Cara Margherita, come stai? Prima di tutto Buon Natale e buon Anno Nuovo. Qualche giorno fa ho parlato con mia madre che mi ha detto che alla fine sei andata all’Università a Bologna. Glielo ha detto tua madre. Hai studiato qualcosa che c’entra con il cinema, vero? Quindi niente più economia e commercio? Hai fatto bene ad insistere in casa. Uno deve fare le cose che vuole. Anch'io ho fatto quello che volevo, ora te lo dico Ho dovuto combattere molto con i miei, ma alla fine, ci sono riuscito: andrò a Marrakesch.
Lo desideravo da tanto, perchè sono affascinato dagli usi e costumi di gente, che vive in modo differente dal nostro.
Volo Rayanair ed in sole tre ore sono atterrato a Marrakesch.
Ero ospite in un Hotel internazionale molto bello, drappeggiato con damaschi e tappeti.
La sera suonavo le tastieree trascorrevo il tempo piacevolmente. Vivevo nel lusso, mangiando accuratamente ed apprezzando il couscous ed il pollo o l'agnello cotto nelle tajine. Il thè era differentedal nostro,molto accurato nella preparazione, servito con tante foglie di menta gigante.
Andare in giro nella Medina è stato affascinante e si doveva fare attenzione a non fotografare nessuno. Ossia, fotografare significava pagare la persona fotografata, che ti inseguiva e ti costringeva a pagare, mettendoti addosso delle scimmie.
Le scimmie sostituivano i nostri cani. Ce n'erano moltissime in vendita nei souk della medina., ed erano tenute al guinzaglio.
Ne ho comperata una da portare alla mamma, come ricordo di Marrakesch: è simpaticissima e credo le piacerà.
Ciò che ti rimane addosso, attaccato ai vestiti, è il tanfo della sporcizia. Usciti dagli Hotel di lusso, si incontra la povertà più assoluta. Ho fatto amicizia con una famiglia marocchina e qualche volta sono stato loro ospite. Portavo sempre qualcosa, che hanno molto gradito.
Le donne hanno un ruolo secondario , nella società e nella vita pubblica. Sembra che siano nate per crescere i figli e per governare la casa. Il couscous preparato dalla madre, era una cosa speciale...Mi sono adattato a farmi servire con le mani , palle di riso , vincendo la ritrosia che vorrebbe che il cibo fosse toccanto con mani deterse. Non accettarlo sarebbe equivalso ad un'offesa e a niente sarebbero servite le sigarette portate in dono.
In Marocco le donne non portano il burka, ma il capo è quasi sempre coperto dal velo.Negli Hotel o negli Aeroporti, si incontrano invece donne a capo scoperto ( sono quelle più emancipate , che hanno studiato all'estero).
Tanti bimbi giocavano con palloni fatti di cartoni e per le viuzze dei suk i grandi giocavano a dama , coi tappi delle bevande.
Nonostante i disagi Marrakesch è una città da conoscere e spesso le cose belle , non sono segnate in nessuna mappa.
Ho potuto conoscere Kantubic, la grande moschea, molto spettacolare, le tombe Saadine e il palazzo El Badi.
Molti edifici sono in rovina, ma alcune architetture conservano i vecchi fasti e fanno ricordare che Marrakesch è una città imperiale. Che dire dei giardini che sorgono nel centro della città? Sono meravigliosi.
Adesso sono tornato, ma sento già nostalgia di quei luoghi.
Credo che ritornerò ancora.
) Mia madre mi ha detto anche che sei sempre bellissima ma io lo sapevo. Quando eravamo piccoli ero sicuro che saresti diventata Miss Italia. Ti bacio. Pietro. P. S preparati, perché quando passo da Bologna ti prendo e ti porto via
Lo desideravo da tanto, perchè sono affascinato dagli usi e costumi di gente, che vive in modo differente dal nostro.
Volo Rayanair ed in sole tre ore sono atterrato a Marrakesch.
Ero ospite in un Hotel internazionale molto bello, drappeggiato con damaschi e tappeti.
La sera suonavo le tastieree trascorrevo il tempo piacevolmente. Vivevo nel lusso, mangiando accuratamente ed apprezzando il couscous ed il pollo o l'agnello cotto nelle tajine. Il thè era differentedal nostro,molto accurato nella preparazione, servito con tante foglie di menta gigante.
Andare in giro nella Medina è stato affascinante e si doveva fare attenzione a non fotografare nessuno. Ossia, fotografare significava pagare la persona fotografata, che ti inseguiva e ti costringeva a pagare, mettendoti addosso delle scimmie.
Le scimmie sostituivano i nostri cani. Ce n'erano moltissime in vendita nei souk della medina., ed erano tenute al guinzaglio.
Ne ho comperata una da portare alla mamma, come ricordo di Marrakesch: è simpaticissima e credo le piacerà.
Ciò che ti rimane addosso, attaccato ai vestiti, è il tanfo della sporcizia. Usciti dagli Hotel di lusso, si incontra la povertà più assoluta. Ho fatto amicizia con una famiglia marocchina e qualche volta sono stato loro ospite. Portavo sempre qualcosa, che hanno molto gradito.
Le donne hanno un ruolo secondario , nella società e nella vita pubblica. Sembra che siano nate per crescere i figli e per governare la casa. Il couscous preparato dalla madre, era una cosa speciale...Mi sono adattato a farmi servire con le mani , palle di riso , vincendo la ritrosia che vorrebbe che il cibo fosse toccanto con mani deterse. Non accettarlo sarebbe equivalso ad un'offesa e a niente sarebbero servite le sigarette portate in dono.
In Marocco le donne non portano il burka, ma il capo è quasi sempre coperto dal velo.Negli Hotel o negli Aeroporti, si incontrano invece donne a capo scoperto ( sono quelle più emancipate , che hanno studiato all'estero).
Tanti bimbi giocavano con palloni fatti di cartoni e per le viuzze dei suk i grandi giocavano a dama , coi tappi delle bevande.
Nonostante i disagi Marrakesch è una città da conoscere e spesso le cose belle , non sono segnate in nessuna mappa.
Ho potuto conoscere Kantubic, la grande moschea, molto spettacolare, le tombe Saadine e il palazzo El Badi.
Molti edifici sono in rovina, ma alcune architetture conservano i vecchi fasti e fanno ricordare che Marrakesch è una città imperiale. Che dire dei giardini che sorgono nel centro della città? Sono meravigliosi.
Adesso sono tornato, ma sento già nostalgia di quei luoghi.
Credo che ritornerò ancora.
) Mia madre mi ha detto anche che sei sempre bellissima ma io lo sapevo. Quando eravamo piccoli ero sicuro che saresti diventata Miss Italia. Ti bacio. Pietro. P. S preparati, perché quando passo da Bologna ti prendo e ti porto via

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Commenti
Un viaggio, un'esperienza da raccontare...
lo hai fatto con trasporto ed entusiasmo!

lo hai fatto con trasporto ed entusiasmo!



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Bellissima






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