RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Opera non ancora approvata!
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Opera non ancora approvata!
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Il tradimento Ti ho aspettato così a lungo.
Mi sentii come fossi un granello, un frammento di minerale, abbandonato dal il resto del suo l’insieme di sabbia. Mi sentii come fossi una roccia disgregata in mille pezzi ed io, purtroppo, ero il numero uno di mille. Il puzzle mancante della spiaggia rossa, quell’unica particella situata in un polo opposto della nostra clessidra mai girata. Ho cancellato nel cielo, uno dopo l’altro, i giorni da te dipinti di grigio e ho eliminato sulla terra sottostante, con moltissima attenzione, le notti di tonalità bianconera che hai prestampato. Mettevo, nella pagina dopo pagina, nel tuo diario pietoso una parola scritta con la mia scintilla, non era una semplice composizione dell’alfabeto messa insieme in modo tale da esser comprensibile ma si trattava di uno stemma di gioia da me inventato che avrebbe dovuto accendere il fuoco nella tua vita. Non avresti dovuto mai temere il freddo e nemmeno grazie alla mia protezione non avresti mai potuto scottarti. Questa be... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (Acrostico, Verso estremo) capolinea Mi piacciono i cappelli. Vi terrò tutti nel mio cappello da pensatore, e qualche volta vi cercherò provando a leggere dall’etichetta che mi penzola dal cilindro. O in un orologio fermo da taschino.
Anche gli orologi mi piacciono. 21 di voi hanno viaggiato con me prima su sedili e poi in poltrone di varia foggia per ben 42 giorni, sagome nitide e ombre e compagni di viaggio: Ernesto, Giuseppe, Santa, e Ferruccio, Arduino, Glauco, Valentina, Michele, Teresa, Alberto. Maria Luisa, Barbara, Loris, Antonio, Grazia, Anna Maria, Moreno, Laisa, Mary, Margherita e Graziella. Vi ringrazio per non aver dato peso al fardello dei dettagli. E per le qualità dei dettagli. Ora concederò un po’ di respiro alla penna. Dicono avesse “uuun”a funzione magica, probabilmente mnemonica in origine l’acrostico. Quel componimento in cui le lettere o le sillabe o le parole iniziali di ciascun verso formano un nome o una frase. Nel mentre… scorrerò con gli occhi insieme a voi Mani afferrano la matita ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (Camera a Limerick senza cloaca) seconda tappa Oggi la carrozza a forma di cilindro e la tesa larga, con a cassetta un frac con due diamanti per gemelli e un bastone di cristallo fermerà sotto il gonfalone bianco e azzurro col leone.
Viaggia con me su sedili di varia foggia l’ombra di Ernesto. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. Moreno ha scritto di non sapere dove sia andato cercando di seguire la prima tappa del viaggio, ma che gli è piaciuto… un pizzico di magia, forse, mescolato con qualcosa di personale in questo viaggio tra i diversi stili poetici nei quali proverò a cimentarmi accostandoli di volta in volta a uno di voi autori. Sulle note di una canzone. Ho creduto nel mondo che ora mi confonde… la tragedia, la crudeltà, l’indifferenza. Non capisco più il mondo, e lo dico davvero. Da buon bresciano, e vista l’ironia e l’arguzia nei tuoi scritti, son certo comprenderai la mia scelta per te del limerick nella struttura italiana (per esempio Rodari). Resta un componimento di poesia umoristico ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (Cartolina dal Tanka) quinta tappa Dopo una pausa di riflessione (il compleanno di mia moglie!) la carrozza a forma di cilindro e la tesa larga, con a cassetta un frac con due diamanti per gemelli, un bastone di cristallo e la gardenia nell'occhiello, si ferma davanti ai colori e i profumi della frutta Martorana che riempiono le vetrine.
Viaggiano con me su sedili di varia foggia le ombre di Ernesto e Ferruccio. Maria Luisa e Barbara. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Il sapore dolce e caramellato delle Ossa di Morto, o come li chiamiamo da noi in Piemonte Ossa da mordere (o ancora per mia sorella che vive a Monza Pan dei morti) mi riportano a quel Cookie Carnival, cortometraggio animato della Disney… se non sbaglio una delle tue grandi passioni è proprio la cinematografia. Anche per te ho pensato al tanka, questa volta privo di punto vocalico, che risulta molto più versatile del haiku, quasi una poesia breve. Può avere un titolo, ed è formato da 5 versi così... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (Centone, Di mussola e sbieco) undicesima tappa Nella tappa campana vi ho trovati un po’ assonnati, così ho pensato di regalare a ognuno di voi un cuscino. Un cuscino e due occhi chiusi sono il cilindro di un mago… si possono tirare fuori sogni bellissimi.
