La bestia ( foto di it.wikipedia.org )
La bestia
Cancro!
Quale vile cacofonia!
Un nerissimo risveglio
quel giorno per quel caro
mio amico.
Un ronzio alla testa,
un fastidioso dolore
che invece preludeva
un male così
devastante.
Beffardamente si è
impossessato del suo
cervello.
A l'inizio non ci credi,
ma perché proprio lui ?
Sport , niente alcool,
dieta sana, eppure
quella lurida massa
ha invaso la sua testa.
Cellule che si riproducono
a dismisura per azzerare
forza e dignità.
Smetti di avere orari
cambi interlocutori
impari termini assurdi
tocchi con mano
la triste realtà della “Bestia ”.
Uno sbattimento continuo,
visi, quelli che incontri,
tutto sommato gentili,
tentano di celare il dispiacere,
ma lui, il mio amico, percepisce
ogni piccola contrazione del viso;
ha imparato a leggere gli occhi,
le labbra, le sopracciglia dei suoi dottori
Lui è sempre lì , ancora cosciente
e stranamente più lucido che prima.
Graffia con le unghie
la lastra liscia di una vita
che sfugge!
Si addormenta
e al mattino non sa
se è morto o ancora vivo!
Cerca affetto ed amore
come un perfetto malato egoista !
Una malattia che non perdona quella!
Porca miseria!
So che ti spegnerai
ed io sarò lì
ma con le catene alle mani
e le pietre nel cuore
ed una gelatina di dolore
che ondeggia nella mia mente
e mi prende fino alla gola
privandomi della parola.
Quelle parole giuste!
Si proprio quelle che tu, con sguardo
pieno di speranza,
ti aspetti che io ti dica .
Ma diavolo….. proprio niente!
Di fronte a miei occhi
si sta consumando
una parte di me.
Solo una lacrima!
Scende piano piano
e piano piano
incominciano a
chiudersi i tuoi di occhi.
Ci siamo!
In quel letto grande
il tuo fisico ormai
depredato di tutto
ha però ancora la forza
di allungarmi la mano
per dirmi flebilmente
e con una smorfia di sorriso
“ ho amato tanto la vita”.
Cancro!
Quale vile cacofonia!
Un nerissimo risveglio
quel giorno per quel caro
mio amico.
Un ronzio alla testa,
un fastidioso dolore
che invece preludeva
un male così
devastante.
Beffardamente si è
impossessato del suo
cervello.
A l'inizio non ci credi,
ma perché proprio lui ?
Sport , niente alcool,
dieta sana, eppure
quella lurida massa
ha invaso la sua testa.
Cellule che si riproducono
a dismisura per azzerare
forza e dignità.
Smetti di avere orari
cambi interlocutori
impari termini assurdi
tocchi con mano
la triste realtà della “Bestia ”.
Uno sbattimento continuo,
visi, quelli che incontri,
tutto sommato gentili,
tentano di celare il dispiacere,
ma lui, il mio amico, percepisce
ogni piccola contrazione del viso;
ha imparato a leggere gli occhi,
le labbra, le sopracciglia dei suoi dottori
Lui è sempre lì , ancora cosciente
e stranamente più lucido che prima.
Graffia con le unghie
la lastra liscia di una vita
che sfugge!
Si addormenta
e al mattino non sa
se è morto o ancora vivo!
Cerca affetto ed amore
come un perfetto malato egoista !
Una malattia che non perdona quella!
Porca miseria!
So che ti spegnerai
ed io sarò lì
ma con le catene alle mani
e le pietre nel cuore
ed una gelatina di dolore
che ondeggia nella mia mente
e mi prende fino alla gola
privandomi della parola.
Quelle parole giuste!
Si proprio quelle che tu, con sguardo
pieno di speranza,
ti aspetti che io ti dica .
Ma diavolo….. proprio niente!
Di fronte a miei occhi
si sta consumando
una parte di me.
Solo una lacrima!
Scende piano piano
e piano piano
incominciano a
chiudersi i tuoi di occhi.
Ci siamo!
In quel letto grande
il tuo fisico ormai
depredato di tutto
ha però ancora la forza
di allungarmi la mano
per dirmi flebilmente
e con una smorfia di sorriso
“ ho amato tanto la vita”.
Luciano Capaldo 23 febbraio ‘15

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Voto: | su 12 votanti |
Commenti
Non so che dire. Un colpo al cuore. Scritta molto bene
Dario

Dario




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Questa tua poesia mi tocca molto da vicino...Ciao


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Questa tua, mi ha colpito profondamente.
Abbraccialo forte, da parte mia.
Abbraccialo forte, da parte mia.


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Una struggente poesia che non soltanto c'interroga sul male fisico, ma anche su quello morale che noi stessi subiamo o provochiamo, gratuitamente agli altri, quando poi questa è la realtà finale che ci attende.


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terribile,io l'ho avuto per fortuna l'ho vinto...toccante verseggio







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Una malattia silenziosa e tremenda,
Commovente e reale poesia,









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Poesia che è un colpo al cuore, cruda, così vera. I miei complimenti. Ciaooo 



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HOLA LUCIANO questa è una storia che si ripete ogni volta che un nostro caro viene colpito da questo male. E' dura per chi se ne va e per chi gli sta vicino. Quando poi è un tuo amico che ha solo 20 anni, come puoi fargli capire che "tutto scorre.... anche quelle sue poche primavere." Molto sentita, bellissima scrittura Hasta luego





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Commovente, e poi si dice perché proprio io!...non ci sono parole.







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Triste realtà per un male che tocca indistintamente,terribile e crudele che non si riesce ad accettare,assistere impotenti al male oscuro,una tragedia che hai ben decantato,bravissimo







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Molto commovente e triste, si resta in silenzio rispettoso della profondità dei versi.


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Toccante... per la sua cruda credele... E il vivere offre anche questo... Pazientare o agire? FELICE GIORNATA









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Commovente...è un malattia che odio... bella testimonianza in versi, luciano. Ciaociao


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