RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Il viaggio (eco versi, le Grange) diciannovesima tappa Quest’oggi il nostro salotto itinerante si troverà ad affrontare, se così si può dire, una specie di turbolenza. Sentirete sobbalzare le vostre poltrone di varia foggia, ma restate seduti tranquilli ognuno al proprio posto.
“Ma che ci posso fare/ se a me piace il Natale…/ Ma che ci posso fare/ se mi piace tirare la neve/ c'è più gusto a mangiare/ a bere e ad abbracciarsi ancora./ Chiudi gli occhi, esprimi un desiderio/ ed immagina che sia vero”. Vedo le sagome nitide di Ernesto, Giuseppe e Santa, e le ombre di Ferruccio e Arduino, Glauco, Valentina, Michele e Teresa. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria, Moreno, Laisa, Mary e Margherita. Continuano a piacermi le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Viaggeremo lì “dove fiorisce il rosmarino c’è una fontana scura… dove cammina il mio destino c’è un filo di paura”, canta Fabrizio De André. Ho pensato di accostarti l’ecopoesia, un genere particolare che si è sviluppato a partire dall'... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (Haiku G) ottava tappa “Il carrozzone va avanti da sé/ con le regine, i suoi fanti, i suoi re” mentre il cocchiere in doppio petto blu mormora: “Musica gente/ cantate che poi/ uno alla volta si scende anche noi”…
A te va il merito di avermi suggerito nella tappa di Milano il cambio di alloggiamento (Diventerà una carovana, un'avventura nella tua fantasia), pur mantenendo bella questa vita che se ne va senza rinunciare all’aspetto vis-à-vis con i miei passeggeri. Io son così… ‘esser difforme, esser’ come il buffone del Rigoletto. ‘Non dover, non poter altro che ridere’ “per scaramanzia/ così la morte va via”. Viaggiano con me sui sentieri in cui il vento ‘chiama dai poggi orlati di cipressi e di abeti’ (O. Fallaci) su sedili di varia foggia la sagoma nitida di Ernesto e le ombre di Ferruccio e Giuseppe. Maria Luisa, Barbara e Loris, e Antonio. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Non potevo con te che osare cimentarmi nello haiku caratterizzato dal... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (Ottava arte, In un frullo) quattordicesima tappa “Batte il cuore d'ogni giorno/ e un'esperienza in più/ la mia vita e nella stessa direzione tu” che mi rubi un pensiero mentre ti viene incontro il nostro salotto itinerante tra la Sella del Diavolo e il golfo degli Angeli. “Dietro questa maschera c'è un uomo e tu lo sai/ con le gioie, le amarezze ed i problemi suoi./ E mi trucco perché la vita mia/ non mi riconosca e vada via”.
Viaggiano con me in poltrone di varia foggia le sagome nitide di quel buontempone di Ernesto, di Giuseppe dalla fervida favella e della dolce Santa, e le ombre di Ferruccio e Arduino. Maria Luisa che oramai si trova a suo agio, la delicata Barbara e Loris con un debole per il pesce, l’appassionato Antonio, la gentile Grazia e la riflessiva Anna Maria, e l’esuberante Moreno, Laisa un poco infastidita dalle volte di fumo, e la carinissima Mary. Oramai dovreste sapere che mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. A volte mi ritrovo a pensare che il libro che pre... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (poesia breve, Lacrima di castagna) decima tappa Mentre il carrozzone procede lungo l’asse della via Appia “queste luci impazzite si accendono e tu/ cambi faccia ogni sera ma sei sempre tu… Dietro questa maschera c'è un uomo e tu lo sai/ l'uomo d'una strada che è la stessa che tu fai./ E mi trucco perché la vita mia/ non mi riconosca e vada via”.
Viaggiano con me su sedili di varia foggia la sagoma nitida di Ernesto e le ombre di Ferruccio e Giuseppe. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Il sapore delle domeniche d’autunno è quella voglia che mi assale all’improvviso di cerchi incandescenti della stufa di ghisa a casa di papà e della vecchia padella bucata. Per te ho pensato a un genere letterario che è una forma nobile ed elegante della scrittura, la poesia breve. La sua complessità sta nel riuscire a trasmettere grandi pensieri e forti emozioni attraverso un uso delle parole assolutamente preciso e delicato. Poche ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (poesia Burlesca, Rimarolo invertito) diciassettesima tappa Ho ancora la sabbia, che qui è nera, dentro al bavero della giacca dopo la mia passeggiata per il Lido fischiettando tra i denti “Ci son sere qua da noi/ che vuoi farti un giro, però poi non ci vai/ perché il finale qua da noi/ di un film che hai già visto mille volte lo sai”.
Intanto che il salotto itinerante percorreva la litoranea “sul bordo della finestra si è posato un passero. Mi ha guardato con curiosità prendendomi in burla, chiedendosi che cosa poteva occuparmi così tanto. E’ volato via quando ha capito che si trattava della stesura di un testo”(Christian Bobin) Viaggiano con me in poltrone di varia foggia le sagome nitide di Ernesto, Giuseppe e Santa, e le ombre di Ferruccio e Arduino, Glauco e Valentina. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria, Moreno, Laisa, Mary e Margherita. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. A te ho voluto accostare la poesia burlesca, un genere grottesco caratterizzato dal... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (poesia visuale, Fuori stagione) nona tappa “Il carrozzone riprende la via/ facce truccate di malinconia/ tempo per piangere no/ non ce n'è/
tutto continua…” dove il Tanaro tocca Pollenzo. Viaggiano con me su sedili di varia foggia la sagoma nitida di Ernesto e le ombre di Ferruccio e Giuseppe. Maria Luisa, Barbara, Loris e Antonio. E Grazia. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. “Ogni giorno racconto la favola mia/ la racconto ogni giorno chiunque tu sia/ e mi vesto di sogno per darti se vuoi/ l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi”. Ho pensato per te al calligramma o carme figurato, un tipo di componimento poetico fatto per essere guardato e contemplato oltre che per essere letto. Nei calligrammi viene disegnato un oggetto collegato al tema della poesia. Per esempio, se nel testo si parla di un nocciòlo le lettere del testo vengono scritte e disposte in modo da formare l'immagine di un albero. Nel mentre leggerò… Fittai, nella bucolica ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (racconto breve, Cucchiaio) quindicesima tappa In un viaggio sarebbe alquanto strano non provare momenti di stanchezza e noia, sta in buona parte a chi è alla guida allietare la lunga distanza. Così ho pensato di mettere un po’ di pepe nel nostro salotto itinerante.
Costeggiando Terrazza Mascagni, il suo pavimento a scacchiera mi fa pensare che diventiamo grandi quando cominciamo a battere babbo a scacchi. Adulti lo diventiamo il giorno in cui lo lasciamo vincere. Davanti ai bastioni della Fortezza Vecchia sorrido… quando la partita di scacchi è finita, il pedone e il re tornano nella stessa scatola. Viaggiano con me in poltrone di varia foggia le sagome nitide di Ernesto, Giuseppe e Santa, e le ombre di Ferruccio e Arduino. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria, Moreno, Laisa, Mary e Margherita. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Nel mentre leggerò… A quei tempi io e Luciano eravamo ginnasiali, e c’era lei. Poi c’erano i due cugini Andrea e Stefa... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (renga, come eleganza) sesta tappa “La luna s'è incantata/ sorpresa e impallidita/ pian piano/ scolorandosi nel cielo sparirà” sulla carrozza a forma di cilindro e la tesa larga, con a cassetta un frac con due diamanti per gemelli e un bastone di cristallo, mentre si perde in quell’imbroglio che è la Venezia di Guccini che riempie la testa soltanto di fatalità.
Viaggiano con me su sedili di varia foggia le ombre di Ferruccio e Giuseppe. Maria Luisa e Barbara. E la sagoma ora nitida di Ernesto. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Mi dispiace così tanto che niente abbia più senso in questo nostro mondo… una marsina “se ne scende lentamente/ sotto i ponti verso il mare/ verso il mare se ne va”. Per te ho pensato al renga o poesia a catena, molto rigida e priva di titolo, che alterna due tipi di strofa, una composta da tre versi di 5,7 e 5 (da cui lo haiku) e l'altra articolata in due versi di 7. Successivamente si aggiunge di nuovo una strofa lunga 17 sillabe, c... (continua) ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
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Il viaggio (Senryu I, ironia della sorte ) settima tappa “Sbadiglia una finestra/ sul fiume silenzioso” mentre la carrozza a forma di cilindro e la tesa larga, con a cassetta un frac con due diamanti per gemelli, percorre strade deserte e silenziose. Su una panchina, come appoggio il giornale, scrivi una nuova poesia dietro la lista della spesa.
Fra poco sarà Natale… Viaggiano con me su sedili di varia foggia la sagoma nitida di Ernesto (non scrivere col dito sul vetro appannato!) e le ombre di Ferruccio e Giuseppe. Maria Luisa, Barbara e Loris. A volte le gocce di pioggia paiono lacrime. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Per quanto possa sembrare brutto perdere la fede nell’umanità, perdere la fede in un lieto fine è molto peggio. Quello è stato l'ultimo domino… E’ un prezzo che deve essere pagato? Madri e padri costretti a lasciarci… vale mai la pena morire? Una volta capivo il mio posto, la mia direzione, quale fosse il senso… La scelta per te che sei maestro nello haiku non... (continua) ![]() ![]() ![]()
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