Muovo la bocca ma non parlo
Sono stato privato
Della protesta
Ma mi aggrego
Non uso la testa
Non esco fuori dal gruppo
Ho paura.
Mi catturano
E non fanno differenze
Siamo uguali per voi umani
Ma noi abbiamo le pinne
Non le mani
Siamo in molti
Tutti diversi
Voliamo
Nelle maree, nelle onde
Nell'immenso oceano
Liberi da tutti
Volteggiamo
Nei fastosi archi
Creati dalle correnti
Che ci trasportano
....nelle vostre trappole meschine
Incapaci di pensare
Di sentire pericoli
Veniamo sulla spaventosa terra
Ove l'aria ci è ostile
Come chi ci vive
E non facciamo che provare
Forte dolore
Dal pescatore
Che ci prende per sostentamento
Dal dozzinale cristiano
Che il venerdì sceglie noi
Come pasto
E non altre carni
Inspiegabile!
E quando quella fatidica
Spina
Scende male
Per voi è finita!
Ci maledite
E che dite?
"Non lo avessi mai pescato!"
Eh no!
Ma....
"Pesce, che tu sia dannato!"
Poesia scritta il 02/03/2015 - 23:59Voto: | su 4 votanti |
Fabricio Guerrini
03/03/2015 - 14:31

Chiara B.
03/03/2015 - 11:04
mariateresa morry
03/03/2015 - 10:36 al minimo indispensabile e usando i migliori modi possibili...quelli meno dolorosi...Sempre. Con tutti: uomini, donne, animali...e cose...ambiente!
Vera
Vera Lezzi
03/03/2015 - 00:26



