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= Poesia
= Racconto
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Esasperazione

Recarsi là,
proprio là,
in quella casa. *


Promessa burla,
speranza vana.
Ritorno là, **
mortal cagione.


Sanguinaria lama,
giustizia errata,
libertà privata.


* casa comunale
** casa comunale



Questa mia poesia, fu ispirata, da un fatto di cronaca veramente accaduto, più di trentasette anni fa; quindi è un pò l'opposto, dall'esposizione del commento della medesima, scaturisce il racconto.
L’esasperazione che induce all'assassinio e vera condanna per il gesto dell’attentatore Ciro Palmentieri, che quella mattina ha accoltellato uccidendo il segretario comunale Vittorio Moncaldi, purtroppo la tragedia non si è consumata solo in questo, ma ha anche ferito in modo grave il comandante Giuseppe Silvestro e lievemente due vigili urbani all’interno del municipio di Arzano. I tre furono ricoverati in prognosi riservata, di cui uno con lesioni alla colonna vertebrale.
Ma, in queste circostanze, è importante non nascondere la polvere sotto il tappeto.
L’istigazione a delinquere, da tempo in atto da parte dei nemici e dei traditori che sono al governo del nostro Paese,
quegli artefici e complici di strategie della nostra rovina che hanno ridotto gli italiani in schiavi e trasformato l’Italia in bancarotta devono assumersi la responsabilità di quanto è successo. Portare la gente all’esasperazione, con continue provocazioni, portare il paese alla fame, non potrà fare altro che indurre altra gente a reagire così.
Ritengo, che non ci potranno essere Forze dell'Ordine che prevengano e non ci potranno essere scorte che proteggono,
quando viene lesa la dignità di un individuo, quando una persona normale, incensurata o cosìddetta perbene viene affamata, la sua legittima difesa è il minimo che certi politicanti si possano aspettare!
Il Ciro Palmentieri era sovente recarsi dal sindaco a chiedergli lavoro di manovalanza nell’edilizia e puntualmente
gli veniva garantita l’occupazione a breve; tale situazione si è perpetuata per più di un anno. Fino a quando è maturato il folle gesto e quella maledetta mattina si è recato alla casa
comunale con il proposito di fargliela pagare al primo cittadino; non trovandolo, la furia omicida si accanisce sul povero segretario che ha provato in tutti i modi di dissuaderlo dall’insano proposito. Nulla è valso l’intervento della polizia municipale, che non è riuscita ad impedire il delitto, anzi ha
riportato feriti nelle sue file senza arginare il crimine.
Ciro Palmentieri, disoccupato, cercava invano il lavoro da anni, si portava alle spalle il bagaglio allucinante di una giovinezza vissuta a livelli sub-umani, insieme ai suoi undici fratelli e ai genitori: 14 persone costrette a tirare avanti tra le mura di un « basso » ammuffite dall'umidità.
Tragedia consumata il 28 settembre 1979, quella della disperazione e della miseria.
Conclusione un morto, tre feriti ed un arresto; il Palmentieri oltre privato della libertà, ha perso per sempre la facoltà d’intendere e di volere ed è morto a maggio del 2015.




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Opera scritta il 07/05/2017 - 12:08
Da Savino Spina
Letta n.4625 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


ESASPERAZIONE PER UN FATTO DI CRONACA FINITO, COME SEMPRE A BOLLE DI SAPONE.
OGGI IL COLPEVOLE E' INNOCENTE... HA UCCISO CHI MUORE?
OCULATO E MAGISTRALE VERSEGGIO.
LIETO ININIZIO SETTIMANA.
*****

Rocco Michele LETTINI 08/05/2017 - 09:18

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Troppi problemi vengono sottovalutati l'esasperazione può far perdere la ragione, una risposta, quante tragedie potrebbe evitare.

genoveffa frau 07/05/2017 - 22:08

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Una storia, una cronaca, al limite della sopportabilità, per il protagonista colpevole, per le istituzioni a volte sorde verso la disperazione dei più deboli o svantaggiati.

Paolo Ciraolo 07/05/2017 - 13:45

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