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IL FUMO negli OCCHI

Che nostalgia
quello odor!
.
Neppur questo
desiderio
più si può avere
da quando
il fumo
è stato bandito.
Ricordo con
voluttà e piacere
quell'odor che
mi faceva
tutto scordare
e mi allietava
tutti i pensieri
e poi tornavo
a giocar coi bambini
con la sigaretta
e quel fumo nero.
Mi svegliavo all'alba
di buon mattino
e prima di andare
al lavoro
passavo a comprare
quel bel pacchetto
di sigarette
con la scritta d'oro
che aprivo come
un fulmine diretto.
Quelli eran giorni
delle vacche grasse
e ovunque si rideva
e si fumava,
si dovevano allora
trascinar le masse
e tutto era lecito
e si autorizzava
anche a inquinare
Città e Paesi
con spire di fumo
che arrivavano
oltre il cielo,
che uscivano
dal petrolio
e lumi accesi
per interessi
di quell'oro nero.


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Poesia scritta il 03/02/2016 - 14:10
Da Aldo Messina
Letta n.1100 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Ciao caro la tua poesia la dice lunga..sai vero cosa portano quei fumi così alti che arrivano al cielo... il tuo cuore grande e sensibile più che mai.. con affetto ti saluto e ti auguro una serena notte ciao Aldino.

Maria Cimino 03/02/2016 - 22:40

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