RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Senza passato

Il temporale arrivò all'improvviso spazzando via l’ arsura di quel giorno di luglio.
Gocce grosse come chicchi d’ uva che lavavano le strade del piccolo paese.
Violetta s’ affacciò alla finestra sbottonandosi di più la camicetta e respirando quell'aria fresca che profumava di gelsomino. Il libro aperto sull'ultima dispensa del professore Bartoli, mancava solo un giorno all'esame di storia antica e lei sentiva immancabilmente quel senso di ansia che l'opprimeva, impedendole di respirare. Già perché lei, a dispetto dei suoi genitori, due professionisti affermati e di successo, non si sentiva mai adeguata. Era una sognatrice, amava l’ arte in tutte le sue forme e anche se pensava di non aver talento dipingeva dei bellissimi volti, enigmatici e con un fascino d’ altri tempi, quasi come se li avesse già visti o incontrati in un’ altra vita.
Lo squillo del telefono la fece sussultare, rispose sapendo già chi fosse.
“ Si papà… ho studiato, tranquillo, non è così pesante, ok ti farò sapere... (continua)

Anna Rossi 13/10/2018 - 04:38
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Una storia di paese

Quanto era bella Rosalia, ogni domenica mattina andava a messa insieme alle sue zie Assuntina e Totuccia, tutte vestite rigorosamente di nero, com’ era consuetudine nel piccolo paese siciliano, per le donne rimaste zitelle. Anche lei, non essendo ancora maritata, indossava prevalentemente il nero o colori scuri, ma ciò nonostante non passava inosservata.

Rosalia camminava tra le sue zie, quasi che dovessero farle da guardie del corpo ed in effetti non avevano tutti i torti, al suo passaggio tutti gli uomini scapoli e ammogliati si voltavano per guardarla e fare apprezzamenti non sempre delicati. Rosalia dal suo canto pensava: come posso trovare marito, se non mi lasciano nemmeno andare a messa da sola o a fermarmi a chiacchierare con qualcuno?

Prima di uscire le impartivano le ultime raccomandazioni: ” Rosalia, con gli occhi bassi devi stare, capito? Una donna perbene non fissa gli uomini, ma al posto suo sta, intesi?”

Lei annuiva ma sotto la “ veletta” che la obbligavano a m... (continua)


Anna Rossi 20/10/2018 - 06:54
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Una storia di paese( La fermata sbagliata)

Il vagone sul quale Rosalia aveva preso posto, era quasi vuoto, i sedili erano scomodi e dall’aspetto trasandato. Il vecchio treno regionale era sporco e puzzava di sudore e di terra. Era uno di quei convogli che portavano i braccianti agricoli nei grandi latifondi, dove venivano coltivati i pomodori.
Mentre il treno s’allontanava, l’angoscia aumentava sempre di più, stringendole le viscere in una morsa, all’improvviso una fitta dolorante al basso ventre, la fece contorcere dal dolore, per fortuna durò solo pochi attimi, ma questo bastò a sconvolgerla. Si accarezzò la pancia dicendo: ”Aù nicarìeddu nun jè chi mi vvoi fare ‘n bruttù scherzo?”
Poi si ricordò di non avere mangiato nulla e sicuramente, quelli potevano essere anche i morsi della fame, prese una grossa arancia e cominciò ad addentarla con gusto, il succo le colava dalla bocca e lei si ripulì con un gesto buffo come fanno i bambini, con il dorso della mano.
Dopo poco il treno si fermò in un’altra piccola stazione, dove s... (continua)

Anna Rossi 03/11/2018 - 08:25
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Il colore della gioventù

“ Accidenti”! Imprecò Daniel: “ Ogni volta la solita storia”. Gloria lo chiamava puntualmente come se nulla fosse: ” Papi mi vieni a prendere all'Università? Sono rimasta a secco.”
Quel giorno era in ritardo per un importante appuntamento di lavoro, e come se non bastasse, fuori c’ era il diluvio universale. Avrebbe voluto risponderle: ” Arrangiati, così impari ad essere più responsabile”. Ma sapeva benissimo che non sarebbe servito a nulla, salì sull'auto e si avviò verso corso Francia. Dopo un po’ si trovò imbottigliato nel traffico caotico dell’ ora di punta e la figlia, come sempre, continuava a bombardarlo di messaggi: “ Quanto ci metti? Sono tutta bagnata. Ma dove diavolo sei finito? Quanto mi farai aspettare?” Incavolato Daniel chiuse il cellulare. Finalmente dopo un’ ora abbondante, per un tratto di strada che senza quel traffico si poteva percorrere in venti minuti, arrivò a destinazione. Riconobbe la figlia da lontano e notò che era in compagnia di qualcuno, si avvicinò e Gl... (continua)

Anna Rossi 09/04/2021 - 06:44
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L'ultimo libro

Eccomi qui, in una fredda soffitta nella penombra, dove a malapena riesco ad intravedere le forme della cose. Tutt'intorno, fan da muro, accartocciati ed ingialliti manoscritti, dove le svariate storie, hanno preso vita con i loro personaggi, maschere nel teatro del mondo.
Mi guardo in uno specchio scheggiato e faccio fatica a ricordarmi chi ero, la barba incolta m’ incupisce di più ed il color terreo, per la mancanza di luce, mi dà un aspetto terribile. Il mio sguardo si posa su un vecchio orologio a pendolo, sono giorni che aspetto, aspetto cosa!?
Che la mia esistenza cambi, che succeda qualcosa per ridarmi la voglia di esistere. Ho freddo, mi stringo addosso il cappotto sdrucito e scolorito, ho una piccola stufa a legna, ma la legna é finita e sto bruciando a poco a poco, quel che resta della poca mobilia. Mi affaccio dalla piccola finestra e riesco a vedere le auto che sfrecciano veloci sulla strada bagnata.
Si è scatenata una tempesta furiosa dal freddo pungente, credo che fra ... (continua)

Anna Rossi 14/06/2021 - 05:51
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