Cavalcherò i sogni lungo le tue membra
sarò il tuo cavaliere e non una serva,
calpesterò uccidendo tutte le anime
che troverò a banchettar nella tua selva.
Mi disseterò di te prima dell’alba
non mi fermerò a lungo in questa selva,
dove an brindato tante iene da sera all’alba,
ad ognun di loro staccherò la testa con l’alabarda.
Camminerò sulle tue spianate senza fine
al fin giungerò al tuo cuore,
mi sbalzerà in alto e sarà terrore,
combatterò con guerrieri senza onore.
Combatterò fino la fine
umilierò quegli esseri che vogliono il tuo onore,
ognun di loro della mia alabarda conosceran dolore,
li calpesterò e a ognuno stapperò via il cuore.
Libererò il tuo cuore da quelle catene
e proseguirò su verso le colline,
arriverò ai piedi dei monti infine,
riposerò le mie membra a riparo da quelle iene.
All’albeggiar salirò su quei monti fin le cime
succhierò di te la vita e il tuo amore,
da questi monti prenderò visione,
se ci son ancora esseri senza onore.
La mia corsa prosegue, all’ultimo baluardo avrà fine
la troverò la tua bocca che attendere il mio sapore,
bacerò le tue labbra con tutto il mio ardore,
getterò l’alabarda e l’armatura e morirò tra le tue spire.
In araldica, l'alabarda è simbolo di buona guardia
e virtù guerriere ed è anche un'allegoria della famiglia
che, forte e armata, vigila sul proprio avvenire.

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Amore, solo Amore.
Ciao!

























































































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Mi è molto piaciuta questa tua opera dal ritmo serrato, bellissimo il significato dell'Alabarda,che non conoscevo... in ogni casa dovrebbe essercene una,le cose andrebbero meglio in ogni famiglia.5* tutte meritatissime.














Un abbraccio
Nadia
5*










