RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Regina del giardino

Ogni giorno passavo per le tue scale, scavalcavo il muretto che divide le nostre case e aprivo il portone. Cercavo sempre di non farmi vedere, né da te né da nessun altro. Era stupido, lo so, ma era come se stessi facendo qualcosa di illegale. Spesso il mio cancello era chiuso e passare per il tuo, sempre aperto, mi era sembrata subito una soluzione. Da soluzione diventò abitudine. Quando ti vedevo là fuori, nel regno del tuo giardino, mi faceva quasi strano passare per il mio cancello o suonare aspettando che qualcuno mi aprisse. Sapevo che tu non avresti avuto alcun problema a riguardo, ma se lo avessi fatto in tua presenza, il mio vizio avrebbe perso la sua ragion d'essere e, forse, sarebbe venuto meno. E io non volevo perderlo.
Le rose del tuo giardino erano le più belle che avessi mai visto. La dedizione con cui te ne curavi ogni giorno era la loro bellezza. Il profumo delle tue rose e quello dell'erba fresca mi annunciavano la primavera. Talvolta anche il mio giardino odorava d... (continua)

Lucia Trucca 17/06/2016 - 03:41
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Sigarette

Gloria era seduta sul letto con le gambe accavallate e un libro poggiato sulle ginocchia. Era il nuovo volume della PNEI. Medicina, psicologia, teorie, studi; tutto molto interessante, ma forse troppo poco pragmatico. Aveva ripreso a fumare. Fumava molto, non si trattava più di quelle due o tre sigarette a sera. Non appena usciva di casa la mattina ne accendeva subito una e spesso le sembrava che non bastasse. Chiuse il libro con un tonfo, si alzò dal letto e si coprì le spalle con una coperta di pile. A gambe nude, aprì la finestra. Fuori il cielo era nero, coperto, con poche stelle. L’aria era umida, tremendamente umida. Il silenzio. Prese una Marlboro dal pacchetto sul davanzale, l’accese e iniziò ad inspirare. Aveva bisogno di sgombrare la mente. Non aveva più paura degli uomini. Gli uomini hanno sempre dei limiti, per quanto, spesso, discutibili. Aveva paura della natura, illimitatamente crudele, spietata, imprevedibile e allo stesso tempo così perfetta e meravigliosa.
Squillò il... (continua)

Lucia Trucca 14/11/2017 - 12:45
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