Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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L'APPUNTAMERNTO

Le istruzioni sono:

Scrivi un racconto in cui avviene un appuntamento (di ogni genere)


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All’amico le cui mani hanno accarezzato l’una il dorso dell’altra

L’appuntamento è avvenuto stasera nel silenzio di questo bellissimo balcone illuminato dalla stessa luna a falce che qui da me nasconde il suo lato oscuro dietro la collina di Miralta mentre alla foce della Piave dove corre il Sile, caro amico, mi piace pensare ti resti accanto accarezzandoti solo, intanto che ti preoccupi di amare “la solitudine della felicità”.
Tra le pagine del tuo nuovo libro ritrovo “ogni passato che hai fatto riposare alle tue spalle”, bevo un bicchiere di vino e so che ne berremo un altro insieme lungo l'asta del fiume. Mi tremeranno le mani per ogni ettolitro (hl!) di vita che divideremo, Michele.
Mi avevi detto qualche tempo fa del libro, le tue parole profumavano di quella felicità…
Così dopo un Raboso ti aiuterò a rimanere solo. Ti lascerò al procedere lento e ostinato dei giorni, e alla tua naturalezza ne ”l’assumere sogni disoccupati”. Al bacio che chiedevi a questa vita.
Siedo ancora nel balcone dentro a una ballata folk pensando forse di essere al... (continua)

Mirko D. Mastro 17/03/2020 - 06:05
commenti 8 - Numero letture:789

Voto:
su 7 votanti


Ho sempre cercato amore

Clelia e Valerio erano rimasti d'accordo che si sarebbero rivisti il giorno dopo, ma a cena. Valerio doveva richiedere il NIE al Comisaria Central de Policia. A Siviglia non tutte le imprese, i bar o i negozi assumevano cittadini dell'Unione Europea senza NIE, il quale serviva anche semplicemente per stipulare un contratto di telefonia cellulare o per aprire più agevolmente un conto in banca. Poi era necessario che Valerio procedesse al suo "empadronamiento", cioè doveva presentare richiesta di residenza sivigliana all'Officina de Ayuntamiento, l'ufficio del comune.
Per poter richiedere l'empadronamiento doveva avere un domicilio a Siviglia, che poteva essere di proprietà, in affitto, o la casa di un parente o un amico che lo stava ospitando. Per intanto era alloggiato in un hotel in Calle del Rosario, non distante dalla boutique di abbigliamento dove lavorava Clelia, ma abbastanza dall'appartamento di lei in Calle Santander, vicino alla Torre dell'Oro, la torre di guardi... (continua)

Carla Vercelli 12/03/2020 - 18:14
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su 2 votanti


L' APPUNTAMENTO

Donna sui 45 anni, bella presenza, molto femminile dai lineamenti aristocratici, timida nel rapporto con l’altro sesso. Se la guardavano abbassava gli occhi, se le parlavano diventava rossa come un peperone. Incontri amorosi neanche a parlarne un vero fallimento, Elisa aveva un segreto, un appuntamento al quale non mancava mai, era un’ entità artificiale con cui aveva creato un rapporto di sesso virtuale. Era un mezzo forse eccessivo per combattere la sua insicurezza, il non vedere il suo partner e leggere solo le frasi convincenti la facevano sentire un’ altra, il progresso tecnologico le stava dando una mano. Col suo “sex robot” come lo chiamava aveva pianificato una linea di condotta di periodi più o meno lunghi per soddisfare desideri sessuali e anche qualcosa di più. Questa nuova frontiera di amori virtuali le consentiva di sostituire gli esseri umani sotto le lenzuola sempre disponibili che non l’avrebbero mai fatta soffrire.Elisa in questa sua esperienza non aveva pensato o solt... (continua)

mirella narducci 12/03/2020 - 16:23
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su 8 votanti


La Rosa profumata

Il cuore mi batteva forte, in quella fredda sera.d'inverno le sue dolci parole di poche settimane prima,risuanavano come una melodia.
La neve scendeva lieve a poco,a poco,coprendo come di un manto il viale, gli alberi muovevano i loro rami
Tutto era così bello magico. E poi eccolo, lo vedo appoggiato ad un'candido albero, nel suo lungo cappotto nero. Imponente in quel suo portamento elegante, Ma ancora non si accorge di me, è bello, dolce, nel suo giovane imbarazzo, nella sua attesa, guarda impaziente l'orologio poi in un'attimo, i nostri occhi si incrociano ed il tempo sembra arrestarsi. si avvicina cammina lento sorride, sento subito le sue braccia forti stringermi, al suo petto, l'odore inebriante del suo profumo,mi stordisce le sue gote fredde,attaccate alle mie. rimaniamo così in silenzio, i suoi occhi blu sono nei miei. stringe tra le mani una bella rosa, me la porge incantata la guardo,
mentre dalle sue belle labbra fuoriesce
Ti amo
lo guardo ancora.... (continua)

