RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



UNA GITA INDIMENTICABILE

Elena si asciugò la visiera del casco e sbuffò: “Era meglio se ci fermavamo a Taggia e aspettavamo che finisse di piovere!”.
Da più di un’ora guidavo cercando di tenere dritta la moto su quella strada stretta, trasformata in un torrente, tra curve, deviazioni e grumi di case dai nomi più strani, ombrosi e chiusi come pensavo fosse il carattere delle persone che ci vivevano.
Doveva essere una gita indimenticabile: dalla città caotica, calda ed opprimente, alla lussureggiante e fresca Riviera, passando per il misterioso entroterra e gli antichi borghi delle streghe, yeah!
Un perfetto weekend andato a puttane, casomai.
A parte un breve sprazzo di sole sull’Aurelia, non aveva fatto altro che piovere.
Tempo di merda...
“Giusto!”, osservai, “Peccato che eravamo già fradici e dovevamo per forza arrivare a Valfronda entro sera, visto che avevamo già prenotato!”.
Elena incassò e non disse più nulla. Di tanto in tanto controllava se il cellulare prendeva, in mezzo a quel bosco fitto di c... (continua)

Paolo Guastone 02/09/2020 - 12:40
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PAMPLONA!

Il pomeriggio di un giorno di un’estate lontana stringeva la campagna in un abbraccio di luce forte e gialla.
Via Soliggia era deserta e si stagliava davanti a me, stretta, come volesse farsi minuscola per non disturbare le piante, vere ed incontrastate dominatrici del paesaggio.
L’aria profumata stuzzicava i polmoni, il sole sferzava la pelle ed invogliava a vivere la vita senza perderne nemmeno una goccia, in una quiete così magica che in città era inimmaginabile ed anzi non sembrava neanche di questo mondo.
Percorsi volando le poche decine di metri che separavano casa mia da quella di Mario e, quando sbucai nel cortile, lo trovai seduto sotto il portico con un muso lungo un chilometro.
L’euforia iniziale si afflosciò in un attimo. Mi avvicinai timoroso e gli chiesi cosa stesse succedendo.
“Succede che mia mamma non mi fa uscire se prima non raccolgo tutte le uova dal pollaio!”, mugugnò con un tono di voce tendente al pianto.
I lavori che, di solito, la mamma di Mario affibbiav... (continua)

Paolo Guastone 10/11/2021 - 11:35
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GRAN PREMIO

Claudio lasciò i comandi e chiese: “Vedetta, quanto dista la base spaziale?!”.
Mario si sporse in avanti, per scrutare meglio l’orizzonte, poi cavò dalla tasca un foglio sgualcito, lo esaminò con cura e rispose: “Meno di duemila anni luce, signore!”.
Soddisfatto dalla risposta, Claudio si voltò verso di me e sibilò: “Tracce di alieni?”.
“Nessuna, signore!”.
Adolfo, relegato sul modulo lunare agganciato all’astronave, aggiunse: “Anche qui nessun alieno!”.
E invece gli alieni c’erano eccome. Si erano mutati ed avevano preso le sembianze dello zio Gigetto.
Presto la loro presenza si manifestò: “Maledetti imbecilli!”, urlò a squarciagola lo zio Gigetto, “Scendete da quel cavolo di trattore prima scassarlo del tutto!”.
Anche stavolta ci aveva scoperti. Non ci restava altro da fare che sbarcare dall’astronave e tornarcene a giocare in giro per la cascina.
Lo zio Gigetto abitava in una piccola cascina sul limitare dal paese. Si leggeva cascina ma, in realtà, quella sembrava più una d... (continua)

Paolo Guastone 19/05/2021 - 14:19
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COSA DEVO FARE?

“Cosa devo fare...?”.
Quando il vecchio ricominciò con la cantilena erano quasi le due e mezza.
Oltre la finestra la notte fluiva liquida insieme alle sue stelle e la Circonvallazione Ovest era un ruscello morto.
La città dormiva. Ma la città non dorme mai profondamente e, se dorme, lo fa con un occhio solo. Sempre all’erta, quasi vigile, se ne sta lì, apparentemente quieta, ma impaziente di riprendere di nuovo a ruggire.
“Cosa devo fare...?”, balbettò ancora, stringendosi nel lenzuolo mentre gli occhi si riempivano di lacrime.
La piccola stanza era immersa nel buio ma, dalle fessure delle persiane, le luci distorte dei lampioni sfumavano all’interno in ombre grottesche e cangianti che si frantumavano in coriandoli di lampi asincroni e tenui sulle pareti.
Così’ non gli fu troppo difficile riconoscere l'immagine del Sacro Cuore di Gesù che sorrideva benevola, appesa al muro, sopra il vecchio comò.
Spostò lo sguardo verso la finestra ed individuò anche gli arredi da tanto tempo fa... (continua)

Paolo Guastone 27/07/2020 - 13:54
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DENTRO LA NEBBIA

“Papà, guarda!!!”.
Mia figlia si fermò incantata e stupita. Già annunciata dal pallore del cielo, la nebbia era scesa nel giro di qualche minuto nascondendo le case, l’auto, il giardino e velando ogni rumore.
“Ma…dove siamo?”, gridò, tirandomi per il braccio.
Accennai un sorriso. “Eh…eh…siamo in giardino, non vedi?”, spiegai. “Dietro di noi c’è la casa, là c’è l’orto, in mezzo il capanno degli attrezzi….”.
Nei piccoli paesi della Lomellina, dove le case sembrano sparse sopra la grande pianura, come sementi su di un campo fertile, la nebbia è uno dei tratti somatici dell’autunno.
Laggiù l’autunno dipinge quadri che svelano fragranze inebrianti. L’aria è pervasa dagli aromi delle stoppie marcite, del fumo sottile che fugge dai comignoli e si perde tra le grigie nubi, del terreno umido e dei funghi nascosti nel sottobosco spontaneo di robinie e noccioli.
Ma, spesso, arriva la nebbia. Si presenta senza neanche bussare e si corica sui campi improduttivi e lungo i fossi, avvolgendo le ... (continua)

Paolo Guastone 07/07/2020 - 12:30
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