“Tutto quello che c'è fuori rimane dov'è/ tu sorridi, tu piangi, tu canti con me” sul carrozzone tra il Carso e dal finestrino la baia di Panzano. Viaggiano con me su sedili di varia foggia, e con in tasca ciascuno una poesia, le sagome nitide di Ernesto e Giuseppe, e le ombre di Ferruccio e Santa. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. A te ho pensato di accostare il Centone, un testo composto da ritagli di frasi di autori od opere diversi uniti a formare qualcosa di originale. Massimo esponente italiano fu l'enigmista Anacleto Bendazzi. Nell’ordine ho lavorato con ‘le raffinate pezze’ degli scritti Il ciliegio e lo scoiattolo, Ho visto, Angeli, Suoni nel vento, M... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (Chiacchiere a Limerick) prima tappa Inizia un viaggio tra “luoghi” poetici vicini e lontani. Passerò con una carrozza a forma di cilindro e la tesa larga, a cassetta un frac con due diamanti per gemelli.
Ho creduto a un uomo grosso vestito di rosso con la barba bianca, finchè sono stati resi pubblici la sua mail e i contatti social. Al buio che arriva prima la sera, ma poi lo Stato con l’ora legale mi ha tolto il privilegio di aver più luce la mattina. Insomma, ho smesso di credere. Un po’ anche nella poesia verso la quale l’Amore, come sostiene il Professor D’Onise, è vincente anche rispetto all’Amore di coppia. Ma fa pur sempre rima con idiosincrasia. Siete invitati a salire, c’è posto per tutti… A te ho pensato di accostare il limerick che, come saprai, è un componimento di poesia con una struttura rigida, umoristico e di nonsenso. Nel primo verso viene introdotto il protagonista: dovranno essere descritte poi le sue caratteristiche, o il suo lavoro, il suo status sociale, l’età, la salute o un momento della s... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (Ciamada anca gheba) quarta tappa È giunta mezzanotte e la carrozza a forma di cilindro e la tesa larga, con a cassetta un frac con due diamanti per gemelli, un bastone di cristallo, la gardenia nell'occhiello e sul candido gilet un papillon di seta blu ferma nella nostra Milano.
Viaggiano con me su sedili di varia foggia le ombre di Ernesto e Ferruccio. E Maria Luisa. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. La fantasia scivola lungo i Navigli come un foglio di carta spinto dal vento sul pelo dell’acqua, e i pensieri raggiungono quella Brera dove lasciavo versi scritti sulle mille lire a chi era di passaggio e distrattamente si fermava a leggere le mie poesie. La memoria corre /con grandi balzi, /a ritroso nel tempo. /E trova un bambino in classe /il colletto bianco, la maestra. / E poi di corsa a casa /fra i quaderni, fantasticando. (L. Marcato). La scelta per te non poteva che cadere sulla poesia dialettale. Nel mentre leggerò… Al pueta a l'è ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (dal renga al hyakuin, verso che corre vicino) diciottesima tappa “…puoi/ fare quello che non puoi fare mai./ Riprendere a giocare/ riprendere a sognare/ riprendere quel tempo/ che rincorrevi tanto…”.
Ammirando la pietra rossa del castello, l’isolotto e il porto viaggiano con me in questo salotto itinerante in poltrone di varia foggia le sagome nitide di Ernesto, Giuseppe e Santa, e le ombre di Ferruccio e Arduino, Glauco, Valentina e Michele. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria, Moreno, Laisa, Mary e Margherita. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. “dire ciò che non riesci a dire mai./ Che bello stare insieme/ che sembra di volare/ Che voglia di gridare…/ è Natale e a Natale…”. Nella tappa di Venezia dicevamo che il renga è chiamato anche ‘poesia a catena’. Nasce come un passatempo in cui diversi partecipanti si alternano inserendo ciascuno una strofa, continuazione dei versi precedenti. Da qui il hyakuin, renga di cento strofe. Nel mentre leggerò… hai buttato le ... (continua) ![]() ![]() ![]()
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