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Vivere e sopravvivere

Da quando dimori nel cielo più lontano
s’è spenta ogni luce ogni gioia è smarrita
il risveglio mattutino è calvario quotidiano
e nemmeno il sole sa accendermi la vita


giorno dopo giorno posso dir che sopravvivo
poi giunge la notte e sognarti è il mio miraggio
anche se i ricordi fanno il sonno più tardivo
quando spunta l’alba ricomincia quest’oltraggio


perfino la natura che è bellezza e perfezione
quando viverla con te era felicità e incanto
adesso mi ferisce e seppur mi dà emozione
per la tua mancanza si trasforma in pianto


assetato di giustizia, sazio ormai di sofferenza
cerco di dar motivazione a questo mio dolore
ma non so trovar verso un Dio riconoscenza
per avermi dato e tolto il mio dolce amore


lacrima dopo lacrima non so capirne il senso
io fortunata briciola che possiedo l’ intelletto
non so farmi bastare d’esser parte dell’immenso
non riesco ad accettare un destino maledetto


ma poi se guardo il mondo con le sue miserie
ovunque vedo esempi di grande sopportazione,
gente che porta croci o sa risorger da macerie
vedendo questi eroi traggo forza e consolazione.



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Poesia scritta il 09/11/2015 - 22:27
Da Giovanni Facchetti
Letta n.1264 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


Il dolore per la perdita di una persona cara Giovanni,è quello che difficilmente si riesce a dimenticare ...quello di un figlio poi è impossibile! S'impara a soffocare a convivere con esso e si va avanti con un angolo buio nel cuore ...riscrivendo ogni giorno un nuovo foglio grigio ...
Io credo fermamente in Dio, e so che i nostri cari vivono e vivono felici avendo raggiunto una meta che noi ancora agogniamo ...il dolore,caro Giovanni è per chi rimane, ma,se ti è possibile,acquieta il tuo cuore,la sua è una lontananza momentanea un giorno vi ritroverete e non sarà più per uno spazio di tempo più o meno lungo...ma sarà per sempre. Continua a farti animo così come dici,nella chiusa della tua poesia. C'è un verso nella bibbia che si trova in Giudici 5,21 che dice" Anima mia avanti con forza",è difficile ed a volte sembra impossibile, ma anch'io dico all'anima tua Vai avanti con forza e col coraggio che dimostri di avere.Un abbraccio

Carla Davì 10/11/2015 - 08:29

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Perdere un figlio/a è un dolore immenso che rimane con noi per sempre. E' giusto quello che dici che "sognarti è il mio miraggio". Ma passata la notte ricomincia il Calvario. Facchetti, trovo la sua poesia molto bella e sentita emotivamente. Racar49

Raffaele Carlino 10/11/2015 - 08:02

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E' molto toccante questa tua poesia, la chiusa dà conforto, anche se non è facile vivere giorno per giorno, affrontando gravi perdite. Ciaooo

Fabio Garbellini 10/11/2015 - 06:58

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Intense... quanto sentite e toccanti quartine diligentemente costrutte. Lieta giornata.

Rocco Michele LETTINI 10/11/2015 - 06:10

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Commovente e dolorosa questa tua bellissima poesia,si riesce a percepire leggendola un dolore smisurato...quando si perde qualcuno è difficile accettarlo...un abbraccio

Anna Rossi 10/11/2015 - 04:54

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Ciao Giovanni.... molto bella anche nella sua tristezza....si hai ragione....quando perdiamo qualcuno a noi molto vicino subentra solo il sopravvivere... mi piace molto la chiusa... i miei complimenti...buona notte ciao..

Maria Cimino 09/11/2015 - 23:30

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