L’altro viaggio 2/16 (Idiosincrasia)
Qualcuno di voi si sarà forse accorto di quella C maiuscola in calce al testo 1 di 16 pubblicato l’altro giorno. Lo ammetto, mi piace giocare… con le parole. E la musica. In questo percorso da diversamente viaggiatore nel recente passato vi svelerò qualche cosa un po’ alla volta: “La vita non dura mai una sera (…) / Che breve, fugge via” Leggevo fino a commuovermi… …quando ancora ero MastroPoeta Dinanzi a te non riesco a provare avversione neppure verso il Tempo. Ti guardo, ed è come se gli anni dal tuo viso li spolverasse il vento.
(Dedicatoria- II Elegia, febbraio 2019-agosto 2020) Mastro articolista
O giornalista inviato speciale quali notizie porti al giornale? Sono stato in America, in Cina, in Scozia, Svezia ed Argentina, tra i Sovietici e tra i Polacchi, Francesi, Tedeschi, Sloveni, Slovacchi, ho parlato con gli Eschimesi, con gli Ottentotti, coi Siamesi, vengo dal Cile, dall’India e dal Congo, dalla tribù dei Bongo-Bongo… e sai che port... (continua)
Mirko D. Mastro 09/01/2021 - 21:04
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L’altro viaggio 3/16 (Sacralità)
Sotto la poesia per Lei, una parentesi. Al suo interno, prima della virgola, il nome che darei alla raccolta che dovrebbe custodirla. Lei, una Musa. Torniamo per un momento alle lettere in calce: “E poi, cosa rimane dentro noi? (…) / Il bene profondo non si offende” Leggevo i respiri fino a commuovermi… …a quei tempi ancora ero MastroPoeta Quando la notte piange sui tetti della città qualcuno fa l’amore dietro i vetri appannati di respiri, mentre rotola coi sogni sul cuscino il buio, quel buio sopra i nostri corpi intrecciati.
(Entrata in scena, maggio-giugno 2020) Mastro frumento
La mietitrice, in mezzo al biondo grano, canta e miete con l’agile mano. Miete e canta: “O spighe tutte d’oro, frutto di terra, frutto di lavoro!” Canta e miete: “O morbidi covoni, che date i pani saporiti e buoni a tutti i bimbi ricchi e poveretti. turgidi chicchi siate benedetti!” La mietitrice, in mezzo al grano biondo mietendo canta: “Com’è bello il mondo!” (... (continua)
Mirko D. Mastro 11/01/2021 - 21:05
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L’altro viaggio 4/16 (Tenue)
Quella parentesi. Due date. La prima, quando ho composto la poesia. L’altra è quando l’ho ritenuta pronta per farvela leggere. Ancora le lettere in calce: “Comprendimi, amica mia/ Tu puoi/ Tutto normale fra di noi” Leggevo quei respiri, i sorrisi fino a commuovermi… …quando ancora ero MastroPoeta Difficile è guardare che ti spogli senza poter fare niente, sentire il tuo respiro flebile sul collo, ancora e non poterlo ricambiare è difficile.
Vaga l’anima mia senza meta dentro lo stesso sogno… ho sempre il terrore che possa non fare ritorno. La luna… ora lei sì, riposa nel batter di ciglia di quelle notti insonni spese ad adempire al volere d’una voce convincente, lene sulla mappa di forme sinuose, di mani tue che vorrei tra le mie quando è l’imbrunire. (Entrata in scena, maggio-giugno 2020) Tutti son mastri
Io so gli odori dei mestieri: di noce moscata sanno i droghieri, sa d’olio la tuta dell’operaio, di farina sa il fornaio, sanno di ter... (continua)
Mirko D. Mastro 13/01/2021 - 21:11
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L’altro viaggio 5/16 (L’aquilone, la gatta e le nostre storie)
Un mastro ti prende per mano, ti tocca la mente, ti apre il cuore. Con mestiere, con cura. Ecco perché le filastrocche… In calce, ancora: “Vederti un istante sopra un treno/ partire su un auto e andar lontano/ Quel lampo negli occhi, ciao/ D'accordo fa male, ciao, ma tu/ dentro di me non muori più” Leggevo quei respiri, i sorrisi e le lacrime fino a commuovermi… …quando ancora ero MastroPoeta Stamattina volevo giocare a soffiarti sulla schiena… ti sei stretta nelle spalle, hai coperto col lenzuolo i seni e mentre mi perdevo sulla pelle nel profumo tra il lobo e il tuo collo mi hai sfiorato l’indice col dito, lasciandomi l’aquilone e portando via il filo. Hai raccolto la gatta e lo spillone e mi hai fatto l’occhiolino, e ho seguito le tue forme e ti ho sentita ancora ridere. Ho aspettato un momento prima di raggiungerti per non dartela subito vinta, anche se amo sia tu a decidere. Sapevo di trovarti in cucina, e hai smesso subito di accarezzare la gatta ... (continua)
Mirko D. Mastro 15/01/2021 - 21:22
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L’altro viaggio 6/16 (Richiamo)
Vi ho svelato quasi tutto… …di quando ancora ero MastroPoeta. A fra quattro giorni amici miei. Martedì voglio raccontarvi invece di come a volte nonostante la tristezza per chi non c'è più, arrivano pensieri di luce a dipanare dolore. Ora se mi permettete, canticchio (le abitudini sono dure ad andarsene) “Un'ora, un giorno, una vita (…) / Che cosa vuoi che sia?” Non me ne sono forse mai andato davvero, la porta sempre aperta. Tace il vento, taci ti prego… ascolta. Non avrei mai desiderato altri battiti del cuore sul mio petto, perduto solo amore dietro l’unica scelta sofferta.