Princess Rose 28/03/2020 - 04:08
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Medicina nucleare

Gironzola in sala pranzo, sono le 8 in punto. Si dirige verso la cucina e accende la moca già pronta sul fornello. Fissa per una manciata di secondi il muro di fronte a sé senza pensare a nulla in particolare, si desta pian piano dal sonno, sbadiglia. Il gorgoglio della moca e quell'aroma che le penetra fin dentro le narici, sono il segnale che il caffè è pronto, rimette il calendario al suo posto dopo aver consultato ancora una volta la data e l’ora dell’appuntamento. Era proprio quella mattina. Col caffè fumante in mano, si avvicina alla finestra e comincia a sorseggiarlo guardando il panorama che le si para di fronte. Non si sarebbe mai stancata di osservarlo. Una distesa azzurra, calma che incontra il cielo sereno, limpido all'orizzonte.
Posa la tazza nel lavello e si dirige in bagno a prepararsi. Dopo poco di un’ora è pronta, presa la borsa e con le chiavi dell’auto in mano, raggiunge la macchina al parcheggio sotto casa.
Con la musica che le fa compagnia nell'abitacolo della ... (continua)

Chiara Giuranna 16/03/2020 - 19:12
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Ostaggi di un virus

Non si ferma, ormai da un mese siamo sotto scacco del coronavirus, la pandemia si allarga, tutti gli stati cercano di frenare la catastrofe, approvando decreti emergenziali volti a ridurre i rapporti sociali tra le persone. Come risultato, i cittadini sono privati delle più basilari libertà individuali, come fare una passeggiata, ritrovarsi con i propri amici. Hanno di fronte uno scenario che solo un mese fa avremmo definito fantascientifico, sono costretti ad uscire con mascherina e guanti, fare delle lunghe code ai supermercati, mantenendo la distanza di almeno 1 metro l'uno dall'altro. Ci troviamo con le scuole chiuse, la polizia per le strade a controllare chi esce di casa. A favore di questo virus si può dire solo una cosa, è democratico non risparmia nessuno. Chi non rispetta le regole è più vulnerabile, in Italia si ha un brutto vizio, quello di trovare sempre un modo per sviare le leggi e fare quello che più ci garba. Ma quanto tempo durerà tutto ciò? Ognuno recita una version... (continua)

Enrico Hasson 01/04/2020 - 18:13
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Scrittura di gennaio rimasta nel cassetto

Se chiederete a un bambino cos’è la paura, vi risponderà quasi senza indugio il buio. Nel buio c’è tutto quello che di avverso nella vita ti è accaduto. Grideresti se potessi perché sai di avercela fatta, ma il terrore che accada ancora ti lascia un sussurro senza voce…
Lei ce l’ha fatta, lei… si chiama Andrea che significa coraggio.
Sua sorella nell’unica finestra ancora accesa della piccola clinica rilegge ancora una volta la cartella del paziente che domani si sottoporrà a un intervento di chirurgia bariatrica, Andrea saluta quella che dal basso le sembra un’ombra familiare con un timido cenno della mano.
Conosce quell’uomo. Tutte le sere porta fuori il cane proprio quando il sottopasso la conduce sul lato opposto della strada. Ma oggi non c’è all’appuntamento. La cuccia è vuota, e la porta rimasta aperta e la curiosità le mostrano lui con la barbetta unta dall’amalgama di burro, prosciutto crudo e salvia marinate nel vino bianco che punzecchia appagato nel piatto con la forche... (continua)

Mirko D. Mastro 31/03/2020 - 07:13
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Un Appuntamento Importante

UN APPUNTAMENTO IMPORTANTE
Nessun suono veniva dalla strada, c’era un gran silenzio intorno. Si girava e rigirava Giovanna nel suo letto senza trovare una posizione che le andasse bene.
Guardò a lato per vedere se era sola o se sua sorella Caterina si fosse già alzata: ma no, era ancora lì sommersa nelle sue lenzuola e non si muoveva. Giovanna di colpo si ricordò dell’appuntamento molto importante che aveva quella mattina; era un appuntamento di lavoro che se andava a buon fine le avrebbe cambiato completamente la sua vita. Guardò sul comodino la sveglia domandandosi perché non aveva ancora suonato, lo capì subito leggendo l’ora che segnava le tre di notte! Sbuffando ritornò a rifugiarsi tra e abbondanti coperte, aveva ancora un sacco di tempo prima delle sette e il suo appuntamento era stabilito per le dieci del mattino, Giovanna però continuava a sentire quello strano silenzio fuori dal comune accompagnato da un vago disagio.
“sarà perché sono agitata per domani mattina” pens... (continua)

Maria Luisa Bandiera 14/03/2020 - 08:41
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