RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Il viaggio (eco versi, le Grange) diciannovesima tappa Quest’oggi il nostro salotto itinerante si troverà ad affrontare, se così si può dire, una specie di turbolenza. Sentirete sobbalzare le vostre poltrone di varia foggia, ma restate seduti tranquilli ognuno al proprio posto.
“Ma che ci posso fare/ se a me piace il Natale…/ Ma che ci posso fare/ se mi piace tirare la neve/ c'è più gusto a mangiare/ a bere e ad abbracciarsi ancora./ Chiudi gli occhi, esprimi un desiderio/ ed immagina che sia vero”. Vedo le sagome nitide di Ernesto, Giuseppe e Santa, e le ombre di Ferruccio e Arduino, Glauco, Valentina, Michele e Teresa. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria, Moreno, Laisa, Mary e Margherita. Continuano a piacermi le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Viaggeremo lì “dove fiorisce il rosmarino c’è una fontana scura… dove cammina il mio destino c’è un filo di paura”, canta Fabrizio De André. Ho pensato di accostarti l’ecopoesia, un genere particolare che si è sviluppato a partire dall'... (continua) ![]() ![]() ![]()
L’autore del Tomo 7:10 Non furtum facies
Come ogni giorno verso l’ora di pranzo esco dallo spazio bianco del dorso e, costeggiando la gabbia di testo fino in fondo al margine di taglio, appendo ai risguardi di copertina il domino per il cappuccio, ma dalla parte bianca. Come ogni giorno verso l’ora di pranzo il ragazzo col nodo alla cravatta allentato esce dal cancello e, costeggiando la siepe rossa fino in fondo alla stradina, raggiunge la cassetta della posta. Di solito si stiracchia prima di aprirla, poi se ci sono dentro bollette sbuffa solo un po’. ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (Acrostico, Verso estremo) capolinea Mi piacciono i cappelli. Vi terrò tutti nel mio cappello da pensatore, e qualche volta vi cercherò provando a leggere dall’etichetta che mi penzola dal cilindro. O in un orologio fermo da taschino.
Anche gli orologi mi piacciono. 21 di voi hanno viaggiato con me prima su sedili e poi in poltrone di varia foggia per ben 42 giorni, sagome nitide e ombre e compagni di viaggio: Ernesto, Giuseppe, Santa, e Ferruccio, Arduino, Glauco, Valentina, Michele, Teresa, Alberto. Maria Luisa, Barbara, Loris, Antonio, Grazia, Anna Maria, Moreno, Laisa, Mary, Margherita e Graziella. Vi ringrazio per non aver dato peso al fardello dei dettagli. E per le qualità dei dettagli. Ora concederò un po’ di respiro alla penna. Dicono avesse “uuun”a funzione magica, probabilmente mnemonica in origine l’acrostico. Quel componimento in cui le lettere o le sillabe o le parole iniziali di ciascun verso formano un nome o una frase. Nel mentre… scorrerò con gli occhi insieme a voi Mani afferrano la matita ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Arterìa -Poetando dallo stambugio In uno dei miei viaggi in gioventù passai del tempo alla Bodeguita del Medio dove lessi tra foto, firme nelle pareti, graffiti
“Non ci vuole niente a scrivere. Tutto ciò che devi fare è sederti alla macchina da scrivere e sanguinare”, Ernest Hemingway. Non so dire perchè mi sovvenne Oscar Wilde “È triste. Metà del mondo non crede in Dio, e l’altra metà non crede in me”
Sostennero certuni
Dove i raggi ![]() ![]() ![]()
Raccontami di quando ancora sorridevi Quando facendo ritorno dalla chiesa
sorriderai forse senza motivo per un pensiero che ti solletica nella memoria, e ti sorprenderai di poter scrivere una volta ancora la trama e con essa il finale, scegli la speranza e raccontami di nuovo quella storia nonna, parlami… parlami di Pandora. Sostando dal poggiolo sul prato rinverdito L’alba sul poggiolo, un’altra volta ancora. Sulla vecchia sedia a dondolo in un angolo il diario con le storie di oltre ottant’anni di vita… Un malato capace di fare ![]() ![]() ![]()
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