RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



FELICITA\' A BASSO COSTO

Da bambina ho sempre passato le estati al mare, non qualche settimana ma la stagione intera, ed anzi a fare bene i conti si sfioravano i quattro mesi, dai primi di giugno fino a tutto settembre.
E questo era possibile perché mia madre faceva la casalinga e perché i miei nonni ci ospitavano a Capo Comino.

Erano i primi anni '70 e subito dopo la chiusura delle scuole per mia sorella e mio fratello e l'asilo per me e l'altro fratello, mia madre preparava i pochi bagagli e li stipava in grosse sporte e poi aspettava il fratello Salvatore che con la sua 124 ci avrebbe portati a destinazione.

La mia famiglia, essendo più numerosa delle altre, veniva alloggiata nella casa del pane, composta da due stanze e dove i muri erano impregnati del profumo polveroso della farina e dove il forno, anche spento, riusciva a regalare ogni istante l'aroma del pane carasatu.

Mia zia Francesca e la sua famiglia occupavano l'adiacente fienile, un camerone che veniva svuotato e diviso con una semplice ... (continua)


Millina Spina 21/07/2016 - 01:48
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ESTOTE PARATI - SIATE PREPARATI

Ho passato metà di questi miei anni fra gli amici scout.

Sono entrata nel gruppo che avevo appena sette anni ed ho lasciato a trentuno, ci sono quindi praticamente cresciuta tra canti a squarciagola, preghiere rivolte al Cielo, salite polverose, risate e lacrime sincere.

Era il 1974 ed io insieme ad altre ragazzine formammo il cosiddetto Cerchio delle coccinelle e la prima uscita fu in quella campagna appena fuori del paese, tra gli ulivi argentati ed i papaveri rossi, dove ora ci sono l'ufficio postale, le scuole medie e tantissime abitazioni.

Ricordo con quale entusiasmo tutte noi abbiamo vissuto ogni istante di quelle giornate dense di attività, di paure e di nostalgia di casa.

Allora non esistevano ancora le camicie azzurre della divisa e d'inverno usavamo quegli odiosi lupetti blu che al lavaggio si accorciavano nelle maniche e che non riuscivano ad occultare quelle piccole dunette, i nostri piccoli seni che con puntualità spuntavano e di cui tutte ci vergognavamo... (continua)


Millina Spina 23/07/2016 - 19:25
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LA RETE DEI PENSIERI

-Hai chiuso il gas?
-Si. E tu l'acqua l'hai chiusa?
-Si, mi pare di sì. Però ho dimenticato quella bolletta sul tavolo.
-Pazienza. Non ho voglia di tornare indietro…

È l'una passata e come ogni notte io e mio marito stiamo rientrando a casa dal lavoro e tra la stanchezza ed il sonno ci pesa percorrere in auto anche questi sei chilometri, pochi ma che richiedono un ulteriore sforzo di lucidità ed attenzione.

I giorni d'estate si rivelano finalmente produttivi, dopo il buio indifferente dell’inverno, ma sono tutti uguali e ripetitivi, cambiano solo le comparse mentre le ore scorrono identiche, come la sabbia dentro una clessidra che la mattina appena svegli giriamo e che cessa il suo flusso a tarda notte, quando ormai pesante si deposita sul fondo, come il gonfiore ai nostri piedi.
Sono molto soddisfatta ed orgogliosa del frutto delle mie fatiche... (continua)


Millina Spina 20/08/2016 - 16:38
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Fiocchi di paura

I ragazzi camminavano sullo sterrato completamente innevato ed oltre al chiacchiericcio ed alle risate, si sentivano solo i loro passi affondare sulla neve, che ormai cadeva da giorni, mentre nel cielo gelidamente terso un astore planava libero.
Avevano preso la corriera dal loro paese a valle e si erano fatti lasciare in aperta campagna, per poi proseguire a piedi fino alle pendici di quella montagna che conoscevano molto bene, ma che mai avrebbe finito di stupirli per la sua bellezza, con la sua calcarea maestosità, adornata di lecci secolari, di corbezzoli e di arbusti di mirto che, insieme al timo selvatico conferivano all’aria un profumo unico, compagno di molte avventure.
Lo sterrato incorniciava la lunghezza della catena sul versante occidentale e loro l’avrebbero percorsa tutta, fino a giungere l’indomani pomeriggio alla fermata della corriera di fronte a quella casa cantoniera isolata ed abbandonata, dove anni prima, da bambini, avevano vissuto un’attività indimenticabil... (continua)

Millina Spina 06/03/2017 - 18:33
commenti 5 - Numero letture:1194

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SABBIA E SALE

Mi ero scordata di quanto scottasse la sabbia.

Ho parcheggiato l’auto sotto i pini, all’ombra così da ritrovarla abbastanza fresca al rientro, o comunque con una temperatura decente da poter ripartire subito.
Prendo lo zainetto e mi dirigo verso destra, verso la foce del fiume dove la spiaggia è deserta anche nella settimana di ferragosto. Almeno così ricordo.
Sono un po’ a disagio, come se mi sentissi osservata e sotto esame, ma è solo un’impressione: ormai sono anni che non vengo al mare durante l’estate ed è per questo motivo che mi sento spaesata.
Eppure sono a casa. Abito un po’ più in là, dove finisce la montagna ed iniziano le dolci colline, verdi merletti che si distendono fino alla palude e che incorniciano la sabbia bianca.
Seguo il sentiero tra i giunchi straordinariamente verdi che costeggia il fiume nel suo ultimo tratto, prima di donare la sua pigra dolcezza al mare, sempre maestoso e bisognoso di purezza.
... (continua)


Millina Spina 04/07/2017 - 16:09
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