OPERA

Combattere era la tua forza,
il dolore dell’infermità era nei tuoi occhi,
la sofferenza e la paura di separarti da me.
Ero una bambina, non conoscevo
ma percepivo!
la fiacchezza delle tue ginocchia,
la fiducia delle tue mani,
il godimento nei tuoi occhi.
Mamma!
non ho dimenticato le tue ardenti mani,
il tuo sorriso gioioso,
le deliziose carezze,
le profumate coccole,
la tua soffice voce,
le carezze affettuose,
ricordo tutto di te Mamma.
Il tempo è volato.
Da quella valle oscura
mi osservi, mi scruti e
con voce muta e querula
capisco le tue pene.
Porgi l’orecchio,
ascolta i singhiozzi affannosi,
guarda la camera confusa
silenziosa e oscura.
Per te sono la tua piccola,
ormai adulta sola e inquieta,
attorcigliata nel sudario intriso
di ricordi, attendo il risveglio
tardivo e straziante;
vorrei per un istante dirti tante cose,
vorrei proferire quello che non ho mai detto,
vorrei tenerti vicino solo per un istante
anche solo per un attimo
Vorrei asciugare il tuo volto
solo questo vorrei…Mamma

Opera scritta il 09/02/2023 - 23:56

Da Carmine De Masi

Letta n.572 volte.

Bella dedica alla mamma, piaciuta ed apprezzata.

Maria Luisa Bandiera 10/02/2023 - 09:00

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