto l'anziano signore.
L’impiegata senza un briciolo di umorismo, elargisce freddamente il denaro al pensionato e quest’ultimo dopo aver conservato i soldi all’interno del portafoglio con relativo libretto, si avvia per uscire non prima di salutare con sarcasmo.
«Scusatemi tutti, ma era la loro volontà contro la mia.» espone il Mel Brooks della situazione con un fist pump, «È con me avevano perso praticamente fin dall’inizio!»
Le persone lo squadrano divertito mentre si accinge ad uscire, in un certo senso ha contribuito ad alleggerire la situazione creatasi.
«Simpatico quel signore, la sapeva davvero lunga!» afferma sorridendo uno dei presenti. Tutti annuiscono e concordano con l’avventore, tranne Regina l’impiegata.
«Simpatico un corno! Che pizza che era!» si limita a dire.




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Opera scritta il 02/11/2016 - 14:30
Da Giuseppe Scilipoti
Letta n.1109 volte.
Voto:
su 7 votanti


Commenti


Ciao Mary, sei andata a ritroso, mooooolto a ritroso dal momento che il testo è datato 2016. Sappi che sta rispolverata m'ha fatto molto piacere. Una precisazione: la donna non era una segreteria ma bensì un'impiegata/postina allo sportello. Comunque, la pizza "Buongustaio" mi incuriosisce, casomai mi fai pervenire gli ingredienti oppure potresti scrivere un racconto. Se lo infarcisci di dettagli e ti viene "maxi" lo "tagli" in quattro parti  
Grazie per il commento.

Giuseppe Scilipoti 14/03/2022 - 20:26

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Mi vedo proprio una quattro stagioni Vs diavola al confronto ah tra le due la più testarda è la capricciosa
Da me esiste la pizza buongustaio..offrirei sia alla fila che alla segretaria un pezzo di umorismo e perché no anche di pizza
Potresti fare la pubblicità ti vedo sai , l' umorismo è dentro te, bravo

Mary L 14/03/2022 - 16:38

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Scusa, volevo scrivere all'inizio "Buongiorno Santa..." ahahahaha, sonnacchio a parte già a prima mattina, mi ispira una bella pizza Margherita peraltro la mia preferita in assoluto.
Al prossimo racconto postale oppure... "pastale" (chissà, magari la prossima volta qualcuno metterà in causa la pasta anziché la pizza )

Giuseppe Scilipoti 29/12/2018 - 06:50

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Buongiorno Margherita, direi, anzi, ammetto proprio che le Poste non possono che ispirare anche in narrativo migliaia di storie, tra l'altro la madre della mia fidanzata lavora in uno sportello di un ufficio postale ed in base agli episodi pervenuti potrei trarne altri componimenti.
Ovviamente questo episodio è romanzato in base ad una mattinata in cui simpatico vecchietto si è cimentato a fare... un giro pizza. Ahahahaaa!!!

Giuseppe Scilipoti 29/12/2018 - 06:47

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Negli uffici pubblici è frequente che da una situazione pesante e tesa si sfoci in qualcosa che alla fine rende tutto comico e simpatico. La tua bravura sta proprio nel cogliere queste situazioni quotidiane rendendole simpatiche, apparentemente semplici ma che alla fine insegnano sempre qualcosa di positivo. Bravo poi.

santa scardino 29/12/2018 - 00:57

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Grazie a tutti. Per quanto possa sembrare strano, la simpatica frase dell'anziano signore ovvero sulla richiesta della pensione e sul doppio senso delle pizze è accaduto veramente. Non vi dico le risate da parte di tutti. Cara Flavia, la Margherita è la mia preferita...intendo come pizza. Quando mangio fuori prendo sempre quello. Una volta ero andato in una pizzeria assieme alla mia ragazza in cui c'era un menù con 100 pizze (CENTO e non sto scherzando). Indovina quale mi sono preso?

Giuseppe Scilipoti 05/11/2016 - 11:42

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Racconto grazioso, si percepisce bene la sensazione del caldo opprimente dell'estate che alimenta l'impazienza delle persone, poco propense alle attese!

Patrizia Bortolini 03/11/2016 - 22:23

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ti aspetto per la pizza. Bello e divertente mi è piaciuto e mi hai fatto venire fame. Mi devi una Margherita. Ciao un abbraccio

Flavia Spadiliero 02/11/2016 - 22:20

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l'ho letta e mi sono divertito ,di sicuro non è una pizza,bravo,saluti

andrea sergi 02/11/2016 - 18:00

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