RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



UNA PASQUETTA DA PANICO

Era una Pasquetta di metà degli anni ’70 e come sempre con tutti i parenti ci riunivamo nella casa colonica dei miei nonni a Capo Comino, quel pezzo di Sardegna più esposto ad est.
Era una delle poche occasioni in cui non impegnati con qualche attività che la vita di campagna esigeva, ci si dedicava esclusivamente ad un lungo ed abbondante pranzo. Se il clima lo permetteva ci si accomodava portando dei tavoli e sistemandoli sotto la palma e sotto il giovane pergolato che in quei giorni era già adornato di verdissime ed irrequiete foglie. Se invece il tempo fosse stato inclemente ci saremmo riuniti tutti nella grande cucina, scrigno di indimenticati profumi e dove sarebbero rimbombate risate e racconti.
Eravamo numerosi, ma dalle mie parti non si dice molti o tanti senza farlo seguire con un “Dio vi benedica” così, come uno scongiuro. ... (continua)

Millina Spina 03/03/2016 - 14:10
commenti 11 - Numero letture:1171

Voto:
su 5 votanti


IL GUARDIANO DEL FARO

“Antonio! Antonio! Antonio ti prego aiutami! Sto morendo!!”
Era una notte d’estate, molto tranquilla e Antonio riposava nella stanza del vecchio moletto da dove decenni prima veniva imbarcato il carbone verso il continente. Quel carbone veniva dai boschi vicini che coprivano i lievi pendii che movimentavano la campagna verso l’interno e dove oggi, nonostante l’intento di ricoprirli con nuove piante, le ferite sono ancora aperte e le querce ed i lecci secolari non adornano più quei paesaggi e non regalano più fresco ristoro.
Antonio si trovava lì con le mucche al pascolo, dopo la transumanza che lo aveva visto due mesi prima attraversare parecchie e scoscese colline e riposava dopo la giornata passata a vigilare i suoi animali nei campi attorno fino alle dune e talvolta spingendosi fino a riva e dopo, come spesso capitava, passava il pomeriggio... (continua)

Millina Spina 11/03/2016 - 13:51
commenti 7 - Numero letture:1250

Voto:
su 4 votanti


L'eredità

La prima maestra del mio paese fu la zia di mia nonna, Cara Maria si chiamava, e fece il suo corso di studi a Nuoro negli anni in cui le campagne brulicavano di briganti.

Allora non c’era la strada che dal nostro paese portasse direttamente alla città, ma si doveva fare un enorme giro passando per Orosei per poi dirigersi verso l’interno. E non c’erano neanche automobili, tanto che Maria raggiungeva Nuoro a cavallo, accompagnata da uomini di fiducia, solitamente parenti.

Non tutti i ragazzi dell’epoca frequentavano le elementari, ma frequentare le scuole medie era un lusso che solo pochissimi si potevano permettere, le superiori invece erano un vero e proprio miraggio, per l’impegno economico che comportava e per la sede degli studi, lontana da casa.
Ovvio che chi vi accedeva era considerato un benestante, appetibile dai briganti che non perdevano occasione per fermare e derubare tutti i viandanti.

Accadde anche a Maria e ad i suoi accompagnatori di essere bloccati, ma pro... (continua)


Millina Spina 09/03/2016 - 16:58
commenti 14 - Numero letture:1341

Voto:
su 6 votanti


UNO STUPEFACENTE EPISODIO

Tzia Franzisca chiuse l’oblò della lavatrice Naonis ed avviò quel lungo lavaggio a lavare i pantaloni dei figli appena rientrati dalla casa dei nonni, in campagna, e che necessitava di acqua bollente e detersivo potente a togliere le macchie di terra, di erba, di resina, talvolta di sangue e di tutte le tracce di escrementi lasciate durante il passaggio per il pollaio e per la porcilaia.

Era incredula, guardava il cestello girare a cancellare tutta la giornata appena finita, ma non riusciva a togliersi dalla testa ciò che aveva letto su quel biglietto trovato avvolto insieme ad alcune banconote nella tasca dei jeans di Alberto, e che purtroppo parlava chiaro.

La scrittura era di suo fratello Peppe, nostro zio, perché come succedeva spesso i nostri zii ci davano piccole commissioni da fare in paese. A quei tempi non avevamo ancora il telefono per cui anche mia nonna mandava la lista della spesa con uno zio che faceva il fontaniere in comune e che a fine lavoro passava a casa nost... (continua)


Millina Spina 01/04/2016 - 12:20
commenti 15 - Numero letture:1071

Voto:
su 6 votanti


Fin da bambina

Ho iniziato a farlo fin da bambina, quando smessi i panni della mamma delle bambole con cui giocavo in paese infilavo quelli della libertà e correvo tra la campagna ed il mare dove vivevano i miei nonni, dove andavo incontro al vento che s’insinuava tra le mie treccine rendendole due grovigli infiocchettati.
Lì, che fosse bello o cattivo tempo, passavo la giornata rigorosamente fuori insieme ai miei cugini con l’ingordigia degli attimi e delle esperienze che mai sazia quella sana fame dei bambini. E son stati loro ad insegnarmi.
Le prime volte li osservavo attentamente e poi cercavo, con il loro aiuto, di emularli stando ben attenta a mettere in pratica i loro consigli. Ma fallivo e loro mi pregavano di provarci ancora, ché l’esercizio era importante e sicuramente ci sarei riuscita.
Ricordo la rabbia che provavo di fronte ad ogni nuov... (continua)

Millina Spina 07/04/2016 - 14:05
commenti 19 - Numero letture:1119

Voto:
su 13 votanti



[ Pag.1 ][ Pag.2 ][ Pag.3 ][ Pag.4 ][ Pag.5][ Pag.6 ][ Pag.7 ][ Pag.8 ][ Pag.9 ]

 
     


- oggiscrivo.it - Copyright 2009 - 2024 - Tutti i diritti sono riservati - Webmaster Mauro -