RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Onda che va e non torna

Non aveva più termini dispregiativi per quel suono maledettamente odioso che la sveglia emetteva, inesorabile, tutte le mattine alle sei.
Cercò la ciabatta per tirargliela, ma come sempre, non la trovò.
Fu gioco forza uscire dal letto caldo, stirarsi, sbadigliare, spalancando le braccia al cielo e spegnere la maledetta sveglia.
Il solito meccanismo di preparazioni prima di uscire fu svolto dal corpo senza infrangere lo stato di quiete, che la mente assaporava ancora.
Poi il frastuono della strada e l’affaccendarsi della città riportò il corpo e l’attenzione alla materia ed al tempo attuale, quasi fosse una giostra, che ha esaurito la corsa.
L’ hangar numero sei era già gremito di colleghi indaffarati nei preparativi per l’allestimento al volo degli elicotteri. Giovanni il capo in seconda salutò Marco appena giunto, con un gesto della mano mentre era chino sugli attrezzi, poi si girò a guardarlo e gli disse:
-Marco, tutte le mattine partiamo presto e la sera, dopo molti rischi... (continua)

paolo signorini 17/05/2016 - 15:55
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Angeli senza ali

Eravamo solo tre corpi distesi su di un prato. Era notte fonda e ci tenevamo per mano. Non per paura ma il contatto fisico ci faceva percepire lo stato reale della situazione che di reale non aveva niente.
Vedevamo le stelle corrersi appresso e formare scie di luce, con pennacchi gialli e viola. Si avvicinavano a noi e il suono melodioso che le avvolgeva rapiva le nostre menti, in vortici di scintille ed esplosioni di sapori. Poi i colori scomparivano ai nostri occhi, ma erano percettibili al nostro olfatto. Il bianco era panna montata, il giallo era zucchero filato, il blu ci dissetava. L’erba sotto di noi si faceva sempre più soffice e prendeva la forma di un letto di piume. I suoni che vedevamo sfrecciare, ora lenti ed ora veloci, si avvicinavano ai nostri visi per carezzarci e fuggire di nuovo verso le onde del mare che dal cielo si rovesciavano sulla terra, col suo odore di menta e vaniglia . Poi d’un tratto il sole, immenso su di noi, ci ricopriva di neve calda che assaggiava... (continua)

paolo signorini 01/01/2017 - 20:49
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Il giorno prima.....

Continua, ormai da giorni, a pervadermi questo inutile senso di oppressione, che mi schiaccia il petto e mi stordisce la mente. Ho cercato di ingannarmi con pensieri piacevoli e momenti di
vita sociale, ma inutilmente, il mio corpo reagisce come un cane alle minacce del bastone, indietreggia spalanca le mascelle e ti guarda dritto negli occhi con rabbia.
Forse il cane è più fortunato visto che ha qualcuno a cui lanciare le sue frecce infuocate di odio,
invece a me rimane solo la mia immagine, riflessa nello specchio, che mi guarda muta e sempre più distante. Impersonale presenza, su cui rifletto una rabbia che che mi rifrange in maniera esponenziale.
A momenti ricordo quando da bambino cercavo di sorprendere l’immagine riflessa facendo movimenti improvvisi dagli angoli dello specchio o accendendo e spingendo le luci. Anche questi ricordi non mi fanno più sorridere, come non mi allieta ogni altro momento della mia vita passata.
L’unica possibilità di evoluzione è la ricerca di un... (continua)

paolo signorini 13/11/2017 - 21:37
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Isidra

Isidra il solitario, ormai era questo dall’adolescenza. Il sui compagni il vecchio bastone di legno e una speranza mai rivelata.
La scogliera di Maipus lo attendeva come tutti i giorni, rifrangendo con rabbia i flutti per schiumare i lembi di terra prigionieri delle radici dei pini rimasti.
Ogni passo sulle rocce scoscese era l’occasione per un saluto alla natura e una maledizione all’umanità.
Le rondini evitavano di giocargli intorno, lo scortavano verso la sua meta come un corpo di guardia ad una parata.
Finalmente il picco roccioso dinanzi, finalmente la nicchia dove riposare, finalmente solo il rumore del mare a coprirne ogni altro.
Anche Isidra era vissuto nell’illusoria gioventù, dando sfogo ai sogni ed alle follie, ma il tarlo dell’età adulta lo aveva fatto preda di sé molto prima degli altri, rendendolo un uomo-bambino. I giochi con gli amici erano inappropriati alla sua mente, gli scherzi, le burle, offensive. Le compagnie inadatte e sempre più schive. Isidra era il dive... (continua)

paolo signorini 05/01/2018 - 18:22
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Anime di ferro

Sono ormai giorni, ho perso il conto, che navighiamo come sardine in questo container. Ci hanno stivato in alto tra altre latte di ferro, non come dolcetti o biscotti, ma come merce avariata, al freddo e alla mercé del mare in tempesta.
Ma ciò che accade all’esterno é solo udibile per fortuna, ciò che invece accade dentro questa puzzolente scatola di lamiera é sulla mia pelle oltre che nei miei occhi raggrinziti.
Tutti hanno sonno, vuoi per il dondolio vuoi per la fame che assorbe le ultime energie. Tutti si fanno i bisogni addosso, con vergogna i primi, con disperazione, i secondi, con indifferenza gli altri.
Tutti cercano di accaparrarsi un posto comodo tra la ressa, ma inutilmente, siamo accatastati. Gli stivatori hanno ben pensato di caricare il numero maggiore di merce possibile per risparmiare sui costi. Già i costi della merce, persone che valgono quanto un vecchio mobile.. La mia famiglia ha venduto quel poco che aveva per pagarmi questo viaggio, per vedere appagate le pregh... (continua)

paolo signorini 03/04/2018 - 14:08
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