RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



TUTTI E TRE

L’oceano verde attorno al paese era infinitamente piatto e io e Adolfo stavamo leggiucchiando i soliti fumetti nella capanna sopra l’albero, in mezzo a quella distesa di cielo e campi così rara e calma.
All’improvviso una voce flebile, lontana, ci chiamò: chi diavolo era che osava disturbarci, proprio mentre lo sceriffo stava per acciuffare i fuorilegge?
Adolfo si stiracchiò e sbirciò tra le foglie. Parecchi rami più in basso stava piantato Claudio con una faccia che non era esattamente la réclame della felicità.
Volammo giù e ce lo trovammo davanti, muto e con lo sguardo perso nel vuoto.
Ma un volto che tace ha spesso voce e parole: Claudio abitava vicino a me e io allora associai il suo mutismo disperato a quello che era successo, un paio di giorni prima, quando aveva portato a casa la pagella.
Nessuno, in tutta la regione, si sarebbe aspettato particolari sorprese da quell’evento e le urla di suo padre, seguite dal classico rumore di bastonate, e i lividi che gli vidi addosso i... (continua)

Paolo Guastone 20/04/2021 - 12:37
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LA CHIESA BIANCA

Ce la trovammo davanti un tardo pomeriggio di una estate lontana.
Faceva così caldo da far desiderare di togliersi la pelle pur di sentire un po’ di refrigerio e noi, appunto, ce ne stavamo tornando a casa dopo aver sguazzato beatamente in uno dei tanti fossi del circondario.
Non era la prima volta che la vedevamo, naturalmente, ma, quel giorno, ci eravamo spinti fino quasi al fiume e fu quindi inevitabile che ci passassimo proprio accanto.
Non sembrava una chiesa vera e propria. Assomigliava più ad una cappella votiva, un tempietto in stile barocco, perfettamente circolare, con in cima una cupola, come se ne vedono tanti in giro, che dell’originario colore bianco serbava chiazze di ricordi ammuffiti qua e là.
Se ne stava tranquilla in mezzo ai campi, proprio sull’argine. Muta, come un fantasma che guarda attraverso le sue orbite vuote, richiamava a pennello storie di altri tempi, di epoche lontane, storie da narrare a lume di candela dopo aver sprangato la porta per bene.
Un bosc... (continua)

Paolo Guastone 26/05/2021 - 15:39
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NELL'ORTO

Stamattina qualcuno ha bussato alla massiccia porta di casa e io stavo ancora dormendo.
Gli uccelli cantavano a squarciagola all’inizio di un’anonima giornata di fine Settembre. Nel silenzio della campagna il loro canto bucava l’aria e si sposava con il borbottio di qualche trattore lontano.
La brezza leggera giocava con le foglie ingiallite degli alberi e una nebbiolina diafana saliva dai campi, senza fretta, per farsi accarezzare dal sole radente e creare nuove e mutevoli figure che si stagliavano leggiadre sul quadro della grande pianura, mentre neri corvi, appollaiati sui fili della luce, si riscaldavano le penne ed apparivano come note spruzzate sul pentagramma da un musicista bizzarro.
Fuori, comodamente afflosciato sulle mie palpebre di cemento, il mattino gironzolava per i campi e attorno ai rami degli alberi. La sua luce lattiginosa si rifletteva sui tetti umidi delle case, scomponendosi in un prisma di colori tenui.
L’aria era fresca e la terra non si era ancora tolta com... (continua)

Paolo Guastone 04/06/2021 - 10:55
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GOOGLE MAPS

Me ne sto ancora qui, seduto a questo tavolo bisognoso di un’urgente pulizia, con lo sguardo perso nel monitor e la mano serrata sul mouse.
Non posso leggere, né guardarmi attorno. La vista si è ormai assuefatta alla luce tenue che si irradia dallo schermo sempre acceso.
Non che ne abbia bisogno, in fondo. Nessuno mi chiama, nessuno mi scrive e i libri hanno smesso di interessarmi da un pezzo.
Fuori, il mondo continua a macinare la sua vita. Di giorno e di notte, ma io non me ne preoccupo. Il silenzio mi circonda con la sua cortina di ombre che si allungano impietose, mi accarezza e mi sfiora con il suo alito gelido e sinistro.
Non percepisco neanche i rumori di questa paranoica città che striscia come un serpente e sbatte il suo egoismo contro le mie vetrate. Non li sento, neppure lontani e ovattati, come quando penetravano, una volta, attraverso i doppi vetri delle finestre. E nemmeno più mi giunge il canto mattutino degli uccelli né l’abbaiare notturno dei cani o il rincorrers... (continua)

Paolo Guastone 02/12/2021 - 12:25
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LA SOLUZIONE FINALE

Estate in campagna dell’anno….boh, non so quanti anni avessi al tempo. Non molti comunque.
Ero piccolo.
Il solco delle mie vacanze era tracciato in un minuscolo paesino dove tutti si conoscevano e le galline razzolavano per la strada. Case gialle da una parte, frumento e granoturco dall’altra erano le sponde di quel solco. La città era lontana e in giro c’era odore di terra ed erba fresca e il pane aveva il sapore del grano.
L’afa di Agosto soffocava peggio di un cuscino premuto sulla faccia, e la banda, al completo, sudava dentro quel rifugio improvvisato su un albero, al limitare del paese, verso quella distesa infinita di campi che si spingeva fino al paese vicino.
Già…. ecco quale era la cosa di cui discutevamo là sopra, tra mosche e tafani grossi come rondini, fin da quando ci eravamo radunati dopo un pranzo sempre troppo veloce.
Lo avevano fatto di nuovo. Malgrado fossimo sempre riusciti a sconfiggerli, ci avevano riprovato. La banda dei nostri coetanei del paese confinante ... (continua)

Paolo Guastone 07/10/2022 - 12:38
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