OPERA

Sensazioni pressoché ironiche
mi conducono senza tregua
nell'oblio più assoluto.
Sento distruggersi
le mie più piccole particelle.
Ogni dove diventa
per me irraggiungibile.
Sento la pazzia
impossessarsi di me.
Ogni pensiero diventa
per me incoerente.
Sento la mia vita
ormai lontana.
Ogni speranza diventa
per me polvere sgretolata.
Attimi eterni indistruttibili
si costruiscono fortificandosi
d'innanzi a me.
Lascerò agire
come loro volere
ogni cosa dentro di me.
Lascerò compiere
distruzioni ovunque
dal mio nuovo dolore.
Lascerò precipitare
illusioni sogni e castelli
che altri volevano attribuirmi!

Opera scritta il 22/10/2014 - 19:39

Da Cristina Valente

Letta n.1078 volte.

Ci sono momenti di incoerenza assoluta, in cui il nostro essere si perde. Forse ci spinge il vuoto di una solitudine immensa o il desiderio di essere quello che non si è. Bisogna provare tale stato, per poi riemergere e andare oltre. Bella poesia, che mi ha colpito.

Aedo I. 23/10/2014 - 18:27

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Oblio, pazzia, la vita che si allontana
il dolore fortificano il nostro spirito,
fanno pulsare il cuore, scorrere il sangue nelle vene, no tu sei viva
perché viva è la tua poesia, bellissima
Giancarlo Gravili

giancarlo gravili 23/10/2014 - 10:47

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