RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Innamorarsi é una malattia


Innamorarsi è una malattia , uno stato alterato di coscienza, io mi annullo..
Perdo la bussola, vedo solo amore, e mi annienta, mi devasta.
Mi piacerebbe non essere cosi come sono , non essere debole.
Ma lo sono ...la situazione è questa non riesco a liberarmi da questo giogo.
Sono appesa al patibolo,sto per morire. Chi è stato a mettermi lì?
Chi mi ha preparato questo rogo?
Buttatemi alle fiamme. Nascondete il mio corpo, trasformatelo in cenere, non voglio più patire.
Lasciatemi ardere ,lasciatemi , lasciatemi sola con il mio fuoco che bruci tutta me stessa.
Sono nuda , e soffoco per il fumo, di questo fuoco che si spegne, poi si accende di nuovo, poi si spegne, poi si accende di nuovo, e io sono lì a lasciare che le ferite si riaprano , guariscano poi si riaprano

Non ho pace, è un inferno perenne, inferno e paradiso , ombra e luce purezza e voluttuosità.


Se avessi la forza di scappare via, di non lasciare che le fiamme ridivampino, di far estinuere per sempre questo f... (continua)


michaela gabriele 11/02/2024 - 08:32
commenti 1 - Numero letture:345

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Inneggiamo al Signor


Inneggiamo al Signor,
ma in che modo?
Osservando il mondo
che ci circonda forse
non lo abbiamo mai fatto
o se lo abbiamo fatto
non è stato nel modo giusto.
È solo amore quello che
intendeva insegnarci.
Un amore che abbiamo
trasformato in brutture
di ogni genere, con
l'umana vigliaccheria,
di imputare a Lui quelle
che sono le conseguenze
delle nostre mancate responsabilità.
'Una noce nel sacco non fa rumore',
dicevano i nostri nonni, ma ognuno
di noi può essere proficuamente
'una voce che grida' , prima o
poi qualcuno lo ascolterà.
Il Creato è quello del Santo
d'Assisi, non quello oggetto
di orride speculazioni.
Dovremmo inneggiare al Signore,
affinché infonda un pizzico
di saggezza a chi ci governa e
che proprio in questi giorni
sta dando il peggio di sé.
Per andare avanti possiamo
solo affidarci al Signore
attraverso il bellissimo:
'Inno alla carità (amore)'
di S.Paolo, per chi
avrà la pazienza di leggerlo.... (continua)

santa scardino 29/01/2022 - 20:39
commenti 9 - Numero letture:552

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Io c'ero


C’ero il giorno del tuo primo strillo, il giorno della prima parola pronunciata, del primo passo incerto e del primo disegno.
C’ero il giorno di tutti i vaccini, i giorni del Meyer, al pronto soccorso e dal pediatra.
C’ero il primo giorno di asilo, del basket e il primo giorno di scuola
C’ero il primo giorno di mare e di piscina, di montagna, tutti i Natali, le Befane e i compleanni.
C’ero alla tua prima lettera e parola scritta, al tuo primo racconto.

Ci sono stato in tutti i giorni, ti ho visto tutti i giorni fino a ieri.
Oggi non ti ho visto perché dormi ancora.

Ora ti sveglio.... (continua)


Glauco Ballantini 10/01/2023 - 10:00
commenti 3 - Numero letture:447

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Io ritorno da te


Sei impareggiabile nel travolgermi di emozioni,
strabiliante già prima di alzarci, allestisci un paradiso
ed io euforico vado a sedermi sul tuo cuore
è lo spettacolo di ogni aurora
ti diverti a spezzarmi il cuore,
venuta a sapere che sono solo al mondo,
e cosa non fai per farmi scegliere con facilità,
fra tanta felicità che io metto in tasca
e un po' la regalo al prossimo!!
Ai bambini che mi aspettano per la strada,
io suono per loro, e loro si avvicinano,
canto le loro storie, cerco di infondere un po' di allegria
anche prima di entrare a scuola,
mi abbracciano, sembrano un esercito di piccole
e graziose formichine tutte con il grembiulino nero
e il colletto bianco, a qualcuno offro
quello in tasca conservo per loro
creaturine, ne hanno molto, più bisogno di me,
loro sono la mia felicità bastano e avanzano,
sono felice, mi salutano sorridenti,
e ben volentieri entrano a scuola, io ritorno da te!!... (continua)

FADDA TONINO 23/11/2022 - 09:11
commenti 14 - Numero letture:728

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io, il tuo...tu, il mio


Sono anni, e lune e soli
Inverni gelati e primavere autunnali, sono estati roventi di flipper e juke box, sono giorni di cera che cola e libri muti che non sanno parlare
E, poi, ciliegie da assaporare piano,

"metà tu ed io l’altra metà..."

-Solo un’altra, va bene?
-Ma dai, ti sei sporcato la camicia…
e chi se ne importa, se non vien via, la metto ugualmente…sa di te
-Ma era lei che voleva uscire con te?
Lei chi? Si, boh
-Come boh, ma poi, come darle torto….no, ahi, mi fai male…ma si può? Possibile che alla fine dobbiamo sempre far la lotta?

E mordicchiamoci piano, assaporiamoci usciti dall’acqua, sappiamo di buono, la pelle di due pesche salate, fresche, ma se poi mi mordicchi e sgrani gli occhi, mi fai male con quello sguardo feroce, quello di un cucciolo con la sua preda fra i denti acuminati. E ridi di me e di te e rido in quel luccichio che hanno gli occhi accesi, illuminati da quei pensieri leggeri che restano, non come parole, ma come abbracci

Possibi... (continua)


laisa azzurra 04/07/2019 - 18:11
commenti 11 - Numero letture:1179

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Isabel


Isabel

Dentro me sapevo che prima o poi saresti arrivata,
non vedevo l'ora di conoscerti.
Per tutta la vita ho giustificato la tua assenza dicendo che non saresti mai arrivata,
così l'attesa non sarebbe sembrata eterna.
Ed eccoTI,
arrivata quasi con prepotenza ma chiedendomi,
per l'ennesima volta,
il permesso.
Un permesso dato quasi senza pensarci perché ti ho riconosciuta. Eri finalmente, TU.
Sei stata l'abbraccio più bello e difficile della mia vita,
ogni volta che ti stringo il mio cuore si rimette aposto,
come se gli servisse il tuo battito per essere "completo" e sentirsi integro.
Siamo stati due cuori in un solo corpo.
Ricordi?
I primi tempi, fuori dal mio mondo, mi sembrava che questo, di mondo, non fosse abbastanza per averti,
i pensieri e le preoccupazioni salivano ma poi, qualcosa è cambiato,
sono pronta,
siamo pronti per TE,
per riprendermi il mio cuore e restituirti il tuo,
Ti amo.

Mamma... (continua)


Monica White 13/08/2023 - 22:05
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Isocronismo 2.0- 16,5” ancora (33” rimanenti)


In cucina con Regino alla regia nessuno scopa il mare

Il giorno seguente l’apertura de “la Pendola” fui
tenuto a rimbrottare Sisifo, sbarbato decisamente
privo di faccia foderata di lamiera ma venuto
come l’asino alla lira a farsi assumere umilmente.
Con venti coperti a mezzodì e altrettanti a cena
abbiam la paglia in becco, anche grazie ai nostri
avventori abituali: il leguleio, segaligno e arrochito,
con un mozzorecchi col naso e il mento rostri
al solito tavolo, col suo scilinguagnolo sciolto
ad andar per rane; e al tavolo retrostante l’archivista.
La bella Isabella, esercente di ninnoli e minuterie che
dopo aver provato il dente del lupo, fa al piazzista
solo ordini regolari durante il pranzo; con indosso
sempre qualcosa col colore del suo nome e borgogna.
Come la lobbia del primo cittadino che chiede sempre
un calice di Borgogna e sogna gli occhi terra d’ombra
di Fedora da cui vuol esser servito, la nostra cameriera.
Gran lavoratrice dalla bellezza dell... (continua)


Mirko D. Mastro 21/06/2024 - 04:34
commenti 1 - Numero letture:302

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Isocronismo 2.0- altri 16,5” (ne restano 49,5)


Ristorante “la Pendola” da Regolo, regolarmente aperto con prezzi regolari

Venivo in questo ristoro ai tempi che Berta filava,
quando ancora si chiamava “Dove le capre non
cozzano” per via delle carceri antistanti andate in vacca.
Il proprietario amava avere il mestolo in mano, ma
aveva anche le pigne in testa e il cervello come le
acciughe: il cuoco dismessa la giacca e con una pacca,
dopo aver aspettato la lepre al balzello, stanco di andar
per mare senza biscotto, intraprese un periodo sabbatico
sicuro di andar per via battuta avendo la pentola al fuoco.
Andato vitello e tornato bue, il Signor Leone uscì piedi
avanti andando a sentir cantare i grilli, e con il gatto nella
madia liquidò il locale facendo buon viso a cattivo giuoco.
Così, volendo tenere la borsa stretta, lo acquistai a buon
mercato e, convinto di essere di buccia dura col bernoccolo
per il settore, attaccai il campanello al collo dei gatti.
Pur non ritenendo di avere una ciabatta del Macchia... (continua)


Mirko D. Mastro 19/06/2024 - 13:15
commenti 1 - Numero letture:305

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Isocronismo 2.0- nei primi 16,5” (restano 1’ 22,5”)


Regolarmente la regina regola la regìa all’asticciola nella meridiana


Di regola regolo la pendola
sicchè col regolare pendolare
penda a favor mio la regìa sulla
quale si regge ogni mia regola basilare.
Mi chiamo Regolo come la stella
della costellazione del leone, sire
che regna nella sua reggia e il regno
pende da quel regnante senza nulla dire.
Mentre regolarmente la regina alla règola
del regolo regola la règia regìa ancestrale,
in attesa che l’ombra dello gnomone
segni l’ora del suo regalo regale.... (continua)


Mirko D. Mastro 15/06/2024 - 06:57
commenti 4 - Numero letture:340

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Isocronismo 2.0- nei restanti 16,5” (tempo scaduto)


Fu eletto Primo primo cittadino per l’attitudine
a separare il grano dal loglio nell’educazione
dei minuzzoli, come da consumato sindacalista.
Vinse facile contro Raniero che pensava di dar
da bere alle rane, Cassiano incline a cambiar
casacca ed Erberto suo cugino, noto arrivista,
separato e popolare per dar l’erba trastulla e
incapace di dividere il grano dalla zizzania.
Da quando diede la birra ai tre, cominciò a dare
il calcio dell’asino e smise di dirla in rima.
Addirittura si impegnò a dar nel naso al Raniero
tornato alla sua drogheria, per anni suo compare
dandogli la baia; diede persino lo sbruffo
all’Erberto per fargli dar le mele se non avesse
pagato la mazzetta per un piatto di lenticchie.
Una sera fece venire a “la Pendola” Cassiano per far
dir dal meschino a nuora perché suocera intenda:
si lamentò col chef de rang per due forfecchie
nel piatto, deciso ad insegnare ai gatti a rampicare.
Quel giorno a pranzo Primo prima domandò all’oste
se ha buon vi... (continua)

Mirko D. Mastro 25/06/2024 - 06:27
commenti 0 - Numero letture:300

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