RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



La miniera

La Torre Saracena a nordest sembrava dialogare smarrita con il vecchio Faraglione che ad ovest allungava la sua ombra sul sottostante scintillio, non c'era più la vecchia sprezzante superbia dell'uno verso l'altra o viceversa, quando si facevan belli per raccogliere i consensi dei turisti...
Molti molti anni prima, adesso l'uno cercava l'altra, testimoni di una bellezza perduta.
2039, giugno.
Seduti sulla sabbia bianca, Panna e Boario, l'uno di fronte all'altra, si prendono le mani, le punte dei loro nudi piedi si toccano, spingono nelle opposte direzioni, fino a costringere le gambe a tendersi, come la corda di un arco, i corpi si staccano da terra, restano in equilibrio fino a che uno dei due cede e cadendo si rotolano ridendo; Panna ha i capelli legati con un grosso laccio bianco e rosso, un abito bianco sfilacciato, gambe e braccia magre di bambina e un'ombra di seno crescente come una delicata e luminosa parte di luna, Boario tiene i capelli raccolti in un piccolo codino sull... (continua)

Grazia Giuliani 03/11/2017 - 22:20
commenti 10 - Numero letture:1167

Voto:
su 6 votanti


Come corse di salmoni

Vorrei fare un viaggio, con te, senza quelle valigie così piene di tutto quello che potrebbe forse servirci. Per chiuderle dovrei stendermi sopra mentre tu serri la cerniera. Durante il viaggio potrebbero aprirsi e rovesciarsi sulla strada come un secchio di acqua oppure lasciar uscire dalla cerniera un sottile lembo di un indumento.
Prendo lo zaino, basta per me, basta per te.
Lo porto io sulle spalle e starò dritta con il mento alto per guardare la strada da seguire, leggerò i cartelli che a volte traditori si nascondono dietro le fronde degli alberi.
Canta tu che io ti vengo dietro, una canzone sguaiata, gridata “ non sono una signora...”, una filastrocca smielata e dispettosa mentre linguacce e smorfie si inseguono sui nostri abiti a fiori degli zii d'America.
Soffia il vento sui nostri capelli, biondi e bruni si muovono in una danza, le onde del mare sono cavalloni dai quali ci facciamo disarcionare, tieni la bocca chiusa sott'acqua, non possiamo ridere perché l'acqua salata... (continua)

Grazia Giuliani 29/05/2018 - 21:38
commenti 8 - Numero letture:1040

Voto:
su 5 votanti


Fa male

Poco più di tre anni fa, dopo un malore che avevi avuto nel giorno della festa della donna, iniziammo a girare a trottola da vari specialisti, l'uno ci rimbalzava all'altro, fin quando non entrammo nello studio di quella che poi sarebbe diventata la tua Dottoressa.
Lei disse Alzheimer e così fu.
Nei controlli che facevamo, la tua malattia, nonostante la cura , progrediva e la dottoressa mi spiegava che saresti regredita ad uno stato più o meno infantile, avresti perso sempre più informazioni e le azioni più semplici per te sarebbero diventate sconosciute.
Non avevi un segno sul viso, un colorito particolare che rendesse evidente il tuo male, così per alcuni era difficile comprendere che tu eri malata. E' strano, quando mangiavi ci guardavi e con un sorriso ci mostravi il cucchiaio dicendo “ insegnatemi che cosa devo fare perchè io non lo so più”, sì è molto strano tu, malata, suggerivi a noi sani, come dovevamo comportarci. Alcuni pensavano tu fossi matta, a volte aggressiva, ma ... (continua)

Grazia Giuliani 15/11/2017 - 19:26
commenti 15 - Numero letture:1287

Voto:
su 11 votanti


Piccola chiave

Seduto per terra, accanto alla bicicletta, un ginocchio piegato sul quale appoggi il braccio, lasci cadere la mano che unisci all'altra, una camicia scura e un pantalone che si intuisce largo, e quello sguardo, con un pezzetto di sorriso che nei tuoi occhi soffia un po' di malizia, la mano di un amico in piedi dietro di te, si appoggia sulla tua spalla destra e così gli altri accanto, mani che si congiungono sulle spalle, gesti di forza, sostegno, di chi come voi si allontanava da anni di guerra.
Io ero la più piccola di tre figlie femmine, le bimbe del postino.
Il postino era una figura intima per le famiglie, in particolare quando un segreto si addentrava nella carta da lettere, tatuava storie infedeli o da celare ai familiari con l'inchiostro sulla busta con un imperativo “ consegnare nelle proprie mani “. Per te era un giuramento, non mettevi quella lettera di clandestini respiri nella borsa con le fibbie di cuoio consunte, ma nella tasca e da lì scivolava come un rivolo di c... (continua)

Grazia Giuliani 13/12/2017 - 19:37
commenti 9 - Numero letture:981

Voto:
su 4 votanti


Amantes

Amantes, scorreva le mani sui lunghi capelli, dal rame scendeva all'oro delle punte, indugiando su esse spostava il viso, per guardarle come se volesse salutarle prima di lasciarle cadere sulle spalle.
Si annoiava intristita da quella giornata buia dove il sole non riusciva a filtrare la coltre al di sopra di lei. Brando era arrivato alle sue spalle, silenzioso, scivolando sull'acqua con la canoa. Ne aveva visto solo l'ombra all'ultimo momento, non aveva più pensato al rame e all'oro dei capelli, non aveva riflettuto e a riva lo aveva aspettato. Il mare era piatto, scuro, sottintesa promessa di un'esplosione di forza che presto sarebbe arrivata, l'energia era compressa al di sotto della tavola blu cobalto e si sarebbe liberata dando sfogo alla sua potenza. Le onde si sarebbero infrante sugli scogli, sulla spiaggia, sul molo illuminato dagli uomini a poche centinaia di metri.
Brando si era avvicinato, con la timidezza di chi teme di essere respinto, lei faceva luce nell'oscurità del... (continua)

Grazia Giuliani 15/02/2018 - 16:53
commenti 12 - Numero letture:1077

Voto:
su 9 votanti



[ Pag.1 ][ Pag.2 ][ Pag.3][ Pag.4 ][ Pag.5 ][ Pag.6 ][ Pag.7 ][ Pag.8 ][ Pag.9 ][ Pag.10 ]

 
     


- oggiscrivo.it - Copyright 2009 - 2024 - Tutti i diritti sono riservati - Webmaster Mauro -