(Entrata in scena, maggio-giugno 2020) Mastro cavatore
Sempre giù nei regni oscuri batto batto col piccone ed al grembo della terra strappo i blocchi di carbone. Giù nel cuore della terra nero nero e impolverato compio lieto il mio lavoro che parrebbe tanto ingrato. Il bel sole non mi scalda non mi allieta col suo raggio ma nel cuore ho un altro sole che ravviva il mio corag... (continua)
Mirko D. Mastro 17/01/2021 - 21:23
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L’altro viaggio 7/16 (Io e lei a spogliare l’anima sui vetri)
Ho mancato l’appuntamento di giovedì. Avrei potuto scrivere Sono mancato all’appuntamento, ma l’uso dell’ausiliare Avere rende meglio la colpa che ho commesso. Sapete, dopo avervi detto tanto di me ho sentito il bisogno un poco di riflettere. Il bisogno di un luccichio, un baluginìo. In calce, Celeste. Celeste è anche “Un altro sole quando viene sera/ sta colorando l'anima mia”. A onor del vero sarebbe più adeguato Stava colorando… quando ancora ero MastroPoeta Sembra di poter scorgere il fiato morbido di un lume, nell'attesa di notti e scalini. Lasciasti ci coprisse una scia lunga una vita o una notte sola, gradevole di gelsomini. Sussurrasti con il ruscello su barche di giornale il mio e poi il suo nome, noi ti stavamo ad ascoltare in fondo alla via. Tremavi flebile, sola agli occhi del lume… lei ed io c’eravamo nelle notti bagnate di silenzi e brina versate su quelle mie d’inchiostro, le sue rosse d'albe. Posso scorgere dalle tue finestre aperte uno scal... (continua)
Mirko D. Mastro 23/01/2021 - 21:46
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L’altro viaggio 8/16 (Quando ci va)
Ecco il perché di un viaggio nella sensualità, dentro la passione. La sensualità è come il silenzio. Ti cattura senza parlare. O come diceva Dacia Maraini In una carezza, in un abbraccio, in una stretta di mano a volte c’è più sensualità che nel vero e proprio atto d’amore. Quando ancora ero MastroPoeta… con te per un momento ho tratteggiato l’infinito “Potrebbe essere di chi spera/ ma nel mio cuore è solo mia/ E mi fa piangere, sospirare” Celeste, venerdì sera farò di te poesia e ti chiederò da quale parte stai… Tornerai a spogliarmi piano. Le tue vesti sfioreranno il legno, le parole taceranno. Come neve sfiorerai dentro me. Dentro di te, tutto in una mano.
(Entrata in scena, maggio-giugno 2020) Mastro gruista
Filastrocca di sotto in su per l’omino della gru. Sotto terra va il minatore, dov’è buio a tutte l’ore; lo spazzino va nel tombino, sulla terra sta il contadino, in cima ai pali l’elettricista gode già una bella vista, il muratore va sui tett... (continua)
Mirko D. Mastro 27/01/2021 - 21:55
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L’altro viaggio 9/16 (Commozione)
C’è una sola definizione della poesia secondo Joë Bousquet: l’accoglienza che l’uomo riserva alla vita. Così da domani ti metterò da parte per un po’, Celeste… ho voglia anch’io di accogliere. Quasi ogni domenica sera prima della fine del weekend tolgo e aggiungo alla lista quelle cose da fare prima di dover morire. A un certo punto erano settantacinque fino a restarne diciannove, e ammesso che io sappia ancora far di conto, dopo la spunta questo fine settimana rimani solo tu. Tu di cui non so neppure pronunciare il nome… il vento tra la meliga nella luce autunnale porterebbe i fiori gialli fin sulla costa dove le stelle marine chiacchierone lo direbbero al cembro che a sera ti parla dalla finestra del giardino. La sola cosa che mi manca è fare l’amore con te ogni volta prima di sognare, con le tue mani sul mio petto a mescolar emozioni.
(Dedicatoria- VII Elegia, gennaio-luglio 2020) Mastro molatore
Arriva l’arrotino e si ferma ai can... (continua)
Mirko D. Mastro 31/01/2021 - 21:57
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L’amore nel cielo
Nel blu del cielo infinito, si sfiorano, due amanti destinati a non abbracciarsi mai. Il sole, ardente e radioso, illumina il giorno, mentre la luna, misteriosa e argentea, incanta la notte. In segretezza si cercano, nel vasto firmamento, sapendo che il destino li tiene lontani. Ma in quei rari istanti di dolce incontro, il tempo si ferma e l'universo celebra il loro amore. Il sole bacia la luna con raggi dorati, regalando luce alla notte silenziosa. Mentre la luna dona al cielo un'aura argentea, un regalo di splendore nel buio dell'infinito. Nel loro eterno corteggiamento, il sole e la luna danzano tra le stelle, e anche se i loro sguardi si sfiorano appena, quei fugaci istanti valgono una vita intera. Così l'amore tra il sole e la luna, diventa simbolo di desiderio e sacrificio, celebrato dagli astri e tenuto vivo, nei cuori di quanti sognano un amore impossibile.... (continua)
Umberto Palazzolo fischietto 31/05/2024 - 11:08
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L’eco dell’amore
L’eco dell’amore Quando si ama, è sempre complice il cuore, che gira sull’anima di chi si innamora, lasciandosi avvolgere dall’emozione, che fa vibrare ogni battito, ogni respiro, creando un’eco che risuona in un sentimento che non conosce confini. È un soffio che danza e accarezza la pelle, un’onda che si fonde con il brivido di un solo sguardo, la luce che filtra tra le ciglia socchiuse di chi sogna.... (continua)
Imago Mago 24/03/2025 - 15:31